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MILAZZO, LA LETTERA DI UN BAMBINO DELL’UCRAINA

A cosa può servire la pubblicazione della lettera di un bambino dell’Ucraina? Credo che possa fare capire tante cose, e solo per questo ho deciso di cercarla fra le carte del mio vasto archivio storico. Scritta addirittura nel Natale del 1997, quasi 25 anni, è stata mandata … a Babbo Natale!

Chi l’ha scritta era un bambino di nome IVAN, che frequentava la terza elementare della scuola di S. Marina; partecipava al concorso indetto per quel Natale 1997 dal Gruppo Teatro 71, diretto dal Barone Vincenzo Messina. Ne giunsero centinaia, ma ci soffermammo su questa, che ci aveva colpito. Non avevamo dubbi: meritava il primo posto. Nella sala rotonda del Paladiana quella sera erano in centinaia ad aspettare la premiazione: con il direttivo del Gruppo Teatro 71 al gran completo, si erano mobilitati il Sindaco Carmelo Pino, l’assessore alla Pubblica Istruzione Valeria Oliva, tanti altri politici del tempo, il dirigente Avv. Nino Micale, e poi dirigenti scolastici, insegnanti, genitori, alunni! Man mano che leggevo le graduatorie, venivano consegnati i premi in palio, fra applausi e boati di approvazione, in attesa di conoscere il nome del primo classificato. Pregai il pubblico di fare silenzio quando presi il foglio protocollo, lo stesso conservato fra le mie carte, e cominciai a leggere, mentre un bambino si era riconosciuto come autore della letterina!

– Caro babbo Natale, sono Ivan e vengo dall’Ucraina. Ero in un istituto e mi trattavano male, ed io pregavo Gesù Bambino perchè avrei voluto un papà ed una mamma per vivere sempre con loro.

Un bel giorno, mentre ero a tavola ho sentito la voce di Daniele che chiedeva: “Chi di voi vuole andare a vivere in Italia?”.

Anche se lì avevo tanti amici, subito ho risposto “Io!”.

E dopo un po’ ho visto il viso sorridente di due persone che forse mi avevano scelto! Dopo un po’ ho saputo che sarebbero diventati la mia mamma ed il mio papà.

Da Natale 1993, dopo un lungo viaggio in aereo, sono arrivato qui ed ho trovato tanto amore, la mia cameretta in una bella casa in mezzo ai fiori, tanti parenti. Ho imparato a scrivere e a leggere l’italiano che ora è diventata la mia lingua.

Non desidero niente, ma solo vorrei provare una grande gioia: ritrovare e conoscere la mia sorellina che non so dove si trovi e se, come me, ha conosciuto i baci di una mamma e di un papà come i miei.

Ti ringrazio e ti mando un grosso bacione.

Ivan.

Ora sono un bambino come tutti gli altri perchè ho tutto quello che non avevo.

Le lacrime rigavano il volto dei presenti, mentre applausi scroscianti, abbracci ed entusiasmo alle stelle da parte di tutti, grandi e piccoli, suggellavano la scelta: quel bambino meritava il primo premio! Nei giorni che seguirono fu avviata una serrata ricerca per esaudire il desiderio del vincitore espresso nella lettera a Babbo Natale: ritrovare la sorellina. Ad oggi non si hanno notizie, ma Ivan, che oggi ha 35 anni, vive e lavora in Lombardia, è sposato ed ha un bimbo di due anni, non ha perso le sue speranze! Se fosse quel bambino di venticinque anni fa, chiederebbe a babbo Natale di esaudire un altro desiderio: far cessare la guerra in quello che è stato il suo Paese. Ma sa benissimo che non dipende solo da Babbo Natale… 

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