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NATO TRIMBOLI ED ANNA GITTO, SESSANT’ANNI DI MATRIMONIO!

Non si raccontano tutti i giorni i matrimoni che durano da … una vita! In effetti 60 ANNI DI MATRIMONIO sono una vita, fra alti e bassi, specie se dopo qualche anno ci sono stati dei momenti difficili da superare, ma che grazie a Dio hanno lasciato solo un segno e che i due sposi possono raccontare.

FORTUNATO TRIMBOLI era un giovane che mise piede, nel vero senso della parola, nella SENA, dove viveva ANNA GITTO. Erano i primi anni Sessanta, e pian piano tutte le ragazze in età da marito avrebbero lasciato quel minuscolo universo dove si conoscevano tutti. Solo a ripensare ad allora, sessant’anni fa, tornano quei ricordi che sono stati sempre vivi in noi. Anna, la figlia di donna Carmela (un senso di rispetto nei confronti delle mamme di un tempo, quel DONNA che le individuava), la figlia di don Ciccio Gitto, padrone dell’unico camion che appena arrivava e sostava metteva fine ai nostri giochi, si sarebbe sposata. Sì, era cresciuta pure lei, ed era giusto che anche lei prendesse la strada che la portava lontano, con l’uomo che aveva conosciuto e l’avrebbe resa madre di tre figli: Giovanna, Antonio e Francesco.

Adesso mi fermo un attimo e non me ne vogliate se rimango solo con i miei ricordi: a cominciare dalla foto in cui campeggia lui, don Ciccio, che porta la figlia all’altare. Altri tempi, vedendo un uomo che mi riaccende i “come eravamo”…

Era il 18 aprile 1964, e Anna venne accompagnata da uno stuolo di amici e vicini festanti in chiesa, al Duomo, per la celebrazione del matrimonio. Lì c’era Fortunato, accompagnato dalla mamma, che l’aspettava: teso in volto, visibilmente emozionato, scandiva gli istanti che passavano nell’attesa di colei che sarebbe diventata la sua sposa. Ho provato a riconoscere le persone presenti in quelle fotografie in bianco e nero, ma dopo sessant’anni è un compito arduo: solo pochissime! E’ più facile ricordare chi ha vinto il Festival di Sanremo, in quell’anno; ed in grado di cantare le canzoni che ancora si ricordano, come NON HO L’ETA’, OGNI VOLTA, QUANDO VEDRAI LA MIA RAGAZZA… Ecco, per farvi contenti ho riconosciuto Pippo Gitto, il fratello; poi Angela La Riva, anche lei della Sena, ma basta!

Pensiamo a loro invece, a Nato e ad Anna, che dopo il matrimonio hanno ricevuto parenti ed amici alla Grotta Polifemo, e che dopo sessant’anni ritorneranno al Duomo dove padre Giuseppe Currò benedirà le loro fedi ed essi ripeteranno la promessa d’amore: “… E prometto di esserti fedele sempre, nella salute e nella malattia, e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita…“.

FORTUNATO TRIMBOLI ed ANNA GITTO, o se preferite NATO ed ANNA, testimoni di un impegno che dura nel tempo, con l’augurio che il lungo viaggio possa ancora continuare e la vostra unione essere un esempio per le generazioni future. Mi sia concessa un’aggiunta: i vostri genitori non ci sono più; al loro posti ci sono i figli, i nipoti, i pronipoti. Che Dio vi dia la possibilità di goderveli, perchè questo regalo lo meritate con tutto il cuore…   

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