Tutto si evolve e generalmente ci si augurerebbe in meglio. In effetti quasi sempre è così: si evolve l’uomo; si evolve la società; si evolvono i costumi e si potrebbe ancora continuare su questa scia.
Esiste però l’inverso della evoluzione sotto forma di staticità generalizzata o sotto forma di evoluzione all’inverso e quindi sotto forma di degrado allo stato puro.
E’ questo il caso per Piazza San Francesco laddove il ciglione del marciapiedi va sgretolandosi via via che passano i giorni (non mesi o anni) ma proprio giorni.
Infatti il 6 febbraio scorso (cioè del 2019) soltanto un elemento del ciglio del marciapiedi era divelto e pericolosamente rotolato sulla strada, in piena curva.
Oggi, 18 febbraio – sempre dello stesso anno – gli elementi divelti sono ben tre ed ancor più pericolosi.
Ma cosa vogliamo aspettarci?
Nella Città dell’omertà ben localizzata nelle “stanze blindate” silenzio di tomba e guai a chi parla. Sarà questa la “consegna” a giudicare che nulla si muove e che nessuno vede tutto ciò che i cittadini vedono e segnalano. Ahinoi senza esito alcuno.
Tutti transitano per quella strada ma: “mutu tu e mutu iò…’ccù ‘ndi potta a parrari !”
E così sia, visto che siamo in un luogo mistico.
Giova tuttavia rammentare che tale omertà non porta lustro al casato e sentire la gente attribuire aggettivi poco gratificanti alla nostra Città è veramente mortificante e suona a disdoro di una Amministrazione tarda anche a recepire e totalmente ferma nell’operatività di propria competenza. Niente paura, con il tempo tutto si cancellerà: anche cinque anni di oblio e di oscurantismo!
MA VOI…AVETE UN PO’ VERGOGNA?