LA CITTA’ NON HA UNA SUA TRADIZIONE, MA L’INQUIETANTE IMMOBILISMO NON PORTA NULLA DI BUONO… PERCHE’ NON COINVOLGERE L’ISTITUTO D’ARTE?
La domenica mattina, ma solo perchè la giornata era decente, abbiamo visto qualche mascherina in giro. Niente di eccezionale, in una città che dovrebbe essere centro di attrazione per altri comuni confinanti, e che invece, isola pedonale a parte, continua a sonnecchiare o a non offrire nulla a chi da un anno all’altro pensa che … questa sia la volta buona. Ci ha tentato l’assessore al Turismo, cercando di radunare le associazioni, ma evidentemente non basta. Inutile recriminare e pensare di ripartire con le migliori intenzioni l’anno successivo: l’esperienza del Carnevale a Milazzo è nata ed è morta nell’arco di una sola stagione, quando un dinamico Tindaro Italiano ha voluto realizzare qualche carro allegorico e farlo sfilare per le strade. Tempi lontani… All’esordio non fa mai seguito una seconda, e poi una terza, e figuriamoci una quarta edizione di quel che potrebbe essere definito il CARNEVALE DI MILAZZO. Mancano sempre i soldi, questi maledetti soldi che si pensa di chiedere sempre alle industrie, anzi all’unica industria che in altre occasioni viene osteggiata e avversata! Ma perchè non lavorare da un anno all’altro, coinvolgendo sì le associazioni, ma costituendo un coordinamento che tenga conto anche delle notevoli professionalità che si esprimono all’interno dell’Istituto d’Arte? Perchè non cercare un contatto con il dirigente, i docenti, gli alunni della scuola, anche per la realizzazione di carri allegorici? Perchè non indire anche dei concorsi fra i gruppi mascherati, che a questo punto sarebbero coordinati dagli alunni più esperti e fornire delle direttive assegnando dei temi? E le scuole materne? E quelle elementari e medie? Non sarebbe meglio coinvolgere centinaia di ragazzi e offrire sano divertimento anzichè lasciarli liberi di inseguirsi nelle solite battaglie deprecabili con le bombolette e le schiume? A Milazzo non esiste un’associazione che raggruppi commercianti, albergatori, esercenti di bar o ristoranti; se una nasce ed ha voglia di far qualcosa, c’è sempre chi si defila o si emargina, per diversi motivi. Quindi non c’è coordinamento, non ci sarà mai una proposta che venga sposata da tutti, e non si potrà mai vedere tutti remare in una stessa direzione. Questo Carnevale ha mostrato ancora una volta l’apatia e l’immobilismo di una città che aspetta solo l’estrema unzione e il funerale: i rintocchi funebri li sentiamo già al mattino, girando nel centro. Non è questa la Milazzo che abbiamo conosciuto, tutt’altro! E’ piuttosto una città nella quale tutti, stranamente, si piangono addosso e aspettano che siano altri a proporre o ad offrire qualcosa di innovativo per scuoterla. Ma scuotere il morto serve poco: non lo si può riportare in vita!
tutto vero anzi verissimo…..ma non demoralizzatevi oggi l’amministrazione ci farà divertire….forse.
Ma vi ricordate di quel ridicolo carro carnascialesco trainato da un vecchio camion, che raffigurava una specie di mappamondo che fu poi nobilitato a tragicomica scultura? Erano quelle le velleità carnevalesche di una Milazzo che voleva attribuirsi il titolo di città turistica?Di chi fu quella “fantastica” idea?Meno male che di carnevale si trattò, altrimenti solo piangere si poteva!!!!
Articolo falso e chiaramente di parte. Caro giornalista ma sei stato a milazzo il 7 e il 9 febbraio 2016 o scrivi stando chiuso in casa? Finalmente una sfilata in maschera divertente e ben fatta, finalmente un carnevale per i bambini, sono stati coinvolti e chiamati a collaborare tutti: scuole, associazioni, scuole di ballo, ludoteche. Ho due figlie di eta’ scolare diversa ed entrambe hanno svolto ruoli attivi. Mi dispiace continuare a leggere articoletti inutili solo per il piacere di criticare. Chieda scusa a quanti hanno lavorato per la buona riuscita che fortunatamente c’e’ stata. Alcune volte e’ Meglio tacere.
Forse il sig. Giovanni non avrà visto l’autore dell’articolo, essendo mascherato anche lui! Ma non ha detto che non ci sia stato il Carnevale: sono stati anche sottolineati gli sforzi dell’assessore al Turismo, che opera in condizioni di estrema difficoltà economica e finanziaria. Se lei, Giovanni, avesse letto con più attenzione, avrebbe notato che si chiede una maggiore collaborazione e un più proficuo coinvolgimento, specialmente dell’Istituto d’arte. La sfilata delle scuole di ballo, che non indossavano una mascherina ma i costumi con cui si sarebbero dovuti esibire i componenti, assieme a qualche sparuto bambino delle scuole, non dà l’esatta dimensione del Carnevale che una città che punta sul turismo dovrebbe riscoprire. Occorre che l’assessorato non venga lasciato solo, specie nella ricerca di contributi. Altrimenti si divertirà solo lei, caro Giovanni, ma solo perchè si saranno divertite le sue bambine. Ancora probabilmente piccole, e non fatte preda dei soliti gruppi che si rincorrono con bombolette e mandano a casa tutte insozzate di schiume proprio le più piccole ed indifese! In quel caso, caro amico, lei non le farebbe nemmeno uscire! E si lamenterebbe anche lei del carnevale che ancora una volta non esiste! Altro che scuse!
Le Sue osservazioni critiche possono essere corrette se lette da chi conosce la poca partecipazione dei commercianti, degli sponsor o di non so chi….io parlo da genitore che si e’ trasferito a Milazzo da 15 anni e che solo quest’anno ha visto festeggiare un Carnevale in questa realta’.
Non conosco le chiusure di cui Lei parla, conosco, perche’ ho visto con i miei occhi (e non ero il solo, si veda l’articolo di oggi milazzo, che ha raccontato i fatti, non le dietrologie) che tanti genitori come me hanno potuto far trascorrere questa festa in maschera ai propri figli, finalmente, nel proprio paese. Gli altri anni sono stato costretto a prendere la mia auto ed andare fuori…per cui vorrei che si iniziasse a costruire una tradizione, senza critiche inutili. Il mortorio l’avra’ visto Lei. Io e migliaia di altre persone abbiamo invece assistito ad una piacevole manifestazione, ben organizzata e divertente. Per di piu’, come dice giustamente Lei, ho visto le mie principesse esibirsi su un palco davanti a tanta gente…e Le chiedo scusa…ma ne sono stato felice! Grazie a chi lo ha consentito.
Caro, egregio , Sig. Giovanni, ma le migliaia dove le ha viste ???
Io sono su strada tutto il giorno essendo commerciante, e queste migliaia non le ho viste proprio…
O parla di migliaia per un maghetto in via Medici da compleanno a casa ???
Poi, visto che parla di mancata partecipazione dei commercianti, Lei ne spende soldi nei nostri negozi ???
Se si, allora ha ragione,
Se no, allora vada a chiedere la partecipazione nei “centri” dove li spende.