COSA SONO, COME NASCONO, MA SOPRATTUTTO COSA LI UNISCE. ECCO UNA FOTO DI QUALCHE ANNO FA DI UN PELLEGRINAGGIO A SAN GIOVANNI ROTONDO…
(nostro servizio particolare)
I Gruppi di Preghiera di Padre Pio sono frutto del Ministero del Padre di Pietrelcina. Ai fedeli che si recavano da lui, Padre Pio raccomandava di pregare: infatti la preghiera costituiva il tessuto del suo insegnamento spicciolo di tutti i giorni, nel confessionale e con il suo esempio.
A poco a poco le anime da lui formate sentivano il bisogno di riunirsi per pregare in comune. Dappertutto nascevano nuclei di fedeli collegati con la “Casa Sollievo della Sofferenza” che stava sorgendo, e che dava loro, attingendole dalla bocca stessa di Padre Pio, le prime regole per la loro corretta funzionalità. Li guidava, li ammoniva, se necessario, correggendone la rotta e attenendosi scrupolosamente ai desideri di Padre Pio. E man mano che prendeva corpo la “Casa Sollievo della Sofferenza”, fin da quando furono gettate le fondamenta dell’edificio, prendeva corpo anche l’idea, il pensiero di Padre Pio circa il sollievo della sofferenza che i suoi figli spirituali divulgavano, trasmettevano con parola, con lettere, con i depliants. L’Opera come missione, come apostolato, già c’era. Basata sulla preghiera che andava diramandosi in gruppi spontanei, uniti dall’affetto a Padre Pio. La “Casa Sollievo della Sofferenza” colse questi palpiti, questi entusiasmi, questo naturale aggregarsi di spiriti, di cuori, attorno ad essa. E prese a guidare, tutelare, istruire i gruppi, attingendo da Padre Pio i criteri per la loro attività.
Criteri ben precisi, ai quali dovevano attenersi se volevano dirsi Gruppi di Preghiera. Perfino questa denominazione era nata nella Casa. Comparve per la prima volta sul bollettino della Casa Sollievo, nel giugno 1950, scritta da Guglielmo Sanguinetti, che tutte le sere riceveva da Padre Pio nella sua cella istruzioni per l’Opera che nasceva, e forza e luce per il suo spirito.
I Gruppi oggi sono dappertutto: nelle parrocchie, nei conventi, nei monasteri, negli ospedali. Sotto la guida di direttori spirituali d’ogni Ordine e abito. Accomunati dall’amore a Padre Pio. E’ questa universalità, questo respiro ampio, in sintonia con quello della Chiesa, che costituisce il merito e il vanto dell’Opera di Padre Pio.
Anche Milazzo ha un suo Gruppo: tutto è cominciato attorno ad un numero di fedeli che ha voluto riunirsi per pregare in comune, con un sacerdote che li ha guidati e con l’approvazione del Vescovo ha dato vita ad un Gruppo di Preghiera che si riunisce periodicamente, almeno una volta al mese in un giorno sempre fisso, in una chiesa, per ascoltare la Messa, pregare, meditare, ascoltare la parola di Dio. L’attività del Gruppo è legato anche alla diligenza e al fervore apostolico dei propri dirigenti, e può estrinsecarsi anche in iniziative che investono, oltre che il Gruppo stesso, anche la più larga comunità parrocchiale, diocesana e oltre. Nella foto che pubblichiamo, sono ritratti i componenti del Gruppo durante un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. Uomini e donne, giovani e anziani, legati dallo spirito di comune appartenenza agli insegnamenti di Padre Pio, desiderosi di pregare e di essere gli apostoli del messaggio del frate con le stimmate.