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MILAZZO, STORIE DEL CAPO: VILLA LUCREZIA

Capo Milazzo è terra di leggende, una per tutte quella del folletto di villa Lucrezia, un edificio ormai da anni in abbandono appartenente alla famiglia Muscianisi e che diede vita ad una sorta di aureola di leggenda, di cui si occupò la trasmissione di Canale 5 “Mistero” grazie al ricercatore milazzese Luigi Cama, che invitò a Milazzo il conduttore, il cantante Enrico Ruggeri.

E in questi luoghi, fra i vari racconti, ve ne voglio narrare uno alquanto particolare accaduto ad una ragazza che ho conosciuto negli anni 70 e che da bambina frequentò per un breve periodo il convitto gestito dalle monache della fondazione Lucifero. Una notte, dormendo colà con altre bambine, nei primi anni 60, si è trovata coinvolta in una storia che sfida i migliori racconti del brivido. Nel buio del dormitorio, dopo la recita delle preghiere serali, una bambina comincia ad urlare: accese le luci, pallida in viso, la ragazzina racconta di vedere 3 mani bianche che si muovono presso le coperte del suo letto. Le suore accorrono e, dopo averla calmata, dicono alla bambina di coricarsi assieme ad una compagna. Così ella fa e dopo qualche minuto si spengono le luci. Ma le urla adesso sono raddoppiate: a gridare infatti sono sia la bimba che la compagna, poiché anche quest’ultima scorge nell’oscurità queste mani bianche che sembrano a poca distanza. La ragazza di cui ho detto non ricordava come la cosa finì, ma ricordava che, essendo anche lei stata scelta per ospitare la compagna in difficoltà, vide anch’ella queste tre mani; così me le ha descritte: “Sembravano di un bianco fosforescente, brillavano ma non molto, non illuminavano l’ambiente ed era come se fluttuassero”.

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