UN COMUNICATO POLITICO CHE SAREBBE OPPORTUNO LEGGERE PER RIFLETTERE.
C’è da tremare nel leggere certi post … la solidarietà del popolo siciliano è andata a puttane. Per questi miserabili ne sono state inventate di tutti i colori: la sicurezza, soldi e cellulari, aiutiamoli a casa loro, stuprano le nostre donne, i migranti negli alberghi i terremotati nelle tende …. tutto falso e messo in circolo da mistificatori a caccia di voti!!!
I nostri connazionali hanno fondato la MAFIA in America, che oggi è più potente che mai; altro che lavoratori, sangue e terrore hanno seminato nelle terre d’oltre oceano!
Neanche nella perdita della memoria e dell’umanità si può pensare di scatenare una crisi umanitaria di proporzioni devastanti e imprevedibili sia per quelli che ne restassero vittime sia per coloro che se ne rendessero responsabili. Neanche se fosse una vera “minaccia” si può pensare di sbattere la porta in faccia agli ultimi della terra.
In Italia, negli ultimi anni, abbiamo acquisito l’illusione di essere un paese di onesti lavoratori; niente di più falso! La TRUFFA l’abbiamo inventata noi, ne son pieni i film di Totò prodotti e girati in epoche quando di barconi non si vedeva l’ombra. La MAFIA è “Cosa Nostra” e nessuno al mondo può accampare diritti su di essa. DELITTI mai risolti nel nostro bel paese si contano a migliaia. L’ANONIMA SEQUESTRI che mieté innumerevoli vittime negli anni sessanta e settanta fu una prerogativa tutta italiana: sequestrare esseri umani in cambio di soldi, e se c’era bisogno si tagliava un pezzo e si spediva alla famiglia. I bambini nell’acido, gli incaprettati, le esecuzioni sommarie, i delitti d’onore, le bombe stragiste, i minori scomparsi e mai più ritrovati ecc. spero non li abbiamo dimenticati! Un dilagare di PEDOFILI da far accapponare la pelle, un contesto di gente “perbene”.
Non c’era il fenomeno immigrazione a quei tempi, era tutto nostrano, fatto in casa, genuinamente Italiano! Oggi perfino i clochards, un tempo scelleratamente denigrati, sono un ottimo veicolo per accendere la guerra tra pezzenti! Chi li riteneva fannulloni che odiavano il lavoro, oggi li utilizza come baluardo contro i migranti. In questi viaggi della disperazione, ci sono adolescenti che non conoscono una dimora, bambini di 6/7 anni che sono nati nei tragitti e che ancor oggi non sanno cosa sia una famiglia riunita al focolare! L’odio spregiudicato brandito a guisa di spada vendicatrice, è solo un becero argomento per le campagne elettorali di individui infami e disonesti, i quali sulla miseria e sull’angoscia costruiscono i loro imperi politici. Mi affligge leggere ed ascoltare le frasi costruite per inculcare dottrine razziste; “aiutiamoli a casa loro” …. poi inspiegabilmente se si aprono le frontiere commerciali per aiutare, si rivendicano i prodotti Made in Italy …. Non voglio continuare, chiedo solo una riflessione: i mali d’Italia non derivano e non sono prodotti dall’immigrazione, avevamo tutto ciò e ci convivevamo; adesso, complici i media, si dà spazio solo ad incidenti, omicidi, furti e malaffare nei quali sono coinvolti cittadini stranieri, spesso comunitari; l’urlo lanciato per il ventenne Emanuele Morganti, crudo in tutto il contesto dei fatti, è stato pubblicizzato con enfasi perché si era parlato di “albanesi” … e qualche demagogo della politica aveva iniziato l’attacco populista; poi la verità è emersa, SANGUE ITALIANO VERSATO CRUENTEMENTE PER MANO ITALIANA.
