ECCEZIONALE PARTO NELLA NOSTRA CITTA’. E NON SI CONOSCE IL PADRE!
La notizia l’abbiamo appresa stamattina. La commentavano due ragazzi, i quali aggiungevano che i neonati erano venuti alla luce durante la notte. I due erano abbastanza elettrizzati, e la cosa ci ha incoraggiati a fermarci, per ascoltare e saperne di più. Ci ha sorpresi anche l’euforia, mentre i gesti con la mano aperta stavano a ribadire l’eccezionalità dell’evento! “Cinque, hai capito? ne sono nati addirittura cinque: tre maschi e due femmine!“. Sono quelle notizie che non succedono tutti i giorni, e ci pare che sia la prima volta nella nostra città. Certo, mantenerli tutti e cinque, con questa situazione economica, ci siamo chiesti, non sarà facile. Magari i genitori avevano desiderato un figlio, che tardava ad arrivare. Probabilmente la madre si è dovuta sottoporre ad una cura…ed ecco che tutti in un colpo ne arrivano cinque! Cinque in un colpo! Un record per Milazzo, commentavamo fra di noi, mentre i due ragazzi continuavano nella loro discussione, sempre più contenti. “Comunque, ha tagliato corto uno dei due, cinque non è un record!“. E già, ci siamo detti noi, mi pare che molti anni fa una mamma ne abbia messi al mondo sei. Ma a Milazzo forse è la prima volta. E mentre i due continuavano nella loro discussione, ci siamo fatti coraggio per saperne di più… “Scusate, ma sono nati a Milazzo, all’ospedale?“. “No, a casa, quale ospedale…“. La risposta ci ha presi alla sprovvista. Ci siamo guardati in faccia, e abbiamo subito pensato che la madre avrà avuto le doglie durante la notte. Nemmeno il tempo di rendersi conto che stava mettendo alla luce addirittura cinque, diconsi cinque, figli! “A casa? E la mamma sta bene? E i figli?“. “Ma perchè, dovrebbero stare male?” ha risposto perplesso uno dei due. “Tranquilla, come se non fosse successo nulla!” aggiungeva l’altro… “E il padre, si aspettava un parto del genere?” abbiamo proseguito con il nostro fare fra il giornalista alla ricerca dello scoop e l’investigatore. “Il padre… nemmeno si sa chi è, il padre!” replicava disinteressato il primo. Ecco, abbiamo pensato, la solita storia. Qualche bastardo che ha messo incinta la poverina. Ora questi piccini li dovrà crescere da sola la madre, e chiedere un aiuto ai parenti, ai nonni…. “I nonni si campàunu, aggiunge sorridendo uno dei due. Murèru i nonni: ‘i mmazzàru!“. Ci guardiamo in faccia e ci rendiamo conto del dramma che è capitato alla povera madre: cinque figli da crescere e per di più senza padre, senza genitori. Senza nessuno! Mentre i due ragazzi, vista la nostra incredulità, cercano di rassicurarci: “Scusate, a voi cosa interessa? Li volete voi tutti e cinque per crescerli? Perchè uno ve lo posso anche vendere. Ma tutti e cinque no. Poi, dipende da quanto pagate!“. Siamo sbigottiti! Li apostrofiamo con disprezzo e ci rendiamo conto che alla loro età non hanno alcun sentimento: “Vendete? Voi vendereste i figli di quella poveraccia solo perchè non ha come mantenerli? Ma non vi vergognate? Ma vi rendete conto di cosa state dicendo?“. La discussione sta degenerando, e mentre i due ragazzi rischiano di soccombere di fronte alle nostre minacce di denunciarli, arriva un vecchio amico attirato dalle grida. “Chi succidìu? ci chiede. Problemi con mio figlio?“. “Tuo figlio? Problemi? Ma tu lo sai quello che ha in mente di fare tuo figlio? Questo ti fa finire in galera!“. Quello sembra caduto dalle nuvole e si rivolge al figlio con fare minaccioso: “Cosa hai combinato? Questi sono amici miei da bambini. Hai sbagliato a parlare? Li hai offesi? Chiedi subito scusa!” proprio come farebbe un genitore all’antica! “Scusa? Chi ci dissi?“. “Ah, adesso te lo rimangi, lo vuoi negare? Me ne volevi vendere UNO, altrimenti tutti e cinque, dipende da quanto li paga! Tu vendi i figli di una poveraccia…“. “M’ati a scusari… non vi capistu! Stanotti ‘a cunigghia eppi cincu figghi… E già si vonnu vìndiri! Chi ci vò fari! Sunnu figghiulazzi!” … Ah, la coniglia ha fatto cinque figli, stanotte… dico mentre guardo in faccia il mio amico. La coniglia! Cinque figli… “Certo, pochi, la volta prima ne aveva fatti otto… aggiunge il primo dei due ragazzi. Vediamo quanti ne fa la prossima volta ancora. In caso due ve li regalo, visto che siete amici di mio padre!“.