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Milazzo, mercato settimanale? Meglio stendere un velo pietoso!

CAOS INDESCRIVIBILE E TANTA IMPROVVISAZIONE – IL MESSAGGIO DI UNA AMBULANTE BARCELLONESE

Automobili che attraversavano la sede stradale individuata per il montaggio dei banchi alle 6.30 e segnaletica di divieto installata solo alle 7.15. Con queste premesse, si è aperto stamani il tradizionale mercato del giovedì di Milazzo, allestito nel vasto spazio della riviera di ponente, dal vecchio mattatoio fino alla zona di S.Giovanni, tra un breve piovasco e la curiosità di una tromba marina intercettata sullo sfondo del mare, facendo risultare inefficaci i servizi di vigilanza dei locali Vigili urbani anche se presenti con corposo spiegamento di forze ed ammirevole impegno, ma impossibilitati a contenere la comprensibile e civile protesta dei commercianti, per via di un’ordinanza comunale approssimativa che ha disatteso le aspettative di rilancio dell’economia mercatale. D’altra parte, spostare il mercato dalla sede tradizionale e metterlo in mezzo ad una strada che sopporta un traffico notevole, dirottando i veicoli sulla bretella di collegamento dell’asse viario e spedirli verso lo stesso o S. Paolino, non è stata una trovata geniale. Ma chi causa il suo mal, piange se stesso, e ciò ha provocato le giuste lamentele degli ambulanti e le proteste degli automobilisti che si sono visti dirottati nel caos cittadino! Ci pare che qualcuno non ami i commercianti in questa città, se dopo i lavori di bitumazione nella giornata di riapertura e la chiusura delle strade, gli altri per la riparazione della tubazione idrica, si sia insistito a caricare di veicoli il traffico cittadino, che certamente non favorisce il rilancio delle attività commerciali!

A parte questo, varchi presidiati in entrata e uscita per i flussi di visitatori, registrati comunque in una percentuale irrisoria per tutta la durata delle vendite, distanziamenti sociali e prescrizioni individuali per lo più rispettati, con buon uso di mascherine. Su tutto, la paura che il contagio possa essere dietro le porte, al punto che sono in molti a temere per la loro incolumità, evitando persino di uscire di casa, e prendere una boccata d’aria! 

Insorgono però oltre agli ambulanti, anche i residenti nella zona i più penalizzati dalla artificiosa gestione dell’amministrazione comunale. Inoltre, molti operatori mercatali hanno rinunciato a montare i banchi sulla strada e solo alle 8 è stata raggiunta un’intesa tra le parti.

A testimoniare l’insuccesso della ripresa, approssimativa e da dilettanti allo sbaraglio, e il clima rovente, l’intervento di una storica commerciante barcellonese presente questa mattina a Milazzo: “Abbiamo osservato le distanze tra postazioni contigue e igienizzato il più possibile la merce e le superfici di contatto. Purtroppo ci siamo rivolti con amarezza ai valorosi vigili perché erano gli unici a cui esporre il nostro disagio che alimenta la crisi dei mercati rionali, già purtroppo esistente prima della pandemia”. Alla domanda se il prossimo giovedì sarà nuovamente al suo posto, ribatte a malincuore: “Ho avvertito un triste allarme tra i miei colleghi, serve una riunione urgente con il Sindaco e gli assessori comunali per riprogrammare la disposizione degli stand e la viabilità, altrimenti preferiamo rinunciare, in queste gravi condizioni non si guadagna nulla”.

Questa nuova emergenza riscontrata ha evidenziato delle lacune nella macchina amministrativa, dove la burocrazia ha prevalso sulle esigenze dei cittadini in subbuglio sui social e tutti a contestare la riapertura, ma soprattutto su un comparto in seria difficoltà che esige e merita immediate risposte di concreta fattibilità. Su tutto, una totale disorganizzazione che depone male per un’amministrazione graziata dalle scadenze elettorali dal coronavirus, e che in questi mesi che ci separano dalle elezioni non crediamo possa dare segnali di miglioramenti. E’ meglio stendere un velo pietoso, e non solo sul mercato!

 
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