Milazzo si risveglia in zona rossa, così come tutto il territorio siciliano, per un’ordinanza regionale che prevede l’inasprimento di alcuni divieti, mentre per altri si è ricorso ad una … sanatoria!
Le celebrazioni religiose, rispetto alle precedenti decisioni, si svolgeranno con la partecipazione dei fedeli, nel rispetto dei protocolli sanitari sottoscritti dal Governo e dalla Cei, integrato con le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. L’accesso nelle Chiese avverrà secondo misure tali da evitare assembramenti di fedeli, considerando tuttavia le dimensioni e le caratteristiche dei luoghi di culto. Nonostante le ulteriori restrizioni dalla mezzanotte appena scattata la zona rossa, non si sarà alcuna limitazione all’apertura dei luoghi di culto e allo svolgimento delle funzioni comunitarie ma si precisa l’invito ai fedeli di compilare il modello per l’autocertificazione, al fine di velocizzare eventuali operazioni di controllo da organi di polizia.
Sarà garantita anche l’apertura delle Chiese per la preghiera individuale, ma rimarranno sospese tutte le attività cultuali e pastorali, fino al 31 gennaio compreso.
Da oggi Domenica della solennità di Sant’Antonio Abate verranno osservati nelle varie parrocchie gli orari festivi delle Sante Messe delle 10, 11.30 e 18, unico orario delle ore 18 per i giorni feriali.
Il Covid quindi non ferma la preghiera, accoglie i fedeli, con le limitazioni del caso, ma stranamente blocca le Prime Comunioni, creando mulumori nelle famiglie dei piccoli che vedono allontanarsi, mese dopo mese, il loro incontro con l’Eucaristia. Ci auguriamo che dalle sedi competenti vengano rivedute certe decisioni.
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