REPLICA DEL NOSTRO COLLABORATORE DA CATANIA, SEMPRE IN ATTESA DI UNA RISPOSTA ALLA SUA DOMANDA…
Illustre Direttore nonchè caro amico, non me ne voglia se torno sull’argomento sollevato qualche giorno addietro, ma la notizia di quel presunto (o dovrei scrivere presuntuoso?) insegnante di una scuola superiore che non è degno di rappresentare la nostra categoria (anche se da venti anni in pensione, mi onoro del servizio svolto nella scuola italiana e mi ritengo sempre un insegnante…), che usa un linguaggio scurrile in classe e rimprovera gli alunni scagliando contro di loro quel che trova a portata di mano non mi fa dormire. Sarà forse la mia età, ma non mi va di accettare supinamente i metodi di chi ha il compito di formare i giovani che un domani saranno le colonne portanti della nostra società. Avevo mandato a Lei un messaggio su Facebook, poichè, essendo sempre a contatto con la città nella quale ho vissuto solo pochi anni della mia giovinezza, e alla quale sono rimasto legato, avevo saputo per “vie traverse” del fattaccio. Lei, ripeto quel che ha risposto su Facebook, era all’oscuro di tutto, e mi aveva promesso che si sarebbe informato. So che l’avrà fatto, conosco la sua serietà e l’impegno che mette per fare emergere la verità su questo nostro giornale. Non mi è sfuggito il suo appello alla fine della risposta che mi ha dato su Facebook: la ricerca di notizie più dettagliate per, riporto testualmente, “FARE SBATTERE QUESTO SIGNORE FUORI DALLE SCUOLE“. L’informo che non sarà facile, ma sarei contento se ciò dovesse accadere, mi creda! Su Facebook ho letto anche le repliche di altre persone, e ho colto la percezione dell’ondata di sdegno che l’episodio ha sollevato. Non ho atteso molto per conoscere dettagli sulla triste vicenda, Lei sa che ho molti amici a Milazzo; l’episodio, verificatosi in classe, ha avuto parecchi altri testimoni, che disgustati (e chi non lo sarebbe stato?) ne hanno parlato anche fuori. E qualche “uccellino” ha fatto giungere la notizia fino a Catania, mettendomi a conoscenza di tutto! Non ha fatto nomi, ovviamente, ma solo raccontato un triste episodio che infanga la scuola milazzese solo per il comportamento di un docente il quale, indipendentemente dalle colpe degli alunni, non avrebbe dovuto reagire in maniera spropositata nè tanto meno usare un linguaggio irriverente in classe! Per il momento mi fermo qui, Direttore. Mi tenga informato, La prego! Se non vado oltre è solo perchè la questione è molto delicata, e gettare benzina sul fuoco non è consigliabile. Ma ritengo giusto informare i lettori, per evitare che tutto finisca in una bolla di sapone, se non ne parla nessuno! Allora sì che sarebbe una sconfitta per la scuola. Chi ha sbagliato deve pagare, e a quanto pare episodi di bullismo ce ne sono stati tanti nelle scuole di Milazzo, purtroppo insabbiati perchè i colpevoli erano intoccabili o figli di papà… Se adesso i BULLI sono i professori, che intervenga il Ministero con i suoi ispettori, e faccia pulizia! Anzi, se intervenisse anche per chiarire episodi sospetti e inquietanti sui quali si è subito steso il velo, per il buon nome delle scuole, sarebbe una vittoria per chi ha atteso giustizia per troppo tempo. La saluto cordialmente.
prof. Giovanni Muscolino