E’ di un programmatore di Milazzo il nuovo videogame scaricabile dal PlayStore di Google, realizzato per il proprio figlio di 4 anni e disponibile gratuitamente per tutti i bambini del mondo.
“Un gioco semplice, di soli 11 livelli, per impegnare i bambini al massimo dieci minuti.” ci racconta Luigi Cama, autore del gioco e padre di cinque figli. “Mio figlio, come tutti i bambini in questo periodo poco felice, si alterna tra lezioni online con maestre straordinarie, lavoretti creativi, la televisione e YouTube. Stavo realizzando le grafiche per un gioco al quale sto lavorando da mesi. E’ rimasto attratto dai colori dei personaggi e quando ho risposto che si trattava di un gioco, ha esclamato: “Un gioco per me?” Non amo vedere i bambini attaccati al cellulare, ma ogni generazione vive il suo momento e così ho deciso di far felice mio figlio con qualcosa di semplice. L’idea è emersa da sola. Ho messo da parte ogni cosa (tanto avrei continuato la notte, quando tutti dormono e nessuno mi interrompe) e l’ho coinvolto nella progettazione. Abbiamo dato un’immagine comica all’antipatico virus con due occhioni grandi e al momento di decidere come neutralizzarlo, ho preferito un potente arcobaleno spara arcobaleni, invece della solita astronave. Il messaggio, infatti, non è distruggere o uccidere, ma vincere questo periodo incerto con la positività dei colori, mettendo il virus in quarantena. Da qui il nome del gioco che inizialmente avrebbe dovuto essere CORONA-WAR, ma che poi ho ribattezzato in COLORA-WAR, per prendere un po’ in giro questo virus che ci ha costretti in quarantena. Alessandro lo ha testato per una decina di minuti e si è divertito. Non si muore mai, ma se si viene toccati dal virus, si liberano quelli già catturati e si perdono punti. Un gioco in stile anni 80, come il caro vecchio “Space Invaders”, ma molto più semplice, adatto a bambini che non devono esasperarsi con la violenza e una sfida che alla fine, deve solo donare sollievo e finire sempre bene. Perchè è così che andrà. Andrà tutto bene!”
Luigi Cama, titolare della Fabbrica delle App (FabbricApp.it), aveva già fornito il suo contributo proponendo App realizzate gratuitamente per tutte quelle associazioni impegnate a supportare famiglie disagiate. “In casi come questo, chi può fare, deve fare.” scrive sul suo profilo Facebook. Noi lo abbiamo provato e vi possiamo garantire che per quanto semplice e breve, non solo i bambini trarranno benificio da Colorawar.
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