LAVORI STRAORDINARI SOLO IN OCCASIONE DELLE PROCESSIONI RIONALI, PER IL RESTO STESSO TRATTAMENTO, COME SI FA PER IL CENTRO: SPORCIZIA E ABBANDONO. COSI’ NESSUNO POTRA’ NOTARE LE DIFFERENZE!
Non è cambiato nulla! E nella Piana aspettano. Aspettano sempre. Arrivano le feste rionali, quelle che si concludono con i fuochi d’artificio, anche se di soldi ce ne sono ben pochi e quel che viene raccolto finisce in fumo! Ma prima ci sono il cantante sul palco, le solite bancarelle, gli immigrati che conferiscono un tocco di esotismo alle feste, anche se ormai li conosciamo alla perfezione e ce li siamo fatti amici: con loro è d’obbligo imbastire la solita trattativa tirando sul prezzo abbastanza misero che praticano per sopravvivere; quindi la processione, dove ognuno precede il Santo o lo segue distrattamente, mentre la banda municipale dà fiato alle trombe come Turchetti, e il venditore di palloncini si intrufola fra la folla con il suo espositore di abiti adattato alla perfezione per esporre i giochi di provenienza extraeuropea. Ma se c’è la festa, è anche vero che da questa strada passa la processione, ed occorre pulire. Semel in anno, poco importa. E solo allora si può sperare che venga fatta un po’ di pulizia straordinaria, quanto basta per accontentare i residenti! Fino a quando la religione cattolica avrà il sopravvento sulle altre prima non considerate e con sempre più proseliti, e i parrocchiani decideranno gli itinerari per portare in giro il Santo, allora qualcuno sarà mandato per ripulire le strade. Abbiamo visto San Paolino, subito dopo il passaggio a livello, in occasione della festa dell’omonimo Santo: una pulizia straordinaria che ha fatto pensare a chi la percorre giornalmente che dal “palazzo” avessero finalmente dato quelle direttive che la Piana si aspettava da ormai un anno, dal giorno del trionfo del Sindaco. Si comincia da San Paolino, quindi arriveranno anche qui da noi, a Bastione o a Santa Marina, a Fiumarella e a San Marco, ha detto qualcuno! Sì, ma c’è un calendario da rispettare, ha asserito qualche altro: quindi per noi di Grazia quando sarà la volta? Presto detto: in occasione della festa della Madonna delle Grazie, diciamo noi. Nè prima nè dopo, solo in quell’occasione. Poi sarà la volta di Parco, quindi di San Pietro, ma ci sono le Sagre che richiedono interventi straordinari: e siccome gli operai sono pochi, al lumicino, non tutti i milazzesi, quelli che risiedono nella Piana, avranno la possibilità di vedere le loro strade pulite, spazzate, senza l’erba che infesta i bordi e le assimila a mulattiere. Poi, se si mettono anche i rifiuti scaricati senza alcun ritegno accanto ai contenitori, altro che feste rionali! Ci sono strade comunque che non vengono interessate dalle processioni, quindi il degrado regna sovrano! Vogliamo parlarne? Una di queste è Via degli Orti, subito dopo la nuova Stazione Ferroviaria. Si accede anche dalla Via Madonna del Boschetto, prima della Raffineria: l’intitolazione ad un garibaldino milazzese non l’ha preservata dalla sporcizia e dall’abbandono. Il cavalcavia è sede di foglie ormai appassite di eucalipti, e per di più tutta la strada è a al buio. Avranno rubato il solito rame? E i residenti che colpa ne hanno? Ci sono state delle lamentele, delle proteste, ma nessuno le ha prese in considerazione, e sapete perchè, secondo gli stessi residenti? “Siamo extracomunitari, non ci ascolta nessuno. Abbiamo trovato casa qui, lontano dal centro. Paghiamo di meno, ma non siamo anche qui a Milazzo? E perchè ci trascurate?“. Ecco, beccati questa! Extracomunitari nei confronti dei quali nessuno fa nulla per migliorare le loro condizioni di vita: non all’interno delle loro abitazioni, che nonostante tutto rendono decorose anche se arredate in modo semplice; ma fuori, sulla strada, nell’intero rione. E da qui non passeranno mai le processioni, per potere sperare in quella pulizia straordinaria che fa contenti gli altri residenti della Piana. Quella Milazzo al di là di un passaggio che non c’è più da un quarto di secolo, e che nessuno ha mai affrancato da quella condizione di inferiorità rispetto al centro cittadino. A meno che, mantenendo sporco e inguardabile il centro storico, non si voglia far di tutto per assimilare questo alla periferia. In modo che nessuno possa lamentarsi: stessi diritti, stessi doveri… E soprattutto nessuna differenza fra i cittadini della Piana e quelli del centro!