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MAURIZIO BONFIGLIO, SONO TRASCORSI CINQUE ANNI…

Maurizio Bonfiglio era l’ultimo arrivato dopo Natale, Emilia e Enzo, figli di Salvatore e di Frenz Buonconsiglio, nipoti della signora Turilla, una delle nonne della Sena. Noi eravamo già grandi, orgogliosi dei nostri sedici o diciotto anni. Nonostante tutto, era anche lui uno di noi, e l’abbiamo cresciuto come un fratellino; a lui ci siamo affezionati, mantenendo nel corso degli anni quel rapporto fraterno che affonda le radici in quel minuscolo mondo che non c’è più. Come non ci sono più le nonne, le mamme, i papà, e pian piano anche i figli, ed i figli dei figli…

Maurizio si è spento improvvisamente in una mattina di settembre, dopo la festa di Santo Stefano, lasciando tutti noi nell’incredulità, nello sconforto, nell’angoscia.

Apprendere una notizia drammatica all’inizio del nuovo giorno ti sconvolge: non sai se sia stato un brutto sogno, dal quale vorresti subito risvegliarti, o se è la cruda realtà che ti presenta il conto di una vita passata fra famiglia, lavoro, sacrifici, amicizia, sorrisi, lacrime, gioie, dolori, preoccupazioni, e la ricerca del tempo, anche poche ore, strettamente necessario per poterti ritagliare un angolino da vivere disincantato, disilluso, e con un po’ di divertimento…

Naturale quando sei arrivato alla fine di un percorso naturale, dovuto all’allungamento della vita media, e puoi tracciare un bilancio di quel che hai o non hai fatto. Ma per Maurizio no: non è affatto naturale; non gli è stato permesso di preparare un bilancio della sua pur breve esistenza: neanche il tempo di godersi in pieno la famiglia, ed ecco che il vento sfoglia impetuoso il libro della sua vita e giunge all’ultima pagina. Nessun indice, nessuna scritta che ti dice che il romanzo è finito, senza sapere come e perchè… Ed allora rimani solo con te stesso a meditare, a cercare di capire senza riuscire a darti una risposta.

E non hai nemmeno il tempo di chiamare aiuto, di invocare quel nome che, primo ed ultimo, segna gli attimi dolorosi della tua vita: MAMMA.

Ma la mamma è sempre lì, pronta a stringerti fra le braccia, a pettinarti con dolcezza, ad accarezzarti, ad asciugarti le lacrime… a consolarti se laggiù qualcuno è rimasto solo, Maurizio.

Mamma ti prenderà ancora una volta per mano, ti stringerà forte al cuore, ti coprirà di baci e non ti abbandonerà. Da lassù, assieme a te proteggerà i tuoi cari, tua moglie e i tuoi figli che cresceranno con il ricordo del loro papà, addormentatosi per sempre in un giorno di settembre…

Un papà dolcissimo e affettuoso, uno dei più piccoli della Sena, andato via improvvisamente perché sono sempre i migliori che vanno via.

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