Terminal Milazzo Notizie, fatti e personaggi in arrivo e partenza.
Da quando è stato costruito, l’Asse Viario per buona parte della sua lunghezza appartiene alla Piana. E solo così mi spiego il disinteresse della classe politica che ci ha sempre governato! Da anni non si fa una segnaletica, ormai inesistente; ed è per questo che i motivi di tanti incidenti si possono spiegare: ognuno è libero di correre perché si trova una striscia di asfalto abbastanza larga, sulla quale non c’è la mano destra o la mano sinistra da tenere; i sorpassi non si contano; i catarifrangenti sono inesistenti; il fondo stradale è sdrucciolevole; gli accessi dalle uscite prive della corsia di accelerazione.
Chi percorre l’asse viario, lo fa per abitudine perché lo conosce a memoria: persino i restringimenti di carreggiata che durano da anni e nessuno provvede a toglierli. Per quanto tempo devono rimanere ancora?
E nella parte finale, quella che immette alla rotonda che poi porta all’autostrada o verso Olivarella, esiste uno sbarramento con due new jersey scoloriti. Si dimentica che qualcuno li ha messi, e che quello è territorio di Milazzo: siamo infatti in via Firenze, per cui l’ufficio tecnico dovrebbe sapere se la chiusura è stata fatta abusivamente sul territorio milazzese.
Se non è abusiva, quali sono i motivi che impediscono il transito a centinaia di migliaia di auto nel corso dell’anno?
Se un motivo c’è, speriamo che si provveda al più presto a riconsegnare la strada alla sua fruizione.
Dimenticavo che siamo alla estrema periferia di Milazzo, la Piana a tutti gli effetti. Così come lo è l’asse viario. Il fatto di averlo intitolato ad un martire della lotta alla mafia, il Giudice Rosario LIVATINO, non ha portato niente di nuovo: nella Piana è e nella Piana resta. Anche se su di esso si spostano ogni anno milioni di automobilisti.
Dalla Piana è tutto.
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