PER LA SECONDA VOLTA IN POCHI MESI, LA COMUNITA’ ISLAMICA CHIEDE UNO SPAZIO PER PREGARE E CELEBRARE LE RICORRENZE RELIGIOSE.
Si terrà lunedì 12 settembre, sul Lungomare Garibaldi, nei pressi del Monumento a Luigi Rizzo, dalle ore 8.30 alle ore 9.30, la preghiera per celebrare la festa islamica del Sacrificio. “La Festa del Sacrificio è una ricorrenza islamica che ricorda l’episodio biblico delle prove superate dal Profeta Abramo e dalla sua famiglia”. È quindi per eccellenza la festa della fede e della totale e indiscussa sottomissione a Dio (islām).
In tale giorno i musulmani sacrificano come Abramo un animale che, secondo la sharīʿa, deve essere fisicamente integro e adulto e può essere soltanto un ovino, un caprino, un bovino o un camelide; negli ultimi due casi è possibile sacrificare un animale per conto di più persone, fino a sette. L’animale viene ucciso mediante sgozzamento, con la recisione della giugulare che permetta al sangue di defluire, visto che per la legislazione biblica e coranica il sangue è impuro ed è quindi proibito mangiarne. La cerimonia dello sgozzamento avviene nel periodo di tempo compreso fra la fine della preghiera del mattino e l’inizio della preghiera del pomeriggio. Viene sgozzato da un uomo, che deve essere in stato di purità legale , pronunciando un takbīr, ovvero la formula: «Nel nome di Dio! Dio è il più grande». La carne viene divisa preferibilmente in tre parti uguali, una delle quali va consumata subito tra i familiari, mentre la seconda va conservata e consumata in seguito e la terza viene destinata ai poveri della comunità, che non hanno i mezzi economici per acquistarlo.
È da precisare, comunque, che nel giorno della celebrazione a Milazzo non è prevista alcuna uccisione di animali e che la cerimonia consisterà nella preghiera islamica e nel saluto tra i partecipanti. Non è prevista la posa di tendoni ma solo di tappeti a terra.