NONNO GIOVANNINO, ERA IL 12 SETTEMBRE DEL 1962

12 settembre, giorno dedicato al Santissimo Nome di Maria.

Nel 1962, 62 anni fa, ci lasciava nonno Giovannino PETRUNGARO. Non era avanti negli anni, ma per l’epoca era vecchio; 72 anni. Si accasciò a terra per un infarto nel negozio che gestiva, mentre stava lavorando, perchè amava la sua attività di artigiano ed era un Maestro nella realizzazione di calzature. Non aveva alcun titolo di studio, tutto quel che aveva imparato lo doveva alla sua acuta intelligenza, così come avveniva un tempo. Da giovane aveva combattuto la prima Guerra Mondiale, e spesso raccontava di quell’inutile sterminio che provocò milioni di vittime. Non fu richiamato nelle successive guerre perchè aveva una famiglia numerosa alla quale doveva pensare, ma non esitò di consegnare alla Patria il suo anello di matrimonio, quando gli venne chiesto!

Dedicò la sua vita alla famiglia, al lavoro, e la sua fede in Dio era incrollabile. La processione del Venerdì Santo lo vedeva come battitore della varetta dell’Ultima Cena, quella che apre il corteo, e non mancava una domenica alla messa.

Sono stato il primo nipote, e sebbene fossi piccolo di lui mi rimangono tanti ricordi, che il tempo non potrà mai cancellare. A cinquant’anni dalla sua scomparsa, era accanto a me, ne sono sicuro, quando entrai, nel 2012, in sala operatoria per sottopormi ad un delicato intervento per la rimozione di un tumore maligno.

Per la sua prematura partenza non ha avuto la possibilità di tenere in braccio tanti altri figli dei suoi figli, ma con questa breve descrizione del suo profilo voglio ricordare la figura di un uomo buono, generoso, umile ma soprattutto onesto e altruista. Ai suoi numerosi nipoti, e in particolare a chi non ha avuto la possibilità di conoscerlo, rivolgo un invito: ricordarlo nelle loro preghiere, almeno una volta ogni tanto… E lo facciano anche per i loro genitori, che non ci sono più.

Lui ne sarà contento, credetemi.