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MILAZZO: IL DEPURATORE? STORIA DI OGNI ESTATE, AVETE DIMENTICATO CHE CI HANNO FATTO IL PACCO?

UNA STORIA VECCHIA, CHE PUNTUALMENTE SI RIPETE AD OGNI ESTATE, QUANDO LA POPOLAZIONE AUMENTA… C’E’ CHI ACCUSA CHE NON FUNZIONA E C’E’ CHI SI DIFENDE CONTRATTACCANDO. 

redimMilazzo da più di quarant’anni ha lo stesso numero di abitanti, con le doverose mutazioni qualitative (giovani, anziani). Però negli anni 80 qualcuno ipotizzò che la città, in trent’anni, sarebbe dovuta passare a ottanta mila! Un bel salto in avanti, che incoraggiò scelte azzardate, speculazione edilizia, grandi opere, scatenando insaziabili appetiti. La parte più evidente dell’urbanizzazione si realizzò con lo spostamento del nucleo abitato verso sud e un movimento di decine e decine di miliardi attorno ad infrastrutture come la Stazione Ferroviaria, l’asse di penetrazione, il porto.

In una città proiettata verso il futuro non poteva e non doveva mancare il depuratore, individuato a Ponente, in un tratto di costa fra le più belle e appetibili della provincia, oltre che densamente frequentata da decine di migliaia di bagnanti. “Finiremo quindi di fare i bagni a Milazzo?” fu detto allora. Ecco allora il pacco che fu calato a migliaia di cittadini perplessi ed inconsapevoli.

No!!! Niente paura! Le nuove tecnologie, i filtri, le continue manutenzioni all’opera renderanno le acque limpidissime, mai inquinate, sempre balneabili.

Insomma, Ponente non avrebbe avuto niente da invidiare alla Versilia o alla Riviera Romagnola, ci fu detto da una classe politica che era stata a sua volta abbindolata, ma purtroppo miope e senza alcun rispetto per le generazioni future!

In una sola parola, all’epoca ci hanno preso per il culo!

Chi aveva previsto una crescita record di popolazione residente, escludendo quindi la popolazione fluttuante, non aveva applicato i suoi calcoli anche al nuovo depuratore. Non quindi un’opera per soddisfare le esigenze di 80 mila abitanti, così come previsti, ma molto meno di quelli effettivamente residenti, escludendo le famiglie che vivono in estate in seconde case, gli ospiti delle strutture alberghiere ed extraalberghiere, gli avventori dei pubblici esercizi, e così via.

Oggi, ma è storia di ogni anno, questo strumento costato fior di miliardi di vecchie lire, che avrebbe potuto trovare facile collocazione nel bacino di Levante, non ha dato alla città quella sicurezza che era stata sbandierata!

Ci chiediamo adesso: la popolazione sarebbe dovuta crescere veramente fino a 80 mila abitanti? Secondo le nostre analisi statistiche, lo escludiamo nella maniera più assoluta. Una colossale bugia, ispirata da chissà quale oscuro motivo (forse quello di valorizzare terreni incolti sui quali negli anni avrebbero dovuto sorgere unità immobiliari…).

Ma poteva diminuire fino a 20 mila, la stessa di quella prevista dal depuratore? Sempre secondo noi, sì! Ma senza la presenza dell’industria! Che, come ben sapete, tiene in piedi l’economia della nostra città! L’industria (non tutti lo ricordano…) avrebbe dovuto chiudere nella prima metà degli anni 80, per scendere noi ad una popolazione di 20 mila abitanti. Solo grazie ad essa siamo sempre fermi a 30 mila, incluso i cittadini stranieri! Per cui i filtri, le manutenzioni, le tecnologie, negli anni non hanno garantito la balneabilità anche se noi il bagno lo facciamo lo stesso, infischiandocene delle schiume superficiali, del marrone che si deposita sulla ghiaia….

Con la grossa beffa che se noi, mettendocela tutta, rendiamo efficiente il nostro depuratore, ci saranno sempre quelli localizzati sulla riviera di Ponente, per chilometri e chilometri, che se non dovessero funzionare inquinerebbero il mare che abbiamo frequentato da bambini, nel quale abbiamo imparato a nuotare, tuffandoci fra i cavalloni, cercando di spingerci fino alla boa, e guai a parlarne male! Per sconfiggere la nostra rassegnazione di oggi non serve revocare ordinanze di divieto di balneazione perché il mare è ritornato improvvisamente pulito. Magari da noi, ma sono gli altri ad inquinarlo, incluso le discariche a cielo aperto nei torrenti! Però siamo sempre in tempo per riappropriarci, da Bastione, a Fossazzo, al Tono, di tutta quella meravigliosa riviera di Ponente che non sarà mai la Versilia, così come era stato blaterato trent’anni fa, ma per noi è più della Costa Azzurra, una parte incancellabile della nostra fanciullezza.

Noi lo conosciamo bene, Ponente, e con i ricordi di quando eravamo ragazzi, quelli rimasti indelebili, lo vorremmo ancora pulito. Al punto da fare un paragone fra ieri, lontano nel tempo, ed oggi, balneabile nel rispetto delle norme. Non siamo così stupidi da credere che tutto in una volta sia tornato come lo vorremmo, come lo abbiamo conosciuto! Magari lo possiamo fare credere agli altri… ma guarda caso proprio quelli che, anno dopo anno ritornano a Milazzo, per passare qualche settimana di agosto, sono sempre milazzesi, richiamati dagli affetti, dalle famiglie, forse anche da una città che vorrebbero vedere con gli occhi di ieri, ma che oggi trovano imbarbarita, caotica, inquinata, abbandonata a se stessa. E rimpiangono il mare che hanno dovuto lasciare, assieme ai ricordi più cari, per andare lontano… 

Rendiamo pulita questa città anche per loro…

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