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LINA CAVALLARO, era il 24 marzo 2020

Il 24 marzo di un anno fa la pandemia ci faceva prendere coscienza con una nuova realtà. Avremmo imparato a convivere con termini quali distanziamento, mascherine, positività, contagio, didattica a distanza, tamponi, isolamento fiduciario… Avremmo dovuto fare a meno di stare vicino ai nostri cari, soli e avanti negli anni, o comunque di limitare i nostri incontri con loro. Avremmo dovuto rinunciare alle feste di compleanno, ai matrimoni, alle cerimonie religiose, alle lauree in un’aula magna gremita di studenti e professori, di parenti ed amici. Avremmo dovuto rinunciare persino a dare l’estremo saluto a chi ci lasciava per sempre.

Lo scorso anno, il 24 marzo, era LINA CAVALLARO, moglie del carissimo Ciccio TORRE, che se ne andava per sempre e raggiungeva il suo adorato sposo, senza il conforto del saluto di chi in vita l’aveva amata. L’ultimo saluto veniva dato direttamente al cimitero, così come stabilito dalle nuove disposizioni. Erano gli inizi di un triste periodo che ancora oggi non conosce la parola fine.

Fui testimone della gioia della signora Cavallaro quando le comunicai che il suo compianto marito avrebbe ricevuto un riconoscimento per la sua attività svolta in vita. Quella sera a ritirare il PREMIO TERMINAL vennero la figlia Paola ed il nipote, raggianti ed orgogliosi. Non c’era la signora LINA, le sue condizioni di salute non glielo permettevano. E dopo tre mesi, dopo tre giorni dall’inizio della primavera, il suo cuore generoso cessava di battere… Era partita per sempre… era volata via dal suo adorato marito per stare al suo fianco, uniti per l’eternità.

Oggi pomeriggio alle ore 18, a distanza di un anno da quel triste giorno, sarà celebrata una messa in suffragio nella chiesa del Sacro Cuore di Milazzo. E’ la figlia Paola a darne notizia. Paola l’aveva amorevolmente accudita ed aveva sofferto per quella perdita improvvisa ma preventivata; nonostante le sofferenze della mamma, Paola non aveva perso la speranza, ed avrebbe voluto che la nostra cara Lina Cavallaro potesse riprendersi, tornare com’era prima… Anche se le forze la stavano abbandonando, il suo cuore di madre riusciva a ad infondere certezza che ce l’avrebbe fatta… Ed ogni volta, prima di lasciarla, prima di metterla a letto, sorrideva amorevolmente quando la figlia le raccomandava di riposare serenamente, e accarezzandola le diceva che il giorno dopo sarebbe stata meglio… Sorrideva la signora Lina, ma si rendeva conto che erano i suoi ultimi giorni, le ultime ore, le ultime carezze e gli ultimi baci che stava ricevendo e stava donando. Le preghiere di Paola sono arrivate alte, in cielo… lassù papà ha capito che la sua Lina stava arrivando. La disperazione della figlia sarebbe stata lenita, giorno dopo giorno, dalla certezza che i suoi genitori si erano riuniti. Una consolazione per chi rimane e vive nel ricordo di chi è andato via per sempre. Le lacrime, asciugandosi, accrescono l’amore dei figli nei confronti dei genitori.

Così come abbiamo scritto lo scorso anno, salutandola, lassù “... avranno tante cose da dirsi, e sapranno come vegliare sulla loro piccola che, oggi, non ha potuto stringere forte la sua mamma e salutarla, per l’ultima volta: ma entrambi sanno che non le ha fatto mancare mai le sue premure ed il suo amore, quello stesso che loro ti avevano trasmesso“.

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