di Salvino CAVALLARO
Seguire da lontano le vicissitudini che riguardano le difficoltà economiche per proseguire il progetto di crescita tracciato l’anno scorso dalla S.S. Milazzo Calcio non può far altro che rattristare, proprio alla luce di quanto questa città stia faticosamente cercando di recuperare quegli anni perduti a livello di immagine, come polo culturale e turistico. Leggere di una fredda – anzi gelida – attenzione degli imprenditori e amministratori milazzesi a quella che è una delle attrazioni sportive più attraenti di aggregazione sociale, commerciale e di immagine, lascia davvero l’amaro in bocca. E oggi, come due anni fa, ritorna l’invito ai politici, agli imprenditori locali e ai cittadini (che in verità, al momento, sono gli unici a unirsi con il grido d’allarme) a non abbandonare il calcio a Milazzo.
Il gruppo Gioventù Vecchie Maniere fa chiaro riferimento alle prossime elezioni 2025 con uno striscione molto eloquente: “Elezioni 2025: Votare è un diritto, salvare il Milazzo è un dovere”.
Ma anche il gruppo Uniti si sta attivando nel sollecitare l’amministrazione comunale a sensibilizzare l’interesse e la partecipazione alla causa, delle realtà industriali e imprenditoriali del territorio mamertino. È il forte appello che la Città del Capo vuole dare a chi ha il dovere di salvare uno dei punti cardine delle attrattive sportive, culturali e commerciali di Milazzo: il calcio. Sentire dire quel vecchio ritornello “Non ci sono soldi” ci riporta indietro qualunquisticamente negli anni in cui Milazzo era una città ferma, statica, indolente e insensibile a ogni iniziativa di crescita, mettersi attorno a un tavolo e negoziare, dal punto di vista amministrativo, ciò che ogni città che si rispetti deve fare.
Oggi, l’aspetto di Milazzo appare più risoluto e desideroso di credere nelle proprie potenzialità che sono tante e raggiungibili, anche solo con la partecipazione e l’unione di tutti. Una sorta di tardiva, ma concreta convinzione, che attraverso l’unione di intenti si lavori meglio per crescere nel presente e per il futuro della città. Certo, tutto va preso con la dovuta pazienza nella programmazione step by step, tuttavia, è stato importante cominciare.
Così diceva Mahatma Gandhi: “Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia”. Un po’ come dire che nella vita spesso ci facciamo scoraggiare da ciò che sembra inutile, ma è essenziale che si faccia con forza e determinazione per crederci veramente.
E allora, cosa si aspetta ad unirsi, a sedersi intorno a un tavolo, per salvare il calcio a Milazzo? Già, quel calcio rossoblu che non è solo passione sportiva, ma tanto altro nell’interesse della città mamertina.
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