ANTICIPATA SU FACEBOOK AL NOSTRO DIRETTORE EDITORIALE, LA PUBBLICHIAMO PERCHE’ QUESTA E’ LA LINEA EDITORIALE DEL GIORNALE. LA RAGAZZA, LETTRICE ANCHE LEI DI TERMINAL, AVEVA SCRITTO QUESTO SUO COMMENTO SULLA SUA PAGINA DI FACEBOOK, RAMMARICATA PER L’ONDATA DI ODIO NEI CONFRONTI DI CHI, COME LEI, VIVE IN ITALIA DA ANNI E SI E’ ORMAI INTEGRATA NELLA NOSTRA SOCIETA’.
Scrivo questo post nella speranza che aiuti qualcuno a riflettere prima di parlare a vanvera, di dire cose senza alcun senso!! Spero solo che non sia tempo perso!
Seriamente credete che sia colpa dell’Islam ciò che è successo a Parigi? Perché non vi informate un po’ di più al posto di fare commenti ignoranti!?!??!! Anche io sono musulmana e non penso di aver fatto del male a nessuno!! Tutta la mia famiglia lo è e a nessuno di noi è mai passato per la mente di andare a uccidere qualcuno per la religione! Viviamo la nostra vita tranquillamente come persone civili, del resto come moltissime altre famiglie della nostra stessa religione, lavoriamo come voi, paghiamo tutto come voi, studiamo come voi e siamo qui Italia da generazione ormai….. In pratica viviamo come voi anche se seguendo religione diversa.
Quelli con cui dovreste prendervela non siamo noi musulmani, ma quelli dell’Isis e company… se fosse davvero l’Islam a parlare di guerra e violenza, sarebbe davvero finita per tutti voi, siamo un miliardo e passa di musulmani nel mondo… pensate se tutte queste persone fossero dei terroristi come dite voi… Davvero credete che sareste vivi ancora a scrivere post ignoranti su Facebook? Io non credo… Perciò aprite gli occhi per favore, perché se ve la prendete con noi musulmani state solo perdendo tempo….
Lettera interessante, molto meno la chiusura che trovo stupida. Probabilmente aveva un intento diverso ma alla fine suona male, non dico altro. Non conta il numero (un miliardo e mezzo……nel mondo) ma la testa. Un cretino che sia cristiano cattolico o musulmano cretino rimane. Solo che di cattolici che urlano e si immolano facendo morire persone innocenti, ne trovi molto meno in questo periodo travagliato, e siamo 2 miliardi, vorrei ricordare, nelle varie tipologie. Comunque l’approccio è lodevole se non altro nello spirito. Ma vorrei capire se nel paese di origine della famiglia della ragazza ci sia la stessa libertà, per le altre religioni, che le permette di vivere la sua religione liberamente da noi, e su questo punto credo che abbia difficoltà a rispondere. Quando si parla di libertà bisogna farlo a 360 gradi e non solo moralizzare sui comportamenti (dettati dalla paura legittima) di chi addita, senza conoscere quindi per ignoranza, un gruppo religioso con dei terroristi. Comunque lettera piena di buoni propositi.