A Lionte, sulla strada che portava verso il macello, nella casa di don Nino Gitto c’era fermento in quei primi anni 70! Dopo quel 19 dicembre 1970, giorno in cui la figlia maggiore Melina aveva sposato Rocco Amato, quel ragazzo del Tono, ecco che si organizzavano le nozze della seconda figlia, Stefania. Tutto programmato per aprile. Stefania, che per un curioso errore di trascrizione dell’impiegato è stata registrata all’anagrafe come Francesca (che invece avrebbe dovuto essere il secondo nome!) aveva conosciuto un ragazzo di Tonnarella, Nunzio La Macchia.
Dopo il fidanzamento ufficiale, impegno imprescindibile in vista del matrimonio, così come si usava un tempo, l’educazione trasmessa di padre in figlio, in famiglie in cui a prevalere erano i sani principi e la parola data, aveva consentito di programmare il giorno delle nozze, il 14 aprile, anticipando di un giorno la data del compleanno della “sposina”!
Un matrimonio che poggiava su solide basi, in cui a prevalere erano l’amore e la comprensione, il rispetto e la dedizione, l’educazione da trasmettere ai figli che Dio avrebbe donato e la disponibilità nei confronti delle persone. Una nuova famiglia si era formata, rallegrata dall’arrivo di tre figli, Tiziana, Sergio e Mirko, che hanno fatto tesoro degli insegnamenti tramandati di generazione in generazione. Tre figli che a loro volta, sposandosi rispettivamente con Franco Pino, Marilena Giaco e Cristina Picciolo avrebbero avuto due figli ciascuno di 20, 18, 11, 8, 5 e 4 anni, anche loro custodi, nonostante i cambiamenti in atto nella società, degli stessi valori. “Mamma mia! Ci siamo fatti vecchi”, mi viene da pensare, convinto che la stessa cosa la penseranno anche coloro ai quali è dedicata questa pagina, sintesi dei cinquant’anni di matrimonio di Nunzio La Macchia e di Stefania Gitto.
Ma – direte voi rimproverandomi- se oggi è il 14 maggio ed il cinquantesimo anniversario ricorreva il 14 aprile, non ti sembra di essere un po’ in ritardo? No, cari amici! Stefania mi ha precisato che il 14 aprile di quest’anno non c’è stata alcuna celebrazione, poichè si era in piena Settimana Santa. La chiesa di San Francesco, scelta per fare benedire le fedi e riformulare la promessa di quel lontano giorno del 1972, ha accolto i due sposi il 22 aprile, a distanza di otto giorni. Ho scelto io di pubblicare ciò che non avevo dimenticato, per farlo coincidere con un altro 14, anche se ad un mese di distanza. E la casuale concomitanza con la processione di San Francesco, che si terrà domani, potrebbe dare una gioia in più ai due “ragazzi” che riterranno questa pagina una sorpresa, ma che è semplicemente un regalo personale per loro due!
In quella chiesa di San Francesco, lo scorso 22 aprile, non avendo più l’intraprendenza e l’inesperienza tipiche della giovinezza, Stefania e Nunzio si sono emozionati, e con loro i presenti. Probabilmente non lo avrebbero mai creduto, ma il tempo passa. Con il tempo riaffiorano i ricordi che legavano entrambi a quel giorno felice di cinquant’anni prima! Stefania non stringeva il braccio rassicurante di papà, che affidava la figlia a quel giovane che non ha tradito le speranze e le promesse fatte. Non c’era più la mamma, che asciugando le lacrime veniva abbracciata dai presenti ma che da lassù hanno accompagnato con le loro preghiere la celebrazione liturgica. Non c’erano più tante persone care, che rivivono nelle foto del tempo, quando si sfogliano le pagine dell’album e i nipoti chiedono chi sia quello e chi sia quell’altro, sorridendo per i buffi cappellini o i vestiti eleganti … C’erano tutti gli altri, che si sono complimentati per il lungo percorso nuziale, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia… così coem avevano promesso quel giorno lontano!
“E’ stato molto emozionante“, continua a ripetere Stefania. Ci credo. Ci credono tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza di ripresentarsi all’altare, per qualsiasi ricorrenza, per qualsiasi evento. Succederà anche ad altri, che vorranno santificare il giorno dell’anniversario davanti al Signore, ripetendo le promesse mantenute così come avete fatto voi.
Auguri di lunga vita a Nunzio ed a Stefania! E che Dio vi accompagni sempre.
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