Non è un modo nuovo di tappezzare i muri degli edifici a fini decorativi, ma un sistema alquanto antico di partecipare eventi luttuosi a quanti abbiano conosciuto il defunto o la defunta. Antica ed usuale per quanto possa essere questa tradizione, l’effetto estetico ne soffre e credo “soffrano” anche i defunti interessati, parenti ed amici tutti, a vedere una rappresentazione così caotica, irrispettosa finanche del significato intrinseco che attribuiamo alle affissioni medesime. Quello che si vede nei luoghi, occasionalmente elevati al rango di “espositori”, è qualcosa di indecoroso anche perché l’affissione, generalmente prosegue e si espande senza soluzione di continuità, anche al di fuori di quella superficie “casuale”prescelta (un armadio stradale…un pezzo di parete…ecc) con uno zig-zag coreografico disordinato e caotico. Un continuo saliscendi di fogli listati a lutto finché c’è spazio o in funzione dell’altezza dell’operatore addetto a tale compito.
Ma non è solo la Via Umberto I° ad avere questo privilegio; basta guardare Via G. Rizzo incrocio E. Celi o sui pali della luce o sugli armadietti Telecom per farsene una ragione. Non parliamo poi della Piana… quello è un capitolo a parte e non solo per i necrologi. Nessuno si allarmi però! Non si stanno lanciando accuse.
Quanto meno e certamente non per chi in qualche modo è COSTRETTO ad arrangiarsi per svolgere quel servizio al quale tutti noi crediamo e che commissioniamo come primo elemento basilare di tutto il rito funebre; forse per tradizione o per abitudine, già…., ci crediamo.
MA… se ci fossero gli spazi appositi (tabelloni stradali) strategicamente ubicati in vie, vicoli, borgate, ecc. tutto sarebbe più decoroso anche nel rispetto dovuto ai soggetti “interessati”.
Una organizzazione in tal senso – non certo cosa da fantascienza – eliminerebbe l’arrangiarsi per necessità e finirebbero contemporaneamente lo sconcio estetico e gli alibi che ciascuno, al proprio livello e nel proprio ruolo, si crea. Non è l’uovo di Colombo ma semplice constatazione, atteso che nella stragrande maggioranza delle città, paesi, borgate della nostra amata Patria, esistono – pensati, progettati e realizzati appositamente –“bacheche” mirate, con la funzione specifica di affiggervi comunicati di tipo funerario. A Milazzo non credo sia sconosciuta tale possibilità, ed allora?
E’ così complicato? Difficile? Impossibile? CERTO CHE NOOOOO!!! – PROVARE PER CREDERE !