SECONDO L’ISS SI RISCHIANO EPIDEMIE. DA STATISTICI CHIEDIAMO DI CONOSCERE SE A NON RISPETTARE LE REGOLE SIANO GLI ITALIANI O GLI STRANIERI: ANCHE COSTORO RIENTRANO NELLE PERCENTUALI DIFFUSE!
Calano le vaccinazioni in Italia: i genitori snobbano quelle per preservare i figli dalla poliomielite, dal tetano, dalla difterite e dall’epatite B. Ma quelle che vengono schivate, così come diceva una volta uno spot pubblicitario (AIDS, se lo conosci lo eviti…) sono le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia. Da anni il calo ha interessato una percentuale sempre maggiore di bambini, ma adesso è l’Istituto superiore di sanità che lancia il suo grido di allarme. Il rischio di epidemie è concreto, secondo quanto denunciato dal Presidente dell’ISS dott. Walter Ricciardi, secondo cui “La copertura vaccinale nel nostro Paese è al limite della soglia di sicurezza e diventa ormai improcrastinabile l’approvazione del nuovo Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale proposto da Ministero della Salute, Consiglio Superiore di Sanità, Istituto Superiore di Sanità ed Agenzia Italiana del Farmaco al Tavolo di coordinamento per la prevenzione delle Regioni italiane”. Il fenomeno tende a peggiorare e i rischi sono importanti, denuncia l’ISS: “Scendere sotto le soglie minime significa perdere via via la protezione della popolazione nel suo complesso e aumentare contemporaneamente il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie importanti, che malattie per anni cancellate dalla protezione dei vaccini non siano riconosciute e trattate in tempo”. Per l’Istituto superiore di sanità “se oggi è possibile avanzare dubbi sull’opportunità di una campagna vaccinale è perché probabilmente si è persa la memoria storica delle epidemie e della mortalità infantile che prima che fossero scoperti vaccini e antibiotici falcidiavano letteralmente intere generazioni”. L’allarme è rilanciato e condiviso da più parti. Il fenomeno rischia di assumere proporzioni incontrollabili, ma l’ISS non si sofferma a capirne le cause. Non dice ad esempio chi siano questi bambini non vaccinati. E allora glielo chiediamo noi: sono italiani o figli di cittadini giunti successivamente in Italia, provenienti da paesi africani, europei o asiatici? Lo chiediamo come STATISTICI, perchè non è la prima volta che l’ISS diffonde dati preoccupanti o sottovaluti quelli sui quali c’è effettivamente da preoccuparsi! Si dovrebbe cercare di capirne di più. Controllando meglio i dati perchè, se dovesse venir fuori che sono gli immigrati a rifiutare le fondamentali regole per prevenire malattie ormai debellate, si dovrebbe ripartire di nuovo e assicurare una copertura territoriale maggiore. Ricorrendo a mezzi di informazione diversa e facendo capire a costoro che in Italia vigono delle leggi che devono essere rispettate. Specie se c’è in gioco la salute. Ma è solo una ipotesi… Altrimenti dovremmo puntare il dito sui genitori italiani, incapaci di svolgere il ruolo che hanno voluto mettendo al mondo dei figli, o troppo spesso condizionati dalla diffusione di notizie allarmanti sulla vaccinazione!
Troppo spesso molti genitori diventano medici “studiando” su internet prendendo per buone tutte le fandonie qui diffuse e troppo spesso mettono a rischio la vita dei loro ed altrui figli disdegnando le vaccinazioni che hanno permesso di debellare malattie che senza vaccino sarebbero mortali.Fosse per me toglierei loro la potestà genitoriale ed impedirei ai bambini di entrare a scuola se non sono vaccinati. Non si può prendere impunemente sotto gamba il rischio di epidemie pericolose.