Cristoforo Tramontana, segretario PCI sez. Milazzo
Tutto vero, ma non possiamo svuotare l’Africa per portarcela a casa nostra! E per rendersene conto non dobbiamo far altro che fare un giro per le strade delle grandi città per assistere al degrado in cui riducono i luoghi che frequentano:da lavavetri in gruppi a tutti i semafori,da cumuli di spazzatura che ammonticchiano persino nei posti in cui bivaccano; venditori abusivi di bibite durante la movida,sulle spiagge ed insistenti richieste di elemosine,con susseguenti vaffanculate qualora ci si rifiutasse o qualora si ritenessero pochi gli spiccioli che gli si danno.Tutto questo ed anche di più se più si indaga. E non venite a raccontare la favola del migrante schiavizzato nelle piantagioni di pomodoro, perché se è pur vero che se esiste una piccola percentuale di cose del genere, è pur anche vero che il 99% di questi soggetti muscolosi,nerboruti e nullafacenti, se ne va tranquillamente a spasso, foraggiato dalla comunità dei cittadini, mandando a casa loro segnali distorti di uno pseudo benessere che impera in Europa.Ma purtroppo l’Europa di oggi è attanagliata da innumerevoli problemi di convivenza civile e di stato sociale dignitoso che non riesce a mantenere neppure ai suoi cittadini,ma è pur vero che la politica miserabile di questi anni ha creato attorno all’ affaire migranti, una serie di stipendifici per disoccupati nullafacenti e macchinette mangiasoldi quali sono le ONG e le finte cooperative sociali che si occupano di questi temi e che con questi disgraziati si arricchiscono a mani basse. E non si può neppure sottovalutare il fatto che da decenni ormai la cooperazione internazionale ha fatto solo arricchire i vari satrapi e capi tribù che pensano solo al loro potere e non al benessere delle popolazioni che governano, che non vogliono affrancarsi dal dominio di questa gentaglia e che forse preferiscono lo status quo alle rivolte sociali,non per mettere al potere altri delinquenti,ma per instaurare delle vere democrazie.L’Africa è un continente ricchissimo ed ancora solo in minima parte sfruttato:bisogna far sì che i popoli africani prendano piena coscienza di ciò e possano autodeterminarsi! Non è il becero razzismo leghista che considera persino gli abitanti del sud Italia come parassiti da schiantare, ma rendiamoci conto una volta per tutte che se non si chiudono gli approdi,questo stillicidio continuo non smetterà mai e non penso proprio che la cosa non possa deflagrare anche in malo modo fino a sconvolgere anche quelle menti che il razzismo non se lo sognano nemmeno.
Ma come si fa mischiare tanti argomenti assolutamente in disaccordo storico e sociale tra di solo? E’ più demagogico il post (o articolo, ma sarebbe una definizione sopravalutata) che il fine che è quello di un risentimento per un’assegnazione che comunque è prefettizia sulla base della normativa UE Frontex. Per favore, è un’offesa alla storia e all’intelligenza di chi prova a mettere insieme un ragionamento sconclusionato. Siente a favore dell’accoglienza ? Ditelo chiaramente. Stop. Siete contrari, bene. Non è necessario tirare fuori una dietrologia fatta di clichè e stereotipi di cui si cerca di smarcarsi da 40 anni in Sicilia!
Egregio Cristoforo Tramontana, segretario PCI sez. Milazzo, lei scrive :” I nostri connazionali hanno fondato la MAFIA in America, che oggi è più potente che mai; altro che lavoratori, sangue e terrore hanno seminato nelle terre d’oltre oceano!”… Io credo, continuando a citarla, che soltanto dei ” mistificatori a caccia di voti ” potrebbero fare di tutta l’erba un fascio, paragonando i milioni e milioni di italiani emigrati all’estero alla fine del secolo scorso, con le poche migliaia di delinquenti che hanno ricreato e ammodernato il sistema delinquenziale originario della sicilia, in america. Milioni e milioni di Italiani e parecchi di questi siciliani, che si sono spaccati la schiena di lavoro, quello duro , spesso e sicuramente all’inizio costretti ai lavori più umili per poter creare un avvenire per se e per i propri familiari. Tutti mafiosi ?? Avessi scritto io un concetto del genere … mi sarei vergognato e avrei chiesto scusa.
