SORVEGLIANZA DA PARTE DELLE FORZE DI POLIZIA O RICORSO A VIGILANTES “FAI DA TE”? Non è la prima volta che affrontiamo il problema dei VIGILANTES, per lottare l’anarchia che ormai regna da anni in questa città. Ma quando a essere presi di mira sono gli anziani, le persone deboli, gli indifesi, allora qualcosa fa scatenare la rabbia, e chi ha ancora sangue nelle vene, ecco che potrebbe verificarsi l’irreparabile. Spesso potrebbero essere i familiari a vendicare nell’immediatezza le offese subite, ma a volte ci sono altre persone che non ci penserebbero più di due volte a rendere pan per focaccia a certi ragazzetti, poco più che adolescenti, che irridono, offendono, usano la loro imbecillità contro persone avanti negli anni, costringendo costoro a subire, impossibilitate a reagire contro quell’improvvisato o consolidato manipolo di conigli, improvvisamente diventati coraggiosi e che si atteggiano a leoni sdentati, quando non sono altro che dei piccoli codardi. Giovinetti imberbi che sfuggono al controllo delle famiglie, le quali non esercitano alcuna patria potestà ma, quel che è ancora preoccupante e richiederebbe un TAVOLO CONGIUNTO FRA LE FORZE DI POLIZIA, PER ARGINARE IL FENOMENO E RICONDURRE ALLA RAGIONE CHI AGISCE CERTO DELL’IMPUNITA’, riescono a dormire sonni tranquilli.
Ciò che è accaduto la notte scorsa davanti al Teatro Trifiletti, che è continuato in via Umberto I, che si è consumato sotto gli occhi increduli di testimoni, pronti ad intervenire, che hanno voluto informarci, disgustati per lo spettacolo osceno ed imbarazzante, richiede uno stretto giro di vite. Presenza costante di forze di Polizia, necessità di intensificare i controlli dei vigili urbani, visto che il numero è cresciuto vistosamente dopo le nuove assunzioni, gettandoli nella mischia e impartendo loro disposizioni di intervenire specie dove la presenza dei minorenni, ai quali nessuno si preoccupa di non fornire bevande alcoliche, è più numerosa. Fare sentire, in una parola, il fiato sul collo, restituendo ai cittadini la sicurezza, alla città la legalità, ai più deboli e presi di mira da questi piccoli teppistelli la certezza che uscire di casa per gettare il sacchetto dei rifiuti non è un rischio!
Abbiamo parlato di Teatro Trifiletti (ma il Paladiana, il lungomare o altri posti del centro urbano non sono esenti da certe bravate…), dove ogni pomeriggio, sera e notte fonda una ventina di minorenni si riuniscono davanti al teatro e combinano un caos; dove inutili sono le varie segnalazioni a vigili e carabinieri; dove nessuno interviene, eccola il triste quanto indegno accaduto, così come ci è stato riferito da un testimone: “… ieri sera, un anziano, in pantaloncini e maglietta, è stato circondato da giovani scapestrati che con i loro cellulari lo riprendevano appiccicandogli i loro telefoni in faccia. Lui camminava e loro lo bloccavano e lo circondavano, lui protestava e loro continuavano, poi lui, sempre attorniato, ha svoltato risalendo verso via Umberto I, di fronte alla pizzeria… Ho deciso di intervenire a difesa, piuttosto che continuare a restare immobile, chiamando alcune persone che passeggiavano nella zona, o uscivano dai ristoranti. Abbiamo formato un gruppetto di sei – sette elementi, disposti a menare le mani, se ce ne fosse stato bisogno! Ma da lontano ho visto ambulanza e un’auto dei carabinieri, poi ho saputo che l’anziano, che abita in via Umberto I, era stato colto da malore…. Tutto qui, ed è molto grave questo episodio, molto grave. Milazzo ha bisogno di ronde la notte. E soprattutto bisogna disperdere le bande di ragazzi…“.
Fin qui il racconto della persona che ci ha contattati. Fin qui il commento che ho ritenuto opportuno scrivere per denunciare l’accaduto, per risvegliare in chi lo legge quel senso di lealtà, di correttezza, di rispetto nei confronti delle persone più deboli; per sollecitare un deciso intervento al fine di reprimere sul nascere certi episodi che oltraggiano ed offendono Milazzo.
Prima che sia troppo tardi.
Prima che chi si sente ribollire il sangue di fronte a certi episodi non pensi di agire al di fuori della legge secondo un innato senso di giustizia che non farebbe altro che acuire lo stato di tensione: come appunto si rischiava la scorsa notte. E conoscendo la persona che ha raccontato il fatto, e qualcuno degli altri che lo avevano accompagnato, qualche giovincello che ancora puzza di latte mescolato alla birra o all’alcol che gestori delinquenti e incoscienti non si creano alcuno scrupolo di somministrare (andare a controllare non sarebbe male…) sarebbe finito in ospedale con le ossa rotte!
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Avvertite i pompieri che, con opportuni getti di acqua, disperdono la sporca e vigliacca banda autrice delle pericolose bravate.