NESSUN CONTROLLO, E OGNI AUTOMOBILISTA GAREGGIA CON L’ALTRO IN INDISCIPLINA E SCORRETTEZZE, PURTROPPO NON SANZIONATE…
Oggi ne ho viste di tutti i colori! Dove? In Marina Garibaldi, e dove se no?
Ho potuto constatare con i miei occhi e purtroppo non con l’obiettivo di una macchina fotografica, come noi automobilisti siamo scesi tanto in basso. Ognuno fa quel che vuole e non quello che dovrebbe, approfittando anche delle novità… forse per boicottarle, per vanificarle, per creare un alone di difficoltà che – tutti – SE rispettosi – potremmo evitare.
IL SOLITO APPUNTO SENTITO VA A CHI DOVREBBE DISPORRE UN SERVIZIO DI SORVEGLIANZA PIU’ SERRATO, LADDOVE SONO INTERVENUTE MODIFICHE CHE DEVONO ESSERE “CAPITE” – “DIGERITE” – “ATTUATE”; LADDOVE C’E’ ASSOLUTO BISOGNO DI VERIFICARE SE, CIO’ CHE SI E’ CALATO NELLO SPAZIO DI UNA NOTTE, SIA RISPONDENTE O MENO ALLE ESIGENZE… SIA COINCIDENTE CON LE ASPETTATIVE DI PROGETTO O SE PER CASO MERITI UN “AGGIUSTAMENTO”.
Rivedere le scelte, verificarne i risultati è un’operazione tecnica dalla quale nessun progetto può prescindere. Le fasi di collaudo servono proprio a verificare la bontà dell’opera, per accertare che non vi siano vizi formali o sostanziali che minino la realizzazione dell’opera.
Non ci sono divinità in terra, ma semplici uomini con tutti i loro pregi e difetti, quindi ogni cosa è perfettibile per dogma.
Niente di tutto questo si è messo in atto, ed in una Marina Garibaldi, stravolta nel modo di fruirla, si è visto di tutto: mezzi che escono fuori dalla sagoma dello stallo creando restringimenti e pericolo; auto che fanno repentina marcia indietro per accaparrarsi un parcheggio; macchine che attraversano i varchi delle strisce pedonali per fare inversione di marcia; o che effettuano tale manovra a San Giacomo per tornare sulla corsia sud/nord; macchine che si fermano in sosta sulle strisce pedonali impedendone il passaggio; macchine che sbordano in zona San Giacomo oltre il consentito riducendo lo spazio per imboccare la Ryolo; macchine in sosta sulla pista ciclabile;segnaletica non ancora adeguata alle modifiche. E cos’altro vorremmo? Vorremmo, anzi avremmo voluto, che chi dirige la “baracca” del traffico urbano avesse dato per scontato un periodo di assestamento e avesse quindi disposto un servizio serrato, rigoroso, continuo; un servizio di chi cerca il “pelo nell’uovo” pur di far calare su tutti i presupposti della legalità dal punto di vista circolatorio (ma non solo sulla Marina), al fine di prevenire e scongiurare l’attecchimento di ciò che oggi ho personalmente registrato, NON perché appostato a fare il guardiano, ma solamente durante un passaggio in Marina.
Tanto difficile era capirlo ed altrettanto problematico attuarlo? NO!!!
Questo atteggiamento sta inducendo i ben disposti alla maleducazione ad accentuare questo “vezzo”, ma sta mettendo in forte discredito il corpo dei Vigili Urbani di Milazzo che certe memorie storiche avevano posto sul piedistallo della comprensione, del rigore e della disciplina soprattutto. Oggi non ci sono piedistalli né memorie, purtroppo! E quindi becchiamoci ciò che ci vien dato ma almeno, se non abbiamo la libertà di circolare sereni; se siamo costretti a roderci dentro vedendo sopportati comportamenti da bulli; almeno abbiamo la libertà di dire che siamo fortemente scontenti di chi prende – ormai è sperimentato – sotto gamba una problematica vitale per la città. Una problematica foriera anche di gravi accadimenti dei quali ognuno per parte sua dovrà ritenersi responsabile.
Con assoluta immediatezza vanno posti subito paletti metallici (zebrati bianco/rosso), in ognuno dei passaggi pedonali per evitare che quegli automobilisti incoscienti li adottino come pista di lancio, percorrendoli longitudinalmente, per effettuare l’inversione di marcia. Con altrettanta immediatezza occorre distaccare un Vigile che controlli su tutto il percorso e che non guardi in faccia nessuno…niente fischietto di avvertimento e… multe a tutto spiano! E vediamo chi è disposto a farsi mettere le mani in tasca. Poche ore di lavoro faranno comprendere a tutti la cifra della reazione immediata e potrebbe essere l’inizio per attente meditazioni da parte di tutti.
Come non essere d’accordo?
Trovo che sia stata data in mano ai milazzesi una bomba a mano e che questa esploderà fragorosamente. La disciplina automobilistica non è mai stata una peculiarità cittadina, ma adesso si sta rivelando molto peggio di quanto ci si potesse immaginare. Ed il demerito, vorrei dire colpa di tutto questo, è dell’amministrazione comunale che ha permesso che questo ingorgo e scempio del codice della strada si allargasse a dismisura. Ancora dobbiamo vedere verso Natale cosa succederà. Quando ci sarà il caos aggiunto al caos! Mi spiace dirlo, ma le incapacità operative, ora, sono palesi. Ci sono, anzi sarebbero mille modi per ovviare, ma mi sfugge il motivo per il quale non vengono attuate. Ribadisco un concetto espresso, se succede un incidente l’amministrazione ne sarà conseguentemente colpevole, anche e solo a livello di immagine. In una cittadina nella quale le regole stradali vengono bellamente ignorate, apportare delle genialate simili è veramente sinonimo di poca capacità.