RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO –
Il limite di velocità per un veicolo è stato fissato a 50 km/h nel 1959, quando la velocità massima di una macchina era 95 o 100 km l’ora. Le chiedo, caro direttore, se a distanza di oltre sessant’anni non debba essere rivisto quel limite: infatti se 50 km/h corrispondevano alla metà della velocità massima di macchine come le vecchie 600, 850 o 1100, che senso ha continuare ad applicare quanto previsto dal Codice della Strada del 1959 in un periodo in cui la velocità delle macchine è almeno il doppio? Non che a me interessi circolare tenendo una velocità doppia di quella prevista, ma che ci sia un po’ di tolleranza, specie quando si insiste nel verbalizzare vetture che quel limite lo superano di pochi chilometri. La ringrazio per la sua risposta.
Lettera firmata
RISPOSTA: La domanda va rivolta all’ente proprietario della strada, che fissa i limiti di velocità applicando quel che è contenuto nel Codice della Strada (fra l’altro modificato da successive integrazioni). Il suo ragionamento comunque non fa una piega: se consideriamo una vecchia Fiat 600 che transitava, nel 1965, a 50 chilometri orari in centro, la velocità sembrava supersonica perchè il motore ruggiva! Oggi la velocità a 50 chilometri in centro potrebbe passare inosservata poichè ci sono autovetture che a quella velocità sembrano ferme. Figuriamoci poi se quella velocità la devono tenere (vediamo se colpisco nel segno…) sull’asse viario! Proprio lì, tanto per citare una strada, vige una segnale che stabilisce la velocità massima. Probabilmente è stata dettata dalle condizioni della strada, da anni pericolosa; ovviamente qualcuno lo ha apposto, emanando anche un atto amministrativo che lei potrebbe benissimo visionare per rendersene conto e chiarire i suoi dubbi. Ma lei potrebbe rispondermi di metterla in sicurezza, ed io replicarle ancora: per correre di più? Non troveremmo mai un punto in comune, io e lei, per cui la invito a formulare la domanda a chi di competenza, fermo restando che oggi 50 chilometri all’ora non possono essere rapportate ai 50 chilometri di sessant’anni fa. Ma la legge è legge, come un famoso film coin Totò e Fernandel: con la differenza che quando arriva il verbale non fa ridere!
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