SUCCEDE A MILAZZO, DOVE LE INDICAZIONI, PER CHI NON VUOLE CHIEDERLE, INGANNANO CHI NON CONOSCE LE STRADE
Non è la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima. Scambiare un strada per un’altra e non poter fare nulla per ovviare all’inconveniente, infilarsi in una strettoia e trovarsi in un vicolo in cui non si riesce a passare. Giungere a Milazzo dalla SS 113, e essere costretti ad imboccare la via degli Orti, passando per via Luigi Pirandello, quindi uscire a villaggio Grazia e raggiungere l’ospedale. Oppure partire dal centro cittadino, e per raggiungere l’autostrada percorrere via San Paolino, quindi entrare a San Pietro, e superata Fiumarella, imboccare la Nazionale da Botteghelle, attraverso l’abitato di Olivarella. Giuro che questa volta non c’entra la viabilità! La colpa è purtroppo di chi, qualche anno fa, si è messo a bordo di un’auto munita di sofisticati sistemi di rilevazione, per preparare le cartine topografiche della nostra città, pensando di fare lo stesso lavoro girando per tutte le altre città del mondo! E passare il tutto alle ditte che producono navigatori che con troppa facilità (e dispendio di denaro) vengono montati a bordo delle auto, per conoscere le strade di una città che … non si conosce! Il risultato è evidente: ti perdi! E dopo che ti sei perso… t’incazzi! E non te la prendi con il navigatore fasullo, le cui informazioni le hai scambiate per oro colato, ma contro chi in quella città ha invertito i segnali! L’amico Salvatore Italiano si lamenta perché due volte ha chiamato l’ambulanza, e per due volte l’ambulanza (il 118) non è riuscita ad individuare la propria abitazione. Succede a Milazzo, dove è stata segnata, erroneamente, dal navigatore una via Contura inesistente, che dirotta l’autista ed i medici in un’altra zona. Con il risultato che il paziente (è proprio il caso di dirlo), ha dovuto … pazientare per una buona mezz’ora prima dell’arrivo dei soccorsi! Ci siamo messi in contatto con l’ufficio toponomastica del comune, per saperne di più: ci hanno detto che non dipende dal Comune, ma da certi sofisticati sistemi che hanno scambiato fischi per fiaschi! Non c’è modo per ovviare agli inconvenienti. L’unica possibilità è quella di fornirsi della planimetria (non delle cartine topografiche in distribuzione, vedremo il perché…) del comune di Milazzo, e realizzare da quella, in originale, una cartina UFFICIALE. E quindi attendibile. Infatti molte cartine realizzate nella città, da aziende che le integrano con marchi pubblicitari per ricavare un profitto, sono assolutamente errate, e non danno alcun aiuto al turista, il quale confonde le strade. Tanto per limitarci a qualche esempio, Via Ciantro diventa via Catania, via Gen. Del Buono diventa Vico Milazzo, via Giorgio Rizzo diventa via Giuseppe Rizzo (esiste, ma era un sacerdote e la strada è una traversa di via Risorgimento), la via Magg. Gasparro diventa via Gitto, e non sono individuate le nuove arterie denominate già da un paio di anni. Si tratta purtroppo di madornali errori, non di stampa ma di realizzazione!
Si tratta di lavori falsi, distribuiti solo per pubblicità ma ottengono il risultato di ingannare chi pensa di affidarsi ad uno strumento sicuro. Cosa fareste voi se in banca vi dessero banconote false? Solo che qui non potete protestare con nessuno! I depliants informativi sono distribuiti gratuitamente, tranne che i navigatori con indicazioni fasulle. Quindi TUTTO DOVREBBE ANDARE DISTRUTTO! Nessun professionista si sognerebbe di fornire dati taroccati. Esiste uno stradario, a Milazzo, su cui sono riportate le strade cittadine. Esiste anche una toponomastica ufficiale, con le indicazioni delle strade. Richiederli non ha dei costi, e sarebbero di aiuto non solo ai turisti, ma anche ai milazzesi, che spesso sono incapaci di dare indicazioni.
Ma il falso non riguarda solo le strade: ci sono indicazioni di attività commerciali, artigianali, uffici pubblici o privati, che spesso vengono individuati dal “sistema satellitare” e si trovano in strade diverse da quelle nelle quali hanno effettivamente la sede! L’Hotel Silvanetta (simbolico riferimento che esiste solo come struttura e non come albergo…) viene posizionato in piazza Marconi, di fronte alla vecchia stazione, che perde la sua denominazione e si chiama via Alcide De Gasperi; l’Alberghiera anziché a San Paolino la si trova in via Migliavacca, la via della Concordia scompare e viene soppiantata da via Madonna delle Grazie, che arriva fino a Olivarella, mentre il Garage delle Isole, da San Paolino, viene localizzato addirittura sull’asse viario! In via Giacomo Medici, che viene indicata come strada provinciale, si trovano ben due Hotel Medici, lasciando all’incredulo turista l’imbarazzo della scelta tra l’albergo vero e proprio e la … galleria! Nel festival delle imprecisioni (non possiamo andare a spulciare tutto quello che abbiamo ricavato dalla visura, quindi preferiamo segnalare le più eclatanti) la vecchia Sena (piazza Perdichizzi) scompare, mentre i vicoli che la caratterizzano si chiamano tutti via Polidoro Carrozza: vico Spina, vico Banditore, vico del Pittore… E la vera Polidoro Carrozza? Si è semplicemente trasferita… Errori, che non giovano a nessuno. Anzi, dai quali il Comune di Milazzo si è tutelato, poiché spesso le ditte che realizzano i lavori, per tutelarsi anche loro, pensano bene di scrivere che l’azienda “declina ogni responsabilità per eventuali errori… per le variazioni sulla rete viaria”! Anche questo un colossale falso, come il tentativo di fare ricadere sul Comune la responsabilità di chi, senza alcuna perizia e con la sola improvvisazione, fornisce dati e indicazioni sbagliati a chi deve farne uso. Il Comune mette a disposizione di chi ne faccia richiesta planimetrie e stradario. Ma a Milazzo si preferiscono dare indicazioni false! Tanto, la colpa sarà sempre del Comune!
via degli scopari x il navigatore non esiste ,,,ma se sul navigatore scrivi,,,via del marinaio,,ti porta in via degli scoparii