TERMINAL HA SEMPRE CHIESTO QUELLA CHE DOVREBBE ESSERE UN SUPPORTO PER LE DECISIONI ARBITRALI. MA FINO AD ORA PERCHE’ NESSUNO NE HA PARLATO? A CHI INTERESSAVA FAR GIOCARE UN CALCIO FASULLO? ECCO QUEL CHE ABBIAMO SCRITTO NOI…
Dietro i campionati di calcio, a qualsiasi livello, si celano interessi economici non indifferenti. E’ ovvio che non tutte le squadre abbiano le stesse risorse o gli stessi introiti: al vorticoso giro di miliardi della Serie A fa riscontro la necessità di squadre dilettanti di scoprire e lanciare nuovi talenti, giovanissimi calciatori spesso tesserati “a vita”, fino a quando non arriva il colpo grosso e il salto di qualità nella serie superiore, a suon di milioni. Dietro i campionati crescono e si alimentano odi e rancori delle opposte tifoserie, che si cercano di arginare vietando l’ingresso negli stadi non solo ai facinorosi, ma anche a chi vuole trascorrere novanta minuti di spensieratezza. Dietro i campionati di calcio crescono le numerose tribune giornalistiche, nelle quali personaggi vari, accanto a ex giocatori diventati commentatori, ex allenatori, giornalisti e opinionisti, moviolisti ed ex arbitri, hanno il diritto di criticare le partite insinuando dubbi e sospetti sui risultati acquisiti sul campo e scatenando la spirale di insofferenza e di intolleranza da parte delle tifoserie. Il ruolo principale è senza dubbio quello svolto dalla moviola, che aiuta gli ex arbitri a giudicare i loro colleghi i quali, sicuramente in buona fede, troppo spesso sbagliano, fischiando rigori inesistenti, assegnando reti viziate dal fuorigioco, ammonendo e espellendo giocatori molte volte innocenti.
L’azione di gioco, rivista successivamente da diverse angolazioni, aiuta a esprimere il giudizio, e a dare ragione o torto al giudice unico della partita, l’arbitro. Una volta tanto vorremmo prendere le sue difese: valutando da un’altra posizione un’azione contestata, mediante una telecamera, e acquisendo immediatamente le immagini, lo si aiuterebbe a non commettere errori imperdonabili. La campagna scatenata contro di lui fa scattare sanzioni, sempre irrisorie nei confronti delle squadre penalizzate che pagano pesantemente in termini di scudetti perduti, mancati incassi, retrocessioni, crisi societarie, invasioni di campo, disordini fra tifosi. Fino a quando non ci scappano i morti.
COMMENTO: Si sono decisi! Una nostra vittoria? Diciamo che si tratta di una vittoria dello sport quando ai vertici ci stanno persone serie!