Lettera aperta ai futuri Amministratori della citta’
Questa Associazione, in ossequio all’art.9 della Costituzione Italiana che recita ”La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica; tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” e in coerenza con il proprio Statuto secondo il quale “… ha lo scopo di concorrere alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione” sente il dovere di contribuire in termini di idee, proposte, linee strategiche ad immaginare una possibile idea della città nel momento in cui Milazzo è chiamata a rinnovare gli organi politici della propria Amministrazione.
A chi si propone di governare la Città, in continuità con lo spirito costruttivo che ha caratterizzato l’attività cittadina di Italia Nostra da 35 anni a questa parte, intendiamo offrire le nostre idee e proposte, la nostra visione, nell’intendimento che almeno parte di esse possano essere accolte nei programmi di oggi e nell’azione amministrativa di domani.
Ci auguriamo di riscontrare ascolto e disponibilità ben sapendo che quanto esposto sarà comunque il terreno della sfida in ambito culturale, storico e ambientale che caratterizzerà l’azione di Italia Nostra nel prossimo futuro.
Il documento intende individuare azioni e proposte utili a mettere in valore le peculiarità che fanno ricco il nostro territorio e ne esaltano “la grande bellezza” cioè l’incontro tra beni culturali, storia e natura, tra mare, promontorio e piana che fanno di Milazzo un unicum da difendere e valorizzare respingendo i tentativi speculativi per contrastare i quali nacque la nostra sezione e che sono sempre in agguato.
1. L’AMBIENTE
Il futuro di Milazzo non può non tenere conto di un quadro di riferimento mutato in molti aspetti strettamente legati al tema ambientale nell’ultimo biennio. Sono irrinunciabili alcuni risultati acquisiti:
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la bocciatura della realizzazione del Termovalorizzatore di Archi e del fantomatico “Aeroporto nel fiume Mela”;
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l’approvazione del Piano Paesaggistico di Ambito 9;
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l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo;
Le frequenti mareggiate invernali segnalano l’esigenza di un Piano di Protezione e Valorizzazione della nostra Costa.
Gli alti valori di inquinamento dell’aria e del suolo impongono rapporti non subalterni ai colossi industriali, peraltro sempre più obsolescenti e in disarmo: non sono più procrastinabili le bonifiche ambientali e l’applicazione di normative che reprimano comportamenti delittuosi in materia di emissioni in aria e nei terreni.
2. LA CITTÀ STORICA E IL CENTRO URBANO
Caotico e confusionario è il Centro Urbano cittadino che, in assenza di scelte, tende a spogliarsi di attività verso nuovi spazi di aggregazione come i Centri Commerciali, sempre più caratterizzati come porta effimera della Città.
Italia Nostra ritiene non più rinviabile l’adeguamento degli strumenti urbanistici e una più ampia riflessione sulla qualità della vita in centro Città, oggi caratterizzata da disordine urbano, traffico caotico, sosta selvaggia, abusiva occupazione di suolo pubblico, carenza di servizi.
Chiediamo:
1) il Consumo zero di suolo con la sospensione di licenze per nuove costruzioni e incentivi a ristrutturazioni e recuperi del costruito;
2) l’estensione delle aree pedonali, parcheggi fuori centro e navette, recupero di aree storiche (vecchia Pescheria o Piazza Perdichizzi);
3) la riqualificazione della Marina Garibaldi quale luogo identitario dei Milazzesi. Al riguardo, siamo nettamente contrari all’ipotesi di ecoporto;
4) la riqualificazione delle aree di accesso (nuova Stazione Ferroviaria,Asse Viario,zona exSilvanetta-Acqueviole) per rendere decente l’immagine a chi entra in Città;
5) un diverso rapporto con le IPAB cittadine (Fondazioni Lucifero e Regina Margherita), proprietarie di beni culturali e ambientali di pubblico interesse, dalla cui fruizione non possono essere esclusi cittadini e visitatori,
Nel centro cittadino numerosi sono i vuoti urbani liberati da attività abbandonate: la Vecchia Stazione Ferroviaria, i Molini Lo Presti, il Mercato Ortofrutticolo, l’ex Circolo Diana, l’ex Montecatini, il Vecchio Macello, il Tiro a Volo sul litorale di ponente, l’Asilo Calcagno, etc … In altre città questi vuoti sono diventati luoghi di innovazione e cultura: perché non progettare con fantasia il loro recupero funzionale ?
