ECCO IL COMUNICATO STAMPA del Comune di Milazzo, prot. n. 293 del 17/6/2020.
Al via l’isola pedonale. Fase sperimentale dal 19 al 28. Chiusura del centro dalle 20,30
Isola pedonale, parte la sperimentazione. La giunta municipale ha approvato la delibera con la quale viene dato mandato ai dirigenti degli uffici competenti di adottare tutte le iniziative necessarie per consentire la chiusura di alcune strade del centro cittadino durante i prossimi due week-end.
La sperimentazione infatti sarà dal 19 al 28 giugno, esclusivamente nelle giornate del fine settimana, comprese dal venerdì alla domenica, dalle ore 20,30 alle ore 02,00.
Le aree pedonali interessate sono la via F. Crispi, tratto compreso tra il Municipio e la Chiesa di S. Giacomo e tratto compreso tra Piazza Repubblica e via G. Medici; via N. Ryolo nel tratto compreso tra la via C. Borgia e la via Umberto I e la via M. Nardi nel tratto compreso tra la via C. Borgia e la via Lungomare Garibaldi. In queste aree è consentito l’accesso e il transito anche ai monopattini oltre che, ovviamente, dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine.
L’ufficio Stampa
Un comunicato non basta a mettere in piedi un’isola pedonale, che tale in effetti non è! Non è una soluzione che dovrebbe risolvere i problemi del traffico, maggiore nel periodo estivo; e dubitiamo che chi abbia approvato la proposta sperimentale abbia le conoscenze dei flussi di traffico, alquanto consistenti, che nei giorni e nelle ore considerate si registrano nella città di Milazzo. Così come non si hanno conoscenze dei parcheggi a disposizione degli automobilisti, costretti a girare per ore prima di trovarne uno disponibile, lasciare il veicolo e raggiungere a piedi la zona pedonale! Non si possono indicare parcheggi improbabili e distanze da percorrere quando sappiamo per esperienza che tali parcheggi non sono a disposizione di chi viene da fuori Milazzo, essendo tutti occupati dai residenti. Provate a contare e quantificare i posti disponibili in piazza XXV Aprile, provate e contare e quantificare quelli disponibili in piazza San Papino. Nulla da obiettare su quelli esistenti nell’area del mercato settimanale, ma avremmo qualcosa da dire sulla distanza da percorrere: ed allora dobbiamo dare ragione a chi, libero di commentare sui social, ha chiesto di mettere dei bus navetta! Si parla di 800 metri, distanza che si riesce a coprire facilmente da chi è in perfette condizioni fisiche. Ma 800 metri, vorremmo ricordarlo, è la distanza MINIMA, perchè aumentando il numero dei veicoli parcheggiati, aumenta anche la distanza dal punto minimo, considerato nella misurazione! Ed allora chi ha preparato la planimetria esplicativa avrebbe dovuto scrivere che 800 metri sono la distanza dal vecchio Macello, ma saranno di più se l’auto si lascia all’altezza della Gobba del Cammello, e procedendo verso la via Rio Rosso. A questo punto meglio chiedere in uso il parcheggio della vecchia stazione ferroviaria di Piazza Marconi o sotto la Grotta Polifemo…
Occorreranno i bus navetta? Impossibile prevederne l’utilizzo se non sono conosciuti diversi fattori: il numero di auto che giungono in un determinato arco di tempo, la frequenza con le quali dette auto arrivano, il numero medio delle persone trasportate; il numero di posti su ogni bus navetta, considerando anche il distanziamento sociale; il tempo impiegato per una corsa, andata e ritorno; non ultima, la disponibilità economica per pagare i bus navetta, considerando anche le maggiorazioni per l’orario notturno e festivo… Lascia perplessi l’area considerata e chiusa al traffico, indicata nella planimetria: se la circolazione viene resa libera sul Lungomare Garibaldi, si dovrà procedere attraverso via Nino Ryolo, e quindi, dalla Cumbo Borgia, proseguire in pieno centro urbano, per riguadagnare il porto! Una penalizzazione per i pedoni, che notoriamente utilizzano quel tratto di via Ryolo per giungere sul Lungomare, costretti a respirare gas tossici, che scaricherà su piazza Caio Duilio, via Piraino, via Cavour decine e decine di macchine, fino a quando, chiusi i negozi, queste saranno libere di essere lasciate in sosta ovunque, anche in zone vietate!
Probabilmente con questa soluzione si vuole alleggerire il traffico, caotico e insostenibile, di piazza Roma, dove la costruzione della rotatoria ha convogliato quattro flussi viari contro l’unico esistente; ed alla svolta a sinistra da via Colombo verso via Umberto I, è stato creato un girotondo irrazionale attorno un un’aiuola spartitraffico! Scelte inopportune che a distanza di cinque anni rendono caotica la circolazione, senza che vengano presi drastici provvedimenti! Si assiste impotenti, si commettono errori sopra errori, come l’immissione di un nuovo flusso da via San Giovanni, che convoglia centinaia di auto, a ripetizione, nel centro. Ma cosa importa? Tanto a pagare sono gli automobilisti, costretti a lunghe attese, e i cittadini, che spesso dimenticano, alle scadenze elettorali, che per certi errori occorre chiedere conto, senza indugiare oltre!
Volete un’isola pedonale che metta d’accordo tutti? Perchè questo “esperimento”, sappiatelo fin da ora, non sarà gradito a chi ne sarà stato escluso o a chi dovrà destreggiarsi fra le auto, respirando i gas di scarico! Non chiedetevi poi il motivo per cui sempre più persone preferiscano i centri commerciali. Se questi dovessero prolungare l’apertura anche in orari notturni, non ci saranno isole pedonali o sperimentazioni varie che tengano.
Se poi certi “esperimenti” vengono effettuati convinti che “andrà tutto bene”, non c’è da stare allegri! All’inizio della pandemia in milioni dicevano o scrivevano questa frase rimasta ad indicare l’illusione di una pronta ripresa. Molti fra i commercianti che avevano affisso un cartello con tale scritta, l’hanno dovuta sostituire con un’altra, CEDESI ATTIVITA’ o CHIUSO PER FALLIMENTO!
Non è incoraggiante per questa amministrazione che sta disputando i tempi supplementari, ma non perchè il punteggio sia ancora sulla parità; e nemmeno per sua volontà!
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