Pippo GITTO, un nome diffusissimo nella nostra Milazzo. Vedere la sua foto però non lascia dubbi: è il Pippo Gitto che tutti abbiamo conosciuto come uno dei barman più garbati e professionali che siano esistiti in questa città. E’ uno dei barman che ha continuato a dare il “Voi” al suo Maestro Andrea, nonostante questi gli avesse più volte ricordato che ormai i ruoli si erano invertiti e l’allievo aveva superato il Maestro. Ma lui, Pippo Gitto, il barman che aveva appreso e messi in pratica gli insegnamenti ricevuti, come pochi altri formatisi in quegli anni ormai lontani ai banconi dei bar nei quali pullulavano clienti di qualsiasi estrazione sociale, continuava a rivolgersi a papà con quel rispetto che proveniva dalla sua innata modestia e dalla sua profonda educazione. Ricordi di una vita dei quali lo stesso Pippo mi ha voluto mettere al corrente; ricordi di un passato che rivive nella memoria, e nella memoria continuerà e restare per tanti anni ancora, fin quando non sarannno raccontati a chi ha voglia di conoscere come eravamo e come erano le cose semplici di questa nostra città. Una semplicità che serve a far diventare grandi gli stessi protagonisti di una crescita che non si è mai arrestata, grazie alle loro azioni, i loro insegnamenti, il loro lavoro.
Pippo Gitto da giovane aveva intrapreso quella sua professione che gli ha dato tante soddisfazioni. E da giovane, man mano che il lavoro era diventato una certezza, aveva conosciuto una ragazza, Anna D’Amico, della quale si era innamorato… Anni lontani, fatti di sogni, di progetti, spesso anche di illusioni ma nonostante tutto di speranze che non bisognava mai abbandonare.
La giovane coppia di progetti per il futuro ne aveva tanti: il primo era il matrimonio, quella promessa solenne da fare davanti a Dio di amarsi e onorarsi per tutti i giorni della loro vita… Quindi di mettere su casa, di avere dei figli, di crescerli impartendo loro sani principi e soprattutto tanta educazione.
Non era difficile un tempo: eravamo diversi noi, era probabilmente diversa anche la società… Il matrimonio era la base di partenza per far nascere una famiglia. A questa davano un contributo notevole i genitori, i suoceri, i testimoni, tutti gli altri parenti, anche i vicini di casa e gli amici. Era la base che ha permesso a Pippo e Anna di essere ancora oggi qui con noi a partecipare un evento che ha raggiunto un traguardo invidiabile, le nozze d’oro, cinquant’anni da quel primo giorno dell’estate del 1971, mentre fra i brani musicali del tempo spopolava Pensieri e parole di Lucio Battisti, mentre nei cinema non si riuscivano a trattenere le lacrime assistendo a LOVE STORY; mentre Lucio Dalla aveva stupito tutti con il suo 4 marzo 1943, e Massimo Ranieri ricordava che aveva compiuto da poco VENT’ANNI…
Di quell’ormai lontano 1971 Pippo ricorderà anche l’impresa del Milazzo di Mastro Antonino La Malfa e di Romanetti, di Nino Avò, di Mario Romagnolo, di Paolo Motta e dell’altro Pippo Gitto, omonimo centravanti della squadra vittoriosa nel Campionato di promozione e approdata alla serie D fra il tripudio di una città; così come ricorderà anche la parodia del successo di Nicola DI BARI, Il cuore è uno zingaro, che i tifosi di allora intonavano per rendere più cocente la sconfitta degli avversari di sempre, i cugini della Nuova Igea, con il “che colpa ne ho” diventava in rima “IGEA KO”…
Tanti ricordi, Pippo, che potrai rivivere con la tua sposa, come il primo giorno di nozze, in questo anniversario che vi permette di guardare indietro, di guardare il percorso che entrambi avete fatto… Incontrerete su quella strada i ricordi lieti e tristi, gli avvenimenti rimasti impressi e mai più cancellati, i sacrifici e le emozioni, le gioie e i dolori, ma anche i regali che sono arrivati a benedire la vostra unione: i vostri figli, assieme a tanti messaggi di speranza e di tantissima felicità.
Oggi come ieri, miei cari amici, saranno in tanti a formularvi gli auguri di una lunga vita. Fra costoro, anche io, che ricordo quel ragazzo di ieri che papà ammirava e rispettava e che nei confronti di papà ha avuto, sempre, tanto rispetto ed ammirazione.
Auguri di lunga vita, Pippo! Auguri a lei, signora Anna! E che Dio vi dia ancora tanta serenità!
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