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MILAZZO: AL CASTELLO TROVATI TRE SCHELETRI INGLESI, MA IN PASSATO SI BUTTAVA CALCESTRUZZO A IOSA!

da LE CRONACHE DEI SICILIANI

Il Coordinamento del Centrosinistra di Milazzo sin dall’inizio dei lavori per la realizzazione di un parcheggio sotto le mura del Castello, ha denunciato la palese e insanabile violazione dell’art. 35 delle Norme di Attuazione del PRG, poiché l’area in questione è assoggettata a vincolo di Tutela Monumentale. I recenti ritrovamenti confermano la già segnalata presenza del Cimitero degli Inglesi, ampiamente descritto da Piaggia, a ulteriore riprova dell’inaccettabilità di un intervento che minaccia il patrimonio storico della città.

La variante al progetto, la cui approvazione sarà discussa nella Conferenza dei Servizi del prossimo 28 febbraio, non solo perpetua la violazione urbanistica già denunciata – scrivono in un documento gli esponenti di Pd, M5S, Europa Verde e Rifondazione Comunista – ma prevede una profonda cesura nel sito del Cimitero degli Inglesi, interrompendone la naturale continuità con l’area ai piedi del Rivellino. Il progetto ridurrebbe l’area cimiteriale a soli 40 mq, configurando un falso storico di inaudita gravità e mortificando il ruolo che le truppe inglesi hanno avuto nella storia di Milazzo.
Pertanto, il Coordinamento del Centrosinistra invita e diffida l’amministrazione comunale e gli uffici partecipanti alla Conferenza dei Servizi dal procedere con la variante e con l’esecuzione di opere che violano la normativa urbanistica e alterano in modo irreversibile un monumento che custodisce le radici storiche della città.

Denuncia che le opere già realizzate occludono la visuale del complesso monumentale, in aperta violazione dell’art. 45 del Codice dei Beni Culturali, compromettendo in particolare la visibilità delle imponenti mura spagnole. Pertanto – concludono le forze di centrosinistra- si chiede che l’amministrazione provveda al ripristino dei luoghi, eliminando gli interventi che hanno deturpato il sito storico e auspica che, una volta ripristinata l’area, si attui un serio piano di tutela e valorizzazione dell’intero Cimitero degli Inglesi, una testimonianza storica di grande rilievo per Milazzo.

Sul caso ieri si è fatto sentire duramente il Sindaco Pippo Midili in una diretta social confermando come dai rilievi eseguiti dalla Soprintendenza “non esiste nessun cimitero inglese nel perimetro in cui si stanno eseguendo i lavori per la costruzione di una nuova area di accesso e abbattimento delle barriere architettoniche al Castello di Milazzo, si tratta solo del rinvenimento di tre scheletri probabilmente di soldati inglesi”.

Il primo cittadino ha replicato alla mobilitazione di alcune associazioni culturali cittadine di bloccare i lavori lungo la Cinta Spagnola della Cittadella fortificata. L’ipotesi è dell’esistenza proprio in quel sito, di un cimitero inglese che renderebbe quel luogo vincolato e quindi i lavori andrebbero fermati. “Quel posto è stato analizzato non a campione ma palmo a palmo e non c’è nessun cimitero inglese. L’unica traccia, fuori all’area di pertinenza dei lavori, sono tre scheletri probabilmente di soldati inglesi e sui quali la Soprintendenza deciderà cosa farne. Al momento l’area in cui sono stati trovati gli scheletri è stata perimetrata e non rientra in quella dei lavori che riprenderanno a breve” ha chiarito Midili.

Per capire quale dovrebbe essere secondo voi la soluzione? Usare i soldi del Pnrr per altro o impedire che i disabili e gli anziani abbiano libero accesso al Castello? Cercateli voi i finanziamenti (riferendosi alle associazioni culturali e alle forze politiche di opposizione) invece di essere bravi solo a parlare. L’opera verrà terminata, i cittadini avranno un ingresso al Castello accessibile per tutti e la Soprintendenza interverrà sui tre scheletri come riterrà più opportuno, senza bloccare i lavori”, conclude.

COMMENTO: Ci sia consentito di esprimere il nostro parere: Milazzo è piena di tombe, ma nessuno in passato è intervenuto per bloccare i lavori di strade o di enormi palazzoni. Eppure i morti del passato, seppelliti da tonnellate di calcestruzzo, c’erano; non ultimi i due scheletri rinvenuti in via Giorgio Rizzo durante recenti lavori di manutenzione. Che fine hanno fatto? E le tombe individuate sotto il parcheggio di piazza XXV Aprile? E quelli sul lungomare, dalla chiesa di San Giacomo fino al duomo? E quelli a San Giovanni, a Fiumarella, e ovunque si sono issate palizzate per impedire ad occhi indiscreti di guardare cosa stava accadendo a pochi metri di profondità? Suvvia, mettiamo da parte le contestazioni, le diffide, gli ultimatum! Però non accusateci di essere a favore del Sindaco e della sua amministrazione: cerchiamo di guardare come ci siamo comportati in passato e non ci arrampichiamo sugli specchi! 

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