3. LA CITTÀ FORTIFICATA
La Città Fortificata non è uno scatolone vuoto nel quale collocare qualsivoglia attività prescindendo dalla sua natura, dal suo altissimo valore culturale a dalle caratteristiche del sito. È, piuttosto, un luogo idoneo ad accogliere eventi medio piccoli (culturali, musicali e/o teatrali) di qualità, convegni, attività para universitarie, esposizioni museali e, per queste ragioni, siamo fortemente contrari ad un suo sfruttamento commerciale.
Vediamo positivamente la presenza di realtà museali e mostre temporanee, ma prioritario dev’essere raccontarne la storia e le vicende nei secoli.
Riteniamo positiva la cancellazione dal Piano delle Opere Pubbliche del nuovo teatro a ridosso del Bastione dell’Isola e ribadiamo l’urgenza della rimozione del vecchio teatro metallico alle spalle del Duomo Antico, obsoleto, pericoloso, coperto dai rovi e non recuperabile alla fruizione.
Anche per esigenze di sicurezza, è necessaria l’apertura della Porta nel Bastione dell’Isola, antica porta pedonale della Città, insistendo sul progetto già presentato e per il quale Italia Nostra si è impegnata.
Auspichiamo, inoltre, il recupero filologico della flora all’interno delle mura e il ripristino degli storici percorsi di attraversamento della Città Murata. Il nostro complesso monumentale necessita di una Programmazione selettiva e non raffazzonata delle attività al suo interno e dell’utilizzo degli spazi.
Lanciamo l’ idea di una qualificata Conferenza dei servizi e l’istituzione di un Tavolo permanente tra Enti Pubblici (Comune, Soprintendenza, etc …), esperti di Beni Culturali e Associazioni, per la gestione, tutela e valorizzazione compatibili con l’unicità del complesso monumentale ed una esplicita delega alla Città Fortificata nella futura compagine amministrativa
4. LA PIANA E IL PROMONTORIO
Nella Piana e nel Promontorio, oltreché nei beni culturali e nel mare, è la ricchezza del nostro territorio.
Da anni assistiamo nella Piana alla realizzazione di “new town”, quartieri ghetto e dormitorio privi di identità, che nulla più hanno a che fare con i villaggi storici e diminuiscono sempre più gli spazi delle attività produttive legate alla produzione agricola e florovivaistica.
Sollecitiamo la valorizzazione di beni culturali misconosciuti: Masserie, Chiese Rurali, Bagli, Norie, Pozzi storici. Un notevole salto di qualità, per la conservazione delle tante memorie, sarebbe l’istituzione del Museo della Storia e delle tradizioni della Piana di Milazzo.
A maggior ragione di Consumo di suolo zero si deve parlare per il Promontorio aggredito da edificazione selvaggia e abusiva.
Si prenda piuttosto nella Baronia l’impegno di istituire spazi di verde pubblico attrezzato all’interno della Fondazione Lucifero e fuori da essa e, perché no, si rilanci il progetto della riserva terrestre di Capo Milazzo quale completamento del percorso di tutela avviato con l’Area Marina Protetta nell’ area a maggiore valenza ambientale e paesaggistica della nostra città.
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IL BORGO COLLINARE tra il Quartiere degli Spagnoli e la Porta di S.Anna (o del Capo).
Il tema dei percorsi pedonali della città storica, con particolare attenzione per quelli fatti a scale, è stato approfondito dalla sezione a partire dal novembre del 2018. Le scale di Milazzo rappresentano non solo un semplice elemento di tipo “infrastrutturale”, ma anche una chiave di lettura nuova del tessuto storico e monumentale della parte della Città maggiormente carica di storia, proponendo una visita non frettolosa e un approccio attento e curioso ai percorsi, alle chiese e monasteri, ai punti panoramici
Il Mosaico Romano nell’ex Convento di San Francesco di Paola, di proprietà comunale, va aperto alla visita di cittadini e visitatori.
Italia Nostra sollecita un Piano di Rigenerazione Urbana per l’intera area del Borgo Collinare attraverso la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’aggiornamento del Piano Particolareggiato del Centro Storico, la segnaletica informativa, l’organizzazione e la promozione di eventi qualificanti.
6. IL VERDE PUBBLICO E ATTREZZATO
Uno dei principi fondamentali di Democrazia Urbana è quello di poter vivere liberamente gli spazi aperti, sia da adulti che da bambini. Nella nostra città non c’è abbastanza spazio per il tempo libero e il relax, considerando i pochi spazi verdi a disposizione e le loro condizioni (Villa Nastasi, parchetto di Vaccarella, Pinetina di Ponente, Piazza San Papino, Boschetto dell’Ancora, Piazza Impastato).
Proponiamo la piantumazione in ogni luogo possibile di alberi e siepi mediterranee, in maniera organizzata e sotto la guida di esperti del settore e una migliore qualità nella cura dell’esistente evitando le “capitozzazioni selvagge” che spesso avvengono a danno degli alberi della Marina Garibaldi e non solo, oltre all’individuazione di nuove aree di verde pubblico.
Sul litorale di ponente sarebbe opportuno trovare delle strategie per tutelare la duna naturale ripristinando la vegetazione autoctona, attrezzando il terrapieno per lo sport e la vita all’aperto e ricollocare nella zona del Tono il Palischermo S.Tommaso restaurato e restituito alla memoria di quel sito.
Va inoltre restituito alla cittadinanza il Giardino di Villa Vaccarino, revocando la inopportuna concessione ad un privato e ripreso il progetto dei Giardini di Federico nell’area ex Montecatini, quale fronte verde al confine con l’area industriale.
7. GLI SPAZI PER LA CULTURA
Pochi sono gli spazi dedicati alle attività culturali.
La Biblioteca Comunale va valorizzata nel ricchissimo patrimonio librario che costituisce, al pari degli edifici storici, la nostra memoria storica. Il Teatro Trifiletti va utilizzato con programmazioni di qualità e di richiamo sia teatrale che musicale.
Musei e spazi espositivi dovrebbero essere messi in rete, attraverso una programmazione annuale e raccontata attraverso un portale ufficiale cui dovrebbe fare da controcanto una cartellonistica unica e riconoscibile.
Sarebbe di enorme importanza l’istituzione di una Casa delle Associazioni, uno spazio nel quale l’associazionismo si possa sviluppare e confrontarsi con chi amministra e dove entrambi comunichino con la Città (la presentazione del calendario culturale, la proposta di progetti da finanziare, l’esposizione di piani urbani e progetti che interessano tutta la Città).
8. LA PARTECIPAZIONE
Milazzo è una città ricca di associazioni e volontariato come si è evidenziato durante il confinamento forzato a causa del Covid-19, ma di fatto con poco accoglimento di idee e proposte da parte di chi amministra.
E’ auspicabile che alle attività di interesse generale provvedano insieme privati cittadini, associazioni e pubblici poteri applicando il principio della sussidarietà nella programmazione, il coordinamento e la gestione dei beni comuni.
Partecipazione vuole dire soprattutto informazione, coinvolgimento, condivisione di intenti e risorse. Per questa ragione, fin dai primi atti della prossima Amministrazione, sarebbe utile parlare di Patti di Collaborazione, di strategie condivise, di un Tavolo permanente attorno al quale siano chiamate le associazioni cittadine per disegnare insieme la Milazzo del futuro.
L’Amministrazione ha un ruolo cruciale. Siamo consapevoli delle innumerevoli difficoltà per chi amministra. Da ciò deriva la necessità per chi governa di aprirsi all’esterno anche comunicando in modo costante i risultati ottenuti, le idee e i limiti che l’azione amministrativa trova nel corso del suo agire. E’ responsabilità dell’Amministrazione quella di creare una rinnovata identità cittadina.
In conclusione è opportuno più ascolto e disponibilità verso il mondo del volontariato da parte di chi oggi si propone per governare la Città nei prossimi anni, dichiarandoci disponibili, com’è tradizione di Italia Nostra, ad avanzare idee e proposte nel confronto costruttivo e nel rispetto delle parti.
Chiediamo, inoltre, più intransigenza e convinzione nel considerare che non è nell’industrializzazione, nello sfruttamento intensivo di suolo o nella deriva commerciale il futuro della Città, ma nella valorizzazione della sua collocazione geografica, del suo mare, del suo patrimonio culturale e ambientale, nell’abbandonare l’abitudine a tirare indolentemente avanti senza progetti e idee di futuro.
MILAZZO, 15 settembre 2020 ITALIA NOSTRA SEZIONE DI MILAZZO
Commenti
Concordo pienamente con te, e ti chiedo di aggiungere un parco oasi rifugio per tutti gli animali randagi “Angeli A4Zampe” come per legge che tutela gli animali.