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MANIFESTAZIONE A MESSINA CONTRO L’INCENERITORE, MERCOLEDI’ 13

Mercoledi 13 alle 15.30 il movimento contro l’inceneritore del Mela manifesterà davanti la Soprintendenza di Messina

La scelta del luogo non è affatto casuale, in quanto la palla è al momento in mano al Soprintendente, a cui è stato chiesto di esprimere nuovamente un parere sull’inceneritore. Un parere che potrebbe essere determinante per la sorte di questo odiato impianto, una pericolosa bomba ecologica e sanitaria contro cui il territorio si è più volte schierato e la cui realizzazione rappresenterebbe una grave sconfitta per tutti.

E’ vero che, come riportato su vari organi di stampa, il parere della Soprintendenza (e quindi dei Beni Culturali) potrebbe essere “superato” da una decisione del Consiglio dei Ministri in sede di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Ma il superamento della VIA non è l’unico adempimento necessario per poter realizzare l’inceneritore. Quand’anche l’inceneritore riuscisse a ottenere una VIA positiva (contro cui peraltro bisognerà presentare ricorso), A2A dovrebbe comunque chiedere il rilascio della concessione edilizia (per la precisione oggi si parla più correttamente di “permesso di costruire”) per poter iniziare i lavori.

La concessione edilizia può essere rilasciata solo dall’Ufficio tecnico (o meglio, dal Responsabile Area Gestione del Territorio) del Comune di San Filippo del Mela, sulla base della conformità del progetto alle“previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente”.

Nell’area interessata dall’impianto “non è consentito realizzare impianti per il trattamento dei rifiuti”: con questa semplice e limpida prescrizione il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, ormai approvato da quasi un anno, vieta categoricamente la realizzazione dell’inceneritore e di qualsiasi altro impianto di trattamento dei rifiuti nel golfo di Milazzo, entro i 300 mt dal mare (come in questo caso).

Ai sensi del Codice dei beni culturali, le previsioni del Piano Paesaggistico sono inderogabili (neanche una decisione del Consiglio dei Ministri potrebbe “bypassarle”) e prevalgono su quelle del PRG. Quindi nessuna concessione edilizia potrà essere rilasciata finchè è vigente il Piano Paesaggistico, a meno di commettere un abuso o un’omissione.

Accade spesso che gli Uffici tecnici, nel rilascio delle concessioni edilizie, facciano riferimento alle autorizzazioni o ai pareri già rilasciati sul progetto in questione dalle Soprintendenze territorialmente competenti. Ecco perché il parere della Soprintendenza è determinante: se ad esempio la Soprintendenza di Messina dovesse affermare il falso, ovvero che l’inceneritore è compatibile con il Piano Paesaggistico, allora A2A avrebbe più possibilità di ottenere una concessione edilizia abusiva o il silenzio-assenso dell’Ufficio tecnico.

Ricordiamo che l’odierno Soprintendente Orazio Micali a Gennaio ha tentato di ottenere l’annullamento del parere negativo della Soprintendenza sull’inceneritore: come si comporterà adesso? Il fatto che la settimana scorsa abbia risposto picche alla nostra richiesta di appuntamento inoltrata per iscritto, ci desta il sospetto che, per prendere la decisione giusta, la Soprintendenza abbia bisogno del nostro “fiato sul collo”.

Per questo è importante manifestare Mercoledi 13: non per chiedere favori, bensì per chiedere semplicemente il rispetto della legge e l’applicazione del Piano Paesaggistico vigente.

E al contempo per chiedere la difesa del Piano Paesaggistico dai 5 ricorsi al TAR Catania che rischiano di annullarlo: da questo punto di vista chiediamo un intervento urgente anche delle amministrazioni comunali.

I comitati e le associazioni della Valle del Mela contro l’inceneritore

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