EVITA PER PURO MIRACOLO DI ESSERE MESSO SOTTO LE RUOTE DA UN “CENTAURO”, MENTRE ESCE DAL PORTONE. E SI RIVOLGE A NOI PER DARE VOCE ALLA SUA PROTESTA. NON VI E’ MAI CAPITATO? ALLORA STATE ATTENTI, DI IMBECILLI CE NE SONO IN QUANTITA’!
Capita spesso vedere motociclisti eludere il traffico intasato delle strade di Milazzo e sfrecciare sul marciapiede. Un’operazione pericolosissima, che nulla ha a che vedere con la sosta ormai divenuta una consuetudine di motoveicoli, proprio sul marciapiede. E’ accaduto infatti, come ci racconta un tizio, al quale non ci siamo preoccupati di chiedere il nome (ma non sarà il solo, in questa città nella quale ognuno si costruisce le leggi a proprio uso e consumo…), che stava uscendo dal portone di casa quando un demente (definizione data dallo stesso, ma io lo avrei definito in maniera differente), gli è sfrecciato davanti con una moto di grossa cilindrata. L’urlo che ha fatto seguito al momento iniziale di smarrimento ha provocato solo un vaffa… con la mano, da parte del motociclista che ha continuato imperterrito. Quindi, superata comodamente la fila di auto, si è rimesso sulla strada. Un atto scellerato, da reprimere senza alcun dubbio anche con il ritiro della patente, poichè il demente, per usare lo stesso termine del nostro interlocutore, potrebbe causare un incidente grave se non la morte addirittura della persona che, uscendo dal portone, viene messa sotto le ruote del veicolo! “E se prima di me fosse uscito mio figlio di quattro anni?”, ha fatto notare il malcapitato. “Non oso pensare a quel che sarebbe potuto accadere. E faccio di tutto per evitare che mio figlio possa uscire dal portone prima di me. Voi pensate che un padre, di fronte alla scena straziante del figlio finito sotto le ruote del mezzo, possa conservare la lucidità o prendere il primo oggetto a portata di mano per fracassargli il cranio?”. Non gli diamo torto. Ma c’è una legge. O meglio, ci dovrebbe essere…