Home / Sport / MILAZZO, CHIUDE IL BAR ALLA STAZIONE E L’ASSESSORE SCRIVE? ECCO LA RISPOSTA!

MILAZZO, CHIUDE IL BAR ALLA STAZIONE E L’ASSESSORE SCRIVE? ECCO LA RISPOSTA!

Dal Comunicato Stampa del Comune di Milazzo, Prot. n. 300 del 24/6/2020, apprendiamo che “L’assessore allo sviluppo economico Pierpaolo Ruello ha inviato una lettera a Rfi – Rete ferroviaria italiana – per segnalare la chiusura del bar presente all’interno della stazione ferroviaria di Milazzo. Sottolineando che – come segnalato dagli stessi viaggiatori – i locali appaiono svuotati da ogni merce.
Considerato  che il contratto di locazione scadrà il 15 aprile 2024 – si legge nella missiva – e che, agli atti di questo Ente non risulta alcuna comunicazione di sospensione o di cessazione dell’attività, e che la chiusura di tale esercizio è motivo di disagio per i viaggiatori che giornalmente transitano dalla stazione, si chiede di sapere se il contratto di locazione col gestore è ancora in essere oppure se nel frattempo è intervenuta una risoluzione anticipata dello stesso”.

L’esponente della giunta Formica ha comunicato altresì di aver scritto anche alle ditte interessate alla gestione del bar e di aver dato mandato agli uffici dell’assessorato alle attività produttive di palazzo dell’Aquila di predisporre i controlli di competenza, affinché, se sarà accertato quanto segnalato dai viaggiatori, si applicheranno le sanzioni di legge”.

°°°°°°°

La lettera dell’Assessore Ruello ci stupisce! E se fossimo noi i gestori del bar della stazione, sapremmo benissimo cosa rispondere a chi, dall’interno del palazzo, sembra ignorare cosa sia accaduto in questi ultimi tre mesi nella città e nel resto dell’Italia. Probabilmente l’assessore, persona che conosciamo fin da quando era bambino, e nei confronti dei quali nutriamo una stima smisurata, si è lasciato prendere la mano, ed ha scritto. Ed a chi? Proprio a RFI, che dovrebbe essere messo al corrente di una presunta rescissione di contratto! 

Ci stupisce che abbia messo sul banco degli imputati il bar della stazione ferroviaria. Quale stazione ferroviaria, caro Assessore? Quella che balza sempre agli onori delle cronache perchè è stata lasciata in uno stato di pietoso abbandono?

Proprio ieri abbiamo pubblicato (ma solo perchè sono state inviate ieri, ma il disservizio dura da giorni!) foto che denunciano l’oscurità nella quale si trova la zona nelle ore serali!

Lei parla di “motivi di disagio per i viaggiatori”? Quindi la chiusura di un bar rappresenta un motivo di disagio? Stiamo scherzando, vero? Non sono MOTIVI DI DISAGIO la mancanza di una biglietteria, di bagni pubblici, di un dipendente, di un posto di Polizia, di controlli delle soste, di accertamenti sui prezzi praticati dai titolari di taxi, di assenza di autobus nelle festività (legalizzata peraltro da un regolare contratto stipulato con chi deve effettuare i collegamenti), di sicurezza sulla rampe di accesso che pregiudicano la circolazione, di un punto informativo, di decoro, di mancanza di piattaforme per i portatori di handicap o di chi non può raggiungere i binari perchè impossibilitati a salire e scendere le scale carichi di bagagli?

Non costituiscono MOTIVI DI DISAGIO tutti coloro che, nelle ore serali e notturne, hanno scambiato la zona per un sobborgo delle peggiori metropoli e si riuniscono lì per delinquere? Sicuramente a quelle ore non ci sono gli stessi viaggiatori. Per loro sarà primaria importanza non poter prendere un caffè; ma se gli stessi, lasciata la macchina che li porta alla stazione, non la trovassero più perchè rubata? O trovassero, come è accaduto tante altre volte, le gomme tagliate, tutte e quattro? O addirittura incendiata, così come è successo mesi addietro, solo perchè non c’erano i vigili del Fuoco, impegnati altrove, e nessuno ha trovato un estintore e cercare di spegnere il principio d’incendio che dalla prima auto si è propagato ad altre sei?

Sempre i “viaggiatori” informano che il locale “appare svuotato di ogni merce”. L’assessore non ricorda che in questi ultimi tre mesi l’Italia è stata chiusa per pandemia, dalla stazione di Milazzo non transitavano treni, e  oggi sono tanti i locali che non hanno un solo centesimo per riprendere la loro attività! Scriva, Assessore, una lettera analoga al Presidente del Consiglio Conte e lo informi che IL BAR DELLA STAZIONE DI MILAZZO HA CHIUSO. Gli spieghi dove si trova Milazzo, lo inviti a venire alla stazione, senza però fare il miracolo di renderla visitabile, e lo informi anche che decine, centinaia, migliaia di altri locali, nella nostra città come in Italia, non riapriranno, che non ne hanno la possibilità perchè i motivi sono altri.

Noi non conosciamo i motivi per il quale IL BAR DELLA STAZIONE sia al momento chiuso! Ignoriamo se i titolari riapriranno, ma se dovessero perdurare le condizioni DI DISAGIO (non quelle segnalate dai viaggiatori che non possono fare a meno di un caffè, ma quelle denunciate dai cittadini che noi continuiamo a pubblicare sul nostro giornale) inviti lei, caro assessore, una persona di sua fiducia ad attivare un esercizio commerciale nei bassifondi della città, in quel Bronx che è la stazione ferroviaria.

Non sappiamo cosa risponderanno i gestori, ma come vorremmo essere noi i loro avvocati, e ribaltare le accuse, per mettere voi, una volta tanto, sul banco degli imputati! 

Commenti

2 commenti

  1. Bravo ha centrato il bersaglio, nn è solo il bar, la biglietteria sempre chiusa, le macchinette nn funzionanti, l’autobus ke parte appena arriva il treno, e i tassisti con somme esorbitanti solo x portarti al porto. Vergogna. Una bella città come milazzo, nn merita tutto questo.

  2. Ma possibile che non si riesca a capire che i servizi indispensabili al vivere civile sono una necessità a cui una società civile non può rinunciare?

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.