Buongiorno carissimo direttore, le scrivo questa lettera e parlo anche a nome di tutti i miei colleghi.
Lavoriamo in quella ditta dell’indotto Ram nella quale operava anche il nostro collega risultato positivo al COVID-19; essendo stati a contatto con lui, siamo stati anche noi sottoposti ad isolamento per evitare la diffusione del contagio.
Il nostro isolamento, così come dettato dall’ASP, è iniziato il 15 marzo, e si è concluso, almeno sulla carta, il 29 marzo. Giorno 28 marzo ci siamo recati a fare il tampone, ma purtroppo per noi ancora oggi non ci è stato comunicato il risultato.
Quindi come dicono i decreti noi siamo rimasti prigionieri dell’Asp senza nemmeno avere la possibilità di poter uscire per fare la spesa.
Ci rivolgiamo a voi sperando che un vostro interessamento ed una pubblicazione possa far muovere qualcosa.
Sicuro di una sua pubblicazione, porgo cordiali saluti ed auguro una Buona Pasqua.
RISPOSTA: Per sdrammatizzare, potrei dire solo che dovrebbe valere il silenzio assenso. Ossia, non vi hanno detto nulla, quindi tutto ok, potete uscire. Ma non mi prendete alla lettera!
Mi fermo qui, per non andare oltre e per non puntare il dito contro l’ASP, che probabilmente sarà all’oscuro di questa vostra paradossale vicenda. Ma sarà solo l’ASP la responsabile? Ricambiamo gli auguri. Doppi!
Commenti
La maggior parte dei tamponi rimarranno senza risultato per svariati motivi:assenza dei reagenti,inesperienza del personale che ha effettuato i prelievi(poco materiale prelevato da analizzare,quindi niente risultato)Ingolfamento dei laboratori a causa di eccessive richieste; sono solo alcuni dei motivi per cui si verifica tutto ciò, non solo a Milazzo, ma nel resto di Italia. Purtroppo però in questo caso, il silenzio assenso non si applica, in quanto è chiaro dalle disposizioni che senza tampone non si esce dalla quarantena, anche in assenza di manifestazioni della malattia.In Catania c’è già chi ha fatto due tamponi, entrambi senza esito perché persi o per carenza di reperto prelevato e con alle spalle già il tempo di ben TRE cicli di quarantena eppure ancora prigioniero dello Stato, senza aver commesso alcun reato. Se questa non si chiama CONFUSIONE e CIALTRONERIA, ditemi cos’è!
…”Il nostro isolamento, così come dettato dall’ASP, è iniziato il 15 marzo, e si è concluso, almeno sulla carta, il 29 marzo. Giorno 28 marzo ci siamo recati a fare il tampone”…
Se non ho capito male …i potenziali “contagiati” si sono recati con i propri mezzi presso la sede ASP per eseguire il tampone (e non il contrario)? Con loro si sono recati alla sede ASP e hanno fatto il tampone anche eventuali familiari conviventi (presumo)?
Direttore mi illumini.
Grazie.
CI SIAMO RECATI… si potrebbe intendere quel che dice lei; se lo hanno fatto qualcuno ha consigliato i convocati fissando una data. Possibile che l’ASP abbia mandato apposite ambulanze. Ma non si evince dalla lettera! Ne sappiamo quanto prima…