Detto ciò, ho letto con interesse il suo accorato appello, è vero che noi italiani e nello specifico noi siciliani abbiamo fatto in passato molte cose di cui vergognarci: abbiamo esportato la mafia all’estero, abbiamo ucciso i nostri Uomini migliori, abbiamo fatto nostra l’arte di arrangiarsi con truffe che hanno sguazzato nelle falle di un sistema politico spesso complice, non siamo perfetti , e ora forse per paura, o più probabilmente per esasperazione, abbiamo messo in secondo piano anche l’ospitalità tipica di queste terre. Terre forti, aspre, dure …oggi povere … ma che sempre hanno saputo dare ai nostri ospiti calore e accoglienza…. dividendo con loro il poco che si aveva. Conosco bene il fenomeno dell’emigrazione, vede caro signore, la mia famiglia è sparsa su tre continenti, dall’Africa alla svizzera, passando per la Germania e finendo in sud america e poi ancora Texas, Ohio, Florida e Canada. Conosco bene l’emigrazione, ma lei fa un errore di fondo continuando a paragonare l’emigrazione al fenomeno che avviene oggi. Questa non è emigrazione. è un’invasione che stiamo subendo passivamente. I miei parenti nel secolo scorso si sono anch’essi imbarcati in navi della speranza ( magari un po più sicure di quelle di oggi, sicuramente legali), sono arrivati a destinazione passando per gli uffici dell’immigrazione, seguendo tutte le formalità di rito, trovandosi lavoro, casa e a seguire famiglia. Ma erano altri tempi e altri luoghi, Società ricche e in piena espansione come quella statunitense in grado di garantire( con le leggi di mercato) lavoro e stabilità economica a tutti. Stesso dicasi per i nostri emigrati in svizzera, Germania e Belgio … dove peraltro sono spesso finiti in miniera e non certo nei centri di accoglienza ad aspettare non si sà bene cosa.
Lei , ancora, confonde l’“aiutiamoli a casa loro” con la difesa del made in italy … Aiutiamoli a casa loro per me vuol dire creare condizioni di sviluppo nelle loro terre, portando non bombe ma tecnologie e contratti commerciali , e magari non a danno di zone come la nostra, con equilibri economici precari e con l’industria pesante che sta dismettendo e al contempo agricoltura e turismo calpestati da politici miopi e spesso, mi perdoni, corrotti, come la cronaca purtroppo informa. Visto che soltanto una esigua parte di questa povera gente fugge da zone di guerra,quella che stiamo subendo è una migrazione di natura economica, gente che (come i nostri vecchi migranti) cerca un posto dove ci siano le condizioni per vivere degnamente. E questo è assolutamente legittimo , anzi è ammirevole, il punto è capire se vi sono le condizioni affinché questo avvenga. Capire se vi sono opportunità e risorse per rispondere alle loro aspettative, alle aspettative di TUTTI loro. Cosa possiamo offrire loro? Lavoro ? Abbiamo intorno al 50% di disoccupazione. L’europa ci ha già voltato le spalle, lasciare le porte aperte e stiparli nei centri di accoglienza è altrettanto disumano come il riportali a terra appena raccolti in mare. Con quali prospettive gli stipiamo in fatiscenti centri di accoglienza, senza nessun tipo di gestione. Liberi e senza controllo, e poi ce li ritroviamo ( come già purtroppo avviene ) davanti a centri commerciali , ma anche a semplici panifici o macellerie in centro, a chiedere qualcosa ai passanti ? la prospettiva è che prima o poi finiranno nelle mani della criminalità organizzata sempre in cerca di manovalanza a basso prezzo o peggio ancora si organizzeranno in proprio, come purtroppo la realtà di qualche grande città già ci racconta…. con interi settori nelle loro mani, dalla prostituzione alla droga.Cosa vogliamo fare di loro è la domanda, e se non si dà risposta a questa domanda tutto il resto è uno sterile ciarlare per conquistare consensi o ( citando lei ) voti.