Marcello Cafeo è un Milazzese doc, antesignano degli” Artigiani di strada” .
Già negli anni ‘ 70 comincia a creare con le proprie mani, collanine, anellini e braccialetti, piccoli gioielli artigianali, di mille colori, con piccole pietre e perline. Ma al giovane Marcello piace conoscere altre realtà, meno Provinciali della sua Milazzo.
Si reca così a Firenze e Bologna, città d’arte e aperte ai nuovi cambiamenti sociali, culturali e politici.
Marcello diventa così un po’ hippy, un po’ figlio dei fiori, appartenente a quella “Generazione Beat”, libera, scanzonata, pacifista, e amante della natura, continuando a girovagare per il Mondo, recandosi spesso in Spagna. Frequenterà e diverrà amico dei componenti della Taberna Mylensis, un gruppo di musicisti Milazzesi, che nel 1975, con la propria Musica Arabo – Sicaniana, riscuoterà anche un certo successo nel panorama musicale italiano.
Così insieme a loro e ad altri personaggi esponenti della creatività Isolana, destinati spesso a vivere fuori dall’Isola, diviene uno dei simboli di una Milazzo che “inventa” nuovi linguaggi nell’ arte e nella musica.
La vita lo porterà ancora fuori, in Thailandia, Indoneia, Messico, Brasile (dove conoscerà un giovane medico che diventerà sua moglie, che gli darà una bellissima figlia), e, poi, Belice, Guatemala, Honduras e Marocco.
Più di recente vivrà nella Città della Mole, a Torino, ma ogni estate, puntualmente, potrete trovarlo in Marina Garibaldi, col suo banchetto di monili, con la sua fioca lampada, ad illuminare le sue creature artistiche ed intrattenere giovani turiste sulla bellezza delle sue “piccole pietre preziose” e della sua amata Milazzo.
Milazzo ha molti figli “nobili”, e ad ognuno di loro, forse, la Città dovrebbe consegnare un “sigillo”, quale riconoscimento del loro prezioso contributo, per l’immagine positiva e creativa che questi uomini e donne hanno dato di Milazzo al Mondo intero.
Sebastiano Arcoraci
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