RINASCERÒ RINASCERAI: UN BIMBO LO DEDICA MILAZZO!
La musica nel sangue, o preferite “Buon sangue non mente”? Così potremmo definire questo bambino di 9 anni, Francesco La Rosa, molto sensibile, che già studia con profitto la musica ed impara gli strumenti presso l’Associazione Musicale Culturale “Giovanni Paolo II” di Olivarella del maestro Davide Nastasi. Ma perchè quella definizione con cui abbiamo aperto il servizio? Perchè in famiglia la passione per la musica parte da lontano: il nonno della mamma era nientemeno che il Maestro Giovannino Russo, al quale abbiamo dedicato un servizio in un precedente numero di TERMINAL
http://www.terminalmilazzo.com/ricordo-di-giovanni-russo-uno-dei-protagonisti-della-musica-leggera-dei-nostri-anni/
ed al quale è stato dedicato un capitolo nel libro DALLA SENA IN POI… Lo zio Filippo, fratello della nonna Mimma, invece, continua ancora a dilettarsi con la musica, dopo essere stato componente del complesso I DAWNS creato negli anni 60 dal padre Giovanni.
Il piccolo Francesco, 9 anni compiuti da qualche giorno, commuove ed intenerisce interpretando il brano “RINASCERO’, RINASCERAI” composto da Roby Facchinetti, inno di speranza e rinascita dedicata alla sua martoriata Bergamo decimata dalla pandemia. Ed interpreta a modo suo lo stesso motivo, dedicandolo alla sua città: l’idea di mettere sul tavolo sette bicchieri riempiti con acqua colorata a formare l’arcobaleno, ma anche le sette note musicali, quindi, servendosi di due cucchiaini da caffè, accompagna ed intona il brano. Un’idea, quella di ricorrere ai bicchieri pieni di liquido colorato, che parte dal laboratorio di Propedeutica musicale all’interno dell’associazione, con le Maestre Maria Catena Giunta e Mariagrazia Irato, dell’iniziativa dell’arcobaleno.
Il video che è stato girato è molto bello: ci restituisce la semplicità di un bimbo, ed è di grande effetto. Quello di Francesco La Rosa è un modo per ringraziare chi lavora tutti i giorni per far continuare la vita, ed una dedica emozionante per chi non c’è più.
Alla fine conclude con un messaggio toccante d’amore ai suoi concittadini: “Restate a casa, solo così ci salveremo, mi raccomando andrà tutto bene”.
Auguri anche a te, Francesco.
Come ha scritto tua mamma sul suo profilo, presentando la tua “esibizione”: “I bambini la speranza…
Tarpare le ali ad un bambino è difficile…loro simbolo di vita loro la libertà..Eppure capiscono più di noi e si lamentano meno di noi!!!
E poi..come mio figlio ha detto al suo maestro Davide “la musica ci salva la vita sempre”.
Da lassù il vecchio Giovannino Russo sarà fiero ed orgoglioso di te… e chissà che non possa dire anche lui una parolina a Qualcuno, e la tua canzone giungere ancora più in altro…
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