A SANT’AGATA DI MILITELLO LA FORMAZIONE MILAZZESE, NONOSTANTE LA CHIUSURA DELLA PISCINA COMUNALE, REALIZZA BUONE PERFORMANCES E PIAZZA I SUOI ATLETI IN ZONA MEDAGLIA.
Allenamento a pagamento, in una piscina privata; e questo il comune non dovrebbe permetterlo, poichè, se lo sport è gratuito, anche le strutture devono essere messe a disposizione di chi lo sport lo vuole fare. Invece qui assistiamo all’esatto contrario: fin quando ci sono le disponibilità degli stessi atleti, che sopperiscono a lacune vistosissime della pubblica amministrazione, e nonostante orari impossibili, cercano di realizzare per se stessi e per le società di appartenenza i migliori risultati, anche per soddisfazioni personali. Avevamo conferito lo scorso 27 dicembre 2019 il PREMIO TERMINAL per lo sport alla società di Zappia e Di Natale. Un riconoscimento che potesse valere anche come incoraggiamento in un periodo di difficoltà per lo sport milazzese in generale. Non abbiamo voluto fare pesare sugli atleti le carenze di chi amministra, e il premio è stato anche un segnale di vicinanza che probabilmente qualcuno non è riuscito a comprendere. Al punto che questa trasferta non è stata accompagnata da alcuna pubblicità: non tanto per scaramanzia, quanto piuttosto per una forma di chiusura nei confronti della comunicazione esterna. Una battaglia combattuta senza chiedere niente a nessuno, soli contro tutti; quando sarebbe stato più opportuno coinvolgere la città, gli sportivi, gli appassionati, e far comprendere che a Milazzo fare sport è diventato difficile. Che il tutto è demandato alle palestre, che non lo fanno praticare certamente gratis, e se ci sono soldi da parte delle famiglie, allora i figli possono essere avviati a qualche disciplina. Altrimenti, ci sono le strade, le sale gioco, i primi approcci con la microctiminalità, in attesa di fare un passo ulteriore ed essere adescati da chi può sfruttarli.
Lo SWIMBLU ha gareggiato a Sant’Agata di Militello, e questo lo abbiamo letto su altre testate e sulle stesse bacheche degli atleti. Non metteremo i risultati conseguiti per evitare inutili ripetizioni e per non creare degli eroi. Non hanno vinto europei, mondiali o medaglie olimpiche: quel che conta che loro stessi siano soddisfatti. Li attendiamo alla prossima “avventura” in terra catanese, il prossimo mese di febbraio. Nel frattempo speriamo che a Milazzo qualcosa si muova, in positivo.
E che la stessa società, PREMIO TERMINAL 2019, ci degni dei suoi comunicati, specialmente a gara finita: per informare ma soprattutto per ricordare alla città che ci sono dei ragazzi che non sono più giovanissimi e amano praticare lo sport anche se chi deve renderlo alla portata di tutti non sembra assolutamente che lo ami!
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