UN CONTEGGIO DEI VEICOLI CHE NON RISPETTANO LA SEGNALETICA IN POCO PIU’ DI MEZZ’ORA, E UN ACCORATO APPELLO DI UN INGEGNERE ALLA COMANDANTE DEI VIGILI URBANI DI REVOCARE L’ORDINANZA, VISTO CHE I CITTADINI L’HANNO BOCCIATA!
Sono le 15,05 del 25 gen. 2016; mi trovo nel Porto, in Via dei Mille, davanti l’edicola, accanto al bar, in attesa di un collega Ingegnere che viene da Messina attraverso l’Asse Viario; dobbiamo effettuare un sopralluogo per conto di un’azienda agrumaria, nell’area del Mela destinata al fantomatico aeroporto. Mi avvisa telefonicamente che tarderà per un inconveniente. Almeno mezz’ora, mi dice. Mi guardo intorno e trovo come trascorrere il tempo. Istintivamente mi metto a contare i veicoli che, provenendo dalla Via Siro Brigiano, svoltano a sinistra in barba al cartello stradale che lo vieta. Un buon passatempo che cercherò di mettere a frutto. Guardo l’orologio e, brogliaccio alla mano, comincio a scrivere…una…due-tre… quattro-cinque-sei…una moto… e così via. Arriva finalmente il collega (ore 15,40), mi prende a bordo al volo e svoltiamo A DESTRA verso la nostra meta. “Ma che fai con carta e penna in mano?” – Scusa, non mi interrompere, dammi un attimo, poi ti spiego…. Riepilogando, in 35 minuti di test/passatempo sono passati in direzione vietata ben 23 autovetture; 6 SUV e 8 motocicli. Ben 37 veicoli che hanno infranto il codice della strada svoltando spavaldamente a sinistra, qualcuno un po’ esitando, altri, invece, altercando con chi tendeva ad ostacolarli con la propria autovettura appena li vedeva sbucare da Via Siro Brigiano. Verso destra – per rispetto del cartello stradale o per necessità – soltanto un furgone e sei auto. E’ ovvio che il flusso maggiore che proviene da quella Via sia un flusso direzionato verso il centro. Purtroppo non posso dimostrare con foto ma ormai è notorio a tutti che quel cartello, fin dalla sua installazione, non è stato mai rispettato. Questo è un dato di fatto che mi dà lo spunto per una “Riflessione a voce alta” e prendo da Terminal quella famosa foto che immortalò il primo giorno di “servizio” di quel cartello stradale che mai pensava – poverino – di personificare il peggior disprezzo da parte dell’uomo utente della strada, con tutti i suoi disagi, intolleranze e trasgressioni. Cerco la foto sul telefonino collegandomi via Internet: eccola 23 ottobre 2015. Si è proprio quella, e
mi rivolgo a Lei,
Gentile Signora, Comandante del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Milazzo; perchè quella decisione da subito ha creato perplessità, poi fastidio nel senso pratico del termine e poi la “scelta” univoca e corale di non adempiere all’obbligo imposto e di trasgredire a tutti i costi. Certo uno di quei deprecabili atti di disobbedienze civile di marca nordica, chiaramente identificabile in certi rami della nostra politica nazionale, ma che mai si è riscontrato a Milazzo. Ma la reazione più che guardarla come protesta, valutiamola alla luce del fatto in sé, cioè come rifiuto di una disposizione che ha creato uno scombussolamento ritenuto – forse a ragione – non in linea con necessità prevalenti. Storicamente ben altre rimostranze sono poi rientrate grazie al buon senso ed alla volontà di non forzare troppo la mano senza che il dietro front abbia avuto il significato di debolezza. E’ ciò che si vuole in questa circostanza. Ora, mi chiedo e sommessamente Le chiedo Signora: Sono già trascorsi tre mesi dalla modifica della viabilità in quella strada, a seguito di Sua doverosa scelta, nel rispetto di un PUT, che Le suggeriva l’operazione. A giudicare dal mio rilevamento grossolano, fatto per ingannare il tempo e per tutto ciò che sul fatto specifico si è detto, ad oggi, avranno svoltano a sinistra migliaia di macchine e non mi dica che la cosa Le giunge nuova e che i Suoi uomini non l’abbiano informata! Mi rendo perfettamente conto di quale sia stato il Suo compito e non credo che alcuno possa attribuire colpa alcuna se ha dato vita ad un percorso che altri prima di Lei e prima di ora avevano tracciato. Quel che è strano, però, è il perpetuare di questa situazione di braccio di ferro che non ha né vinti né vincitori ma che, consentendo sine die l’abuso, getta ombre sul Corpo di Polizia Municipale.
Scevro da ogni preconcetto, mi permetto di osservare: la scelta messa in atto – nel rispetto di un documento, ripeto – è già stata abbondantemente sperimentata; se si trattasse di un’opera di ingegneria, Le direi “ha superato tutte le prove statiche e quant’altro ed è collaudabile”… ma in questo caso penso sia opportuno, necessario, addirittura dovuto, aprirsi a scelte obiettivamente ineluttabili poiché la sperimentazione o collaudo o comunque lo si voglia chiamare questo periodo di tre mesi, ha dato risultati negativi DA BOCCIATURA. Se ne convinca, Gentile Signora, e non sarebbe una sconfitta o il “passo indietro” come oggi si suole dire, ma una presa d’atto che ciò che si era ritenuto corretto, …corretto non era e che il risultato previsto non lo si è raggiunto. Non sempre le “cose” si possono calare dall’alto e – in questo caso – il risultato plebiscitario lo dimostra. Non è disonorevole condividere con la cittadinanza una volontà fin’ora dimostrata in spregio al C.d.S. e non perderebbe di prestigio la Sua immagine, anzi…ne uscirebbe certamente rinvigorita.
Può disporre con Sua Ordinanza immediatamente; deve solo convincersi che è giusto così…. Ella comunque avrà fatto il Suo dovere dando concreta attuazione al PUT; i cittadini si sono ribellati… la sperimentazione sul campo ha decretato il fallimento di quel progetto e la conseguenza logica è di tornare alla status quo ante. Mi consenta ora un’ultima cosa: comunichi la Sua scelta di aderire alle “giuste pressioni che vengono dai cittadini” anche se estrinsecate in modo censurabile; aggiunga che rilevamenti ripetuti giorno e notte sul campo hanno dato esiti negativi; che è palese il malumore e che pertanto a far data dal …. la “circolazione nella Via Siro Brigiano sarà ripristinata consentendo anche la svolta a sinistra”. Potrà ugualmente sentirsi a posto con la coscienza e con i Suoi doveri. Da parte mia un applauso anticipato che sia foriero di una Sua decisione che solo saggia sarà. Grazie.
Milazzo, 25 gennaio 2016
(lettera firmata)