IL NO AI GIOCHI OLIMPICI DELLA RAGGI VALE SOLO PER ROMA. MA LA CANDIDATURA DELL’ITALIA RESTA IN PIEDI?
Lo si sapeva da tempo che Roma non avrebbe accettato di ospitare i Giochi Olimpici del 2024. Anche se fra otto anni ci potrebbe essere un’altra amministrazione alla guida della città, tocca a quella che ha vinto le elezioni ORA programmare il futuro di milioni di sportivi, di lavoratori, di cittadini. Senza possibilità di replica! I giochi sono fatti, o meglio NON SONO FATTI, e NON SI FARANNO.
Ma, ci chiediamo, la risposta negativa vale per Roma, vero? E se il Governo, se il Coni, se l’orgoglio nazionale puntassero su un’altra città? Non esiste questa possibilità, o la candidatura di Roma era l’unica per motivazioni che onestamente ci sfuggono?
Noi da MERIDIONALI proponiamo Napoli. Chi se la sente di sparare a zero contro quella che fu la capitale del Regno delle Due Sicilie? Chi ha il coraggio di protestare perchè Napoli è una città del Sud, e secondo qualcuno non in grado di accogliere migliaia di atleti, tecnici, giornalisti, e folle immense di spettatori per tutta la durata dei giochi? Chi fra i napoletani non è fiero di una proposta che rilancia il SUD? Ci sono otto anni di tempo, anzi meno, visto che la scelta del CIO dovrebbe essere presa il 13 settembre 2017 a Lima, in Perù, in occasione della 130^ sessione del Comitato Olimpico Internazionale.
Non dimentichiamo i vantaggi che i giochi olimpici porterebbero alla nazione che li ospita; in questo caso sarebbero evidenti per il Meridione, e non solo per la città scelta come sede dell’Olimpiade 2024.
Non dite nulla: sentiamo già i commenti da parte di chi vede la longa manus della camorra su un affare miliardario. Li avevamo già sentiti per l’Expo di Milano, per le Olimpiadi invernali di Torino, e quando la Sicilia ha ospitato le Universiadi si è parlato di mafia. Anche nella riparazione del tombino per la raccolta delle acque bianche c’è la mano della mafia; e se devo fare un ponteggio per mettere in sicurezza un balcone devo rivolgermi alla ‘ndrangheta, vero? Giusta constatazione che lo Stato non esiste, se affermazioni del genere vengono anche avallate. E per evitare che la delinquenza organizzata ci metta lo zampino, meglio non fare nulla: saggia decisione degli ignavi, di chi si gira sempre dall’altra parte e aspetta il momento buono per criticare, per distruggere ciò che di positivo si vorrebbe fare, pur di lasciare il popolo nella miseria