L’APPELLO DEL SEGRETARIO E’ RIVOLTO PRINCIPALMENTE AI GIOVANI, CHE SEMBRANO ASSENTI E MOSTRANO UN DISINTERESSE NEI CONFRONTI DI UN ARGOMENTO CHE RIGUARDA ANCHE LORO E LE LORO FAMIGLIE.
Da qualche tempo il Partito Comunista Italiano, ha lanciato una petizione popolare con la raccolta di firme a livello nazionale, titolata “NO ai TICKET”. La salute è un bene primario, ed i cittadini che pagano le tasse, le buste paga con la voce del SSN, i pensionati che ne hanno pieni diritti, non possono pagare i ticket per salvaguardare la loro salute.
Il Diritto alle cure mediche deve essere Diritto per Tutti.
Non basta più veicolare la notizia che un’altissima percentuale di italiani ha rinunciato a curarsi per l’impossibilità di spendere, bisogna agire ed agire in fretta a tutela della salute pubblica. 11 milioni di cittadini, riportano le stime, non si curano più, ponendo una rilevante ipoteca sulle loro condizioni fisiche, sul loro futuro e, un domani, sull’intera comunità, che sarà chiamata a misurarsi con i costi sociali che ne saranno la conseguenza. Liste d’attesa, per esami urgenti, provocano spesso danni irreparabili; non è possibile, in un paese civile, che un anziano attenda mesi per poter accedere ad analisi ed accertamenti.
La sanità deve essere finanziata attraverso la fiscalità generale, progressiva, non si può e non si deve pagare due volte; è intollerabile che cittadini di serie A possano accedere alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione, mentre altri, “inferiori”, devono rinunciarci per mancanza di risorse economiche.
E’ falso affermare che la crisi ha portato via le risorse per la sanità, è la scelta di una politica al soldo del Capitalismo più sfrenato che impone queste direttive. Da Berlusconi a Monti, attraverso Renzi fino a Gentiloni la cultura liberista ha abolito i Diritti fondamentali a favore dell’impero dei mercati: il Diritto trasformato in possibilità legata al reddito. 40 miliardi regalati alle imprese per un fallimentare Job Acts, 30 miliardi elargiti alle banche fallite, 80 milioni al giorno per spese militari, gli esorbitanti costi per la NATO, ecc. sono cifre inutilmente investite a dispetto della salute dei cittadini.
Il Partito Comunista Italiano ha detto basta!
La salute è un bene primario, il diritto a curarsi deve essere il diritto di tutti.
A Milazzo per tutto il mese di settembre, ogni venerdì e sabato dalle 17,00 alle 20,30, la Sezione “ventunounoventuno” del PCI, sarà in Via Giacomo Medici ed in Marina Garibaldi per la raccolta di firme; in tre serate dedicate alla petizione abbiamo già raccolto poco più di 150 firme, ottenendo un riscontro importante da parte della popolazione.
Si registra però, con amarezza, il disinteresse di troppi giovani sulla questione Sanità; passano oltre come se il problema non fosse il loro. Speriamo che, a mezzo della vostra testata, comprendano e recepiscano la gravità della situazione e si fermino presso il nostro banchetto a firmare, per la garanzia di un diritto inalienabile che ormai incide negativamente su una percentuale altissima di nostri connazionali.
Il Segretario della Sezione del PCI di Milazzo
Cristoforo Tramontana