Di W.I.
Gli artisti che negli anni sono riusciti a riempire palazzetti e stadi avevano lunghe carriere e tanti album alle spalle.
Per intenderci i Depeche Mode non riempivano gli stadi a inizio carriera, nei primi anni ’80. Stesso discorso dicasi per tutti gli altri che nel tempo hanno ottenuto larghi consensi.
Sorvolando sul discorso della qualità musicale di questi tempi, è indicativo notare come oggi soggetti con pochi brani pubblicati riescano a riempire palazzetti.
Non esiste più alcuna carriera artistica, solo pedine funzionali il cui successo viene decretato o da grotteschi talent show o da scelte decise aprioristicamente da qualcuno in grado di trasformare delle nullità in star per poi inserirle nell’apparato propagandistico.
L’inquinamento sistemico non risparmia nulla. Sicuramente arte, musica, cinema e spettacolo non potevano salvarsi dalla piaga oscena dei nostri tempi. La cosa che mi preoccupa di più è che io che sono nato nel 1981 posso avere una visione critica sul presente, dato che ho vissuto anni di libertà.
Un giovane che oggi assiste a questa grottesca propaganda in ogni angolo della società non ha termini di paragone, dunque sarà “formattato” a dovere pensando che tutto questo sia normale.
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