Caro sindaco, dietro questa tastiera ci sono 2 ragazzi che, a differenza di quello che si dice in giro sui giovani, la voglia di lavorare ce l’hanno eccome. Noi di mestiere facciamo gli sportivi. Sì, proprio gli sportivi. Perchè, anche se puó sembrare strano, a certi livelli lo sport diventa un vero e proprio mestiere fatto di sudore, sacrifici e privazioni fin dalla giovane età. E proprio perchè si tratta di un mestiere come tanti altri, da anni, non riusciamo a capire il perchè a Milazzo non veniamo trattati alla pari degli altri lavoratori: i pizzaioli aprono pizzerie, i panettieri aprono panifici, le imprese edili costruiscono nuovi palazzi, i negozianti in generale aprono nuovi negozi e noi?? Sono anni (3 o 4 quindi anche prima del suo insediamento per farle capire che non è una contestazione a lei rivolta) che con educazione e nel rispetto delle norme vigenti cerchiamo SOLO INFORMAZIONI utili per attuare un piccolo impianto sportivo dove poter realizzare il nostro sogno da ragazzini di insegnare il nostro sport, il calcio, ai più piccoli e dar loro la possibilità di realizzare il loro sogno in una struttura che possa accogliere manifestazioni sportive anche per i più grandi ed essere un punto di riferimento per lo sport nella nostra città, ma puntualmente rimbalziamo sulla solita risposta da parte dei funzionari comunali: A MILAZZO NON SI PUÓ FARE.
Ma che cos’ha Milazzo in meno rispetto a tante altre realtè siciliane dove nascono intere cittadelle sportive?
In una città in crescita in molti settori perchè non permettere anche al settore sportivo di crescere di pari passo autorizzando iniziative del genere? Esiste un modo per il quale 2 giovani trentenni possano portare la propria esperienza sportiva nella propria città senza dover spostarsi nei comuni limitrofi?
Certi della sua collaborazione e di una risposta le auguriamo un buon lavoro.
Francesco Cernuto e Jacopo Dall’Oglio.
COMMENTO: Con immenso piacere pubblico la lettera di due autentici campioni dello sport. E mi unisco alla loro richiesta, approfittando del clamore che questa lettera porterà negli ambienti politici e sportivi, per far presente che VORREI MORIRE ma solo DOPO AVER VISTO REALIZZATO IL MIO GRANDE SOGNO, una pista di atletica leggera. Qualcuno già ride pensando che mi sia stata riservata l’immortalità. No, ragazzi, non sto scherzando! Dal 1964 sogno una pista di atletica leggera, e in tanti sanno che alla mia età, 71 anni, alleno i ragazzi a Barcellona (Maurizio Dall’Oglio mi vede spesso, Jacopo!). Vorrei dedicare la stessa attenzione ai ragazzi di Milazzo, come voi, che non avete la mia età nemmeno sommando i vostri anni!
Sabato 9 luglio proprio a Barcellona, sulla pista di atletica leggera, verrà tributato un omaggio alla memoria di Maurizio Catanzaro, uno dei miei marciatori quando, nel 1972, cinquant’anni fa, ebbi l’ìintuizione di avviare all’atletica decine e decine di giovanissimi milazzesi. Avrei voluto che il 1° Meeting “Maurizio Catanzaro”, quello che si terrà a Barcellona, fosse disputato a Milazzo, la sua, la nostra città. Ma poco importa: avremo tempo per svolgere le successive fasi, in un futuro non troppo lontano, a Milazzo. Ma se ho chiesto che VORREI MORIRE DOPO AVER VISTO LA PISTA DI ATLETICA A MILAZZO, non so quale edizione toccherà alla nostra Milazzo! Scusate l’intromissione: io sono con voi!
Commenti
Identica situazione per gli artisti Milazzesi che non hanno uno spazio per fare teatro.