LO STORICO COMPLESSO MILAZZESE SI ESIBIRA’ LA SERA DI FERRAGOSTO AL NUOVO CIRCOLO DEL TENNIS E DELLA VELA, IN UN INCONTRO MUSICALE PER I SOCI E PER CHI AMA LA MUSICA DI QUEGLI ANNI…
Se dovessimo chiedere ad un ragazzo “di 15 anni”, per dirla con gli Stadio, chi erano i Friends, quello non saprebbe rispondere. In un’epoca caratterizzata dai nuovi gusti musicali che si andavano imponendo nella penisola, al seguito delle musiche diffuse dai 45 giri ascoltati nei juke box, prima dell’esplosione del mercato discografico, la passione per uno strumento musicale, la conoscenza di qualche brano, la voglia di stare assieme e di suonare e cantare qualche motivo era certamente la maggiore ambizione. A contribuire a scaldare i motori c’erano il night con le sue atmosfere e i motivi sussurrati, che portavano la coppia a ridurre le distanze mentre si ballava; le feste in casa, nelle quali era d’obbligo rispettare delle regole e sottostare al volere dei genitori; i nuovi balli, primo fra tutti il twist che permise di scendere in pista anche da soli; quindi, la nascita di nuovi locali, nei quali non si contava più il numero di giovani che cercavano un modo nuovo e trasgressivo per passare la serata, se non addirittura un’intera stagione. A Milazzo i vecchi magazzini agricoli, nei quali si esibivano le orchestrine che avevano caratterizzato il periodo bellico, proponendo il liscio o qualche brano di Natalino Otto o dei maestri sudamericani, o di Angelini, cominciano a cedere il passo: si impazzisce per la Grotta Polifemo, dove erano sempre i fratelli Salmeri a tenere banco, dall’alto della loro preparazione musicale ed esperienza. Spazio per i giovani, certamente: ma solo se costoro fossero riusciti a proporre motivi e musiche in grado di conquistare, giorno dopo giorno, quelle fasce che non si sentivano rappresentate da chi non riusciva a staccarsi dalla tradizione musicale, ormai superata dai tempi e dalle mode! I Friends si costituiscono nel 1960, all’inizio di un nuovo decennio che avrebbe portato nel Paese benessere, ma anche congiuntura, contestazione, rivendicazioni salariali. Fino a quel momento nei vari complessi c’era stato sempre un leader, il cantante solista, a dare popolarità al groppo: era il caso di Renato Carosone ed il suo quintetto, o sestetto; di Peppino Di Capri e i suoi Rockers; di Fred Buscaglione ed i suoi Asternovas; di Marino Marini ed il suo quartetto… A Milazzo non c’era un elemento di fama consolidata che potesse fare da trainer o anteporre il suo nome a quello del complesso che lo avrebbe accompagnato, per cui sei amici scelsero per fare breccia un termine straniero, FRIENDS, che mise d’accordo vecchi e nuovi appassionati di musica leggera. Per tutto il decennio è il complesso che meglio degli altri, già esistenti o formatosi successivamente, interpreta i gusti di chi, anche nel periodo della contestazione giovanile, non tradiva la frequentazione di locali pubblici, di dancing, di night! I fondatori sono Franco Russo, che suona la chitarra; Pippo Cuzzupè il basso elettrico; Fano Sindoni la fisarmonica; Saverio Cento la batteria; Mimmo Cardile la tromba. Enzo Vento è la voce solista: Sei amici, anzi… the friends, nome che li accompagnerà per il decennio e li fa ricordare ancora oggi. Ma era anche la voce vellutata di Enzo Vento che “catturava” gli innamorati… Nel corso degli anni successivi i Friends si modificarono più volte. Entrò il Maestro Nino Sciotto, sax tenore e flauto. Sono anche gli anni di innumerevoli serate danzanti all’Hotel Moderno, al Circolo Diana, alla Grotta Polifemo, ed il complesso ha la possibilità di sfoggiare eleganti giacche in lamè confezionate per l’occasione dal sarto Gianni Parisi. Una primizia per l’epoca (ed un vanto per lo stesso Maestro Parisi, che ancora oggi confeziona e indossa per sé giacche analoghe), all’insegna di una moda che voleva i componenti dei complessi vestire in maniera uniforme, impeccabilmente. Nel 1966 il gruppo si arricchisce di un giovane talento naturale che, nonostante i suoi diciotto anni, da oltre dieci suonava la fisarmonica, senza temere confronti in campo nazionale. E’ Salvatore Crisafulli, che diventa l’elemento trainante del complesso con il suo organo Hammond, e consente al gruppo il salto di qualità presentando brani dell’epoca di assoluto valore mondiale, come A whiter shade of pale, o Love me, please, love me, in cui vengono messe temporaneamente da parte le chitarre e altri strumenti. Ma neanche con l’ingresso dell’organista il gruppo riesce a trovare una formazione definitiva: in quell’anno si trasferisce a Milano per motivi di lavoro il bassista Peppe Cuzzupè, sostituito saltuariamente da Lillo Picciolo, proveniente dai Satelliti (ne facevano parte anche Corrado Iozzia, Riccardo D’Agostino, Peppe Caravello e Pasquale Celona), passato successivamente al gruppo Gli Angeli; nel 1967 è la volta di Franco Russo, chiamato anche lui alle armi. Saranno i fratelli Nino e Mimì (Beniamino) Picciolo a rimpiazzarli, alla chitarra solista ed al basso rispettivamente. Il terzo dei fratelli Picciolo, Celestino, farà parte fra il 1967 e il 1968: sono gli anni in cui i Friends erano stabilmente al George Hotel ed alle Sabbie Nere di Vulcano; qui conoscono Mike Bongiorno e il Maestro Tony De Vita.
Mentre il decennio si avviava alla fine, ognuno dei componenti cercava una propria occupazione stabile, senza tuttavia trascurare la passione per la musica e l’amore per le serate danzanti. A Milazzo erano intanto nati nuovi locali: la Sala delle Rose, geniale intuizione del signor La Malfa, papà di Carmelo, a due passi dal centro urbano e nella zona di sviluppo edilizio popolata da migliaia di famiglie nell’arco di un ventennio; all’interno di essa si tennero serate danzanti, matrimoni, ricorrenze varie, persino timidi tentativi, purtroppo non sempre felici, di festeggiare fuori casa la serata del 31 dicembre! Quindi le Arcate, locale in cui la clientela era notevolmente diversa rispetto a quella che affollava la Grotta Polifemo o la stessa Riva Smeralda, o il circolo del Tennis o il Diana: giovani, con tanta voglia di ballare e di ascoltare musica.
I gusti cambiavano, e anche i Friends si adattavano alle mode. La giacca in lamè era stata da tempo sostituita da una nuova divisa, con pantaloni neri e una camicia celeste con voilà davanti. Ma nonostante il panorama musicale fosse variegato, e ognuno dei nuovi complessini cercasse di proporre nuovi stili e nuovi motivi, presi spesso in prestito dal beat e dalla musica proveniente da oltre Manica o oltre Oceano, erano i Friends a dettare sempre le regole: la Festa della Matricola puntava su di loro, come su di loro puntavano gli organizzatori di eventi che non potevano permettersi il passo falso nella scelta del gruppo musicale. Il Carnevale, quello memorabile del 1969, vide l’ultima grande esibizione del complesso milazzese sul palcoscenico del Trifiletti, davanti a migliaia di persone di tutte le età richiamate da un evento unico e non più riproposto, organizzato da Nino Campagna, Pietro Salmeri e Pippo Siracusano. Con i Friends si alternavano i Gens, messinesi che avevano spopolato nelle classifiche con IN FONDO AL VIALE. E mentre dei ragazzi di Messina si ricorda solo quel motivo, tema conduttore di un’estate indimenticabile, dei Friends sono sempre di più quelli che li hanno amati, apprezzati e ancora oggi continuano a pensare con nostalgia a quelle serate fra amici, alla Grotta Polifemo, alle Sabbie Nere, alla Smeralda, al George Hotel, al Tennis o al Diana. E viene da sorridere se, frugando fra i ricordi di un’epoca che non tornerà più, anziché canticchiare le canzoni del complesso, qualcuno che si era guadagnato un angolino nella pista e pensava di avere fatto il colpo della serata, ricorderà la voce di Enzo Vento. Ecco, questa in sintesi la storia dei FRIENDS, che nonostante gli anni sono riusciti a incontrarsi, e riprendere gli strumenti musicali, a ripetere i vecchi accordi, a fare rivivere le emozioni degli anni più belli… Sono Enzo vento, Franco Russo, i fratelli Nino e Celestino Picciolo, Salvatore Crisafulli. Alla batteria, c’è un nome nuovo, Nuccio Foti, medico… Sostituisce il compianto Franco Parisi, che ricordiamo con affetto e commozione. E la sera del 15 agosto, al Nuovo Circolo del Tennis e della Vela di Milazzo torneranno a suonare, dopo tanti anni, per i vecchi amici di un tempo… Ci saremo, eccome. Anzi, non aspettiamo altro!
Santino Smedili
Nella foto, scattata alle Sabbie Nere di Vulcano, da sinistra Franco Parisi, Celestino Picciolo, Mike Bongiorno, Enzo Vento, il Maestro Tony De Vita, Salvatore Crisafulli, Franco Russo.
Era il tempo in cui Mike Bongiorno veniva spesso a Milazzo con la Sua barca “EKIM”, per mangiare al Gambero, e poi per farsi accompagnare in macchina da Salvatore Mazzu’ a
Santo Stefano di Camastra per acquistare ceramiche e a Barcellona P:G: per acquistare
mobili antichi. Continuo’ poi per diversi anni, facendosi accompagnare da Toto’ Mazzu’.