Mentre droni e computer scoprivano come sia possibile, attraverso numeri e riconoscimento facciale, “perculare” imbelli spiaggianti e cittadini creduloni, occhio umano e naso fino riuscivano a vedere e sentire il “percolato” versarsi in mare.
Considerato che Milazzo è una penisola, potremmo dire che se da Ponente si udivano squilli di tromba trionfalissima, a Levante si versavano liquami letali e tanfi allarmanti!
Ci troviamo di fronte al paradosso dello sforzo della Natura che offre la bellezza del suo mare in antitesi con l’insipienza dell’uomo che la distrugge. Ma se è possibile che a centinaia di metri qualcuno abbia le visioni celestiali della moltiplicazione dei bagnanti, come è possibile che lo stesso insipiente uomo non veda e non senta sotto il naso e davanti agli occhi la moltiplicazione dei batteri fecali?
C’è qualcosa che non funziona, nel metro “matematico” di considerazione di questa Città, se interi quartieri come il Tono possono essere “sequestrati” da inquinamenti acustici ed atmosferici ed altri, invece come Vaccarella, essere vittime degli inquinamenti idrici!
Mi vien da pensare, quindi, che se la zona dello sversamento di liquami è abitata, è frequentata da diportisti, è meta di passeggiate.. cosa potranno mai pensare Milazzesi e turisti alla vista di uno scarico fognario a mare, nel 2024?
Il primo pensiero va alla famosa canzone di Elio e le storie tese “La terra dei cachi”, perché il frutto ben si presta ad ironico accostamento con ciò che il video mostra. Il secondo pensiero è se, per caso, una fogna a cielo aperto voglia essere un “segnale di odio” verso appunto residenti milazzesi e turisti. Il terzo pensiero è se gli uomini al comando di questa città non ritengano prioritario il risanamento di questa aberrante situazione di fogna a cielo aperto rispetto, ad esempio, allo spreco di fiumi di denaro pubblico per alberi di plastica e metallo, per rimpinguare varianti di progetti sbagliati, per pagare esperti di turismo (!) orbi ben più di Polifemo! Il quarto pensiero va ai diportisti che vengono accolti dall’immagine del mare color marrone, bella finestra su Milazzo!
E se il vento spirasse come Scirocco o Grecale ed arrivasse fino alla Riserva marina di Capo Milazzo, chi difenderebbe il mare? chi farebbe una levata di scudi contro il pasticciaccio della fogna a cielo aperto? e quale residente o turista parteciperebbe alla prossima sagra del pesce magari pescato a Levante?
Un riconoscimento però presto Milazzo lo avrà: la bandiera marrone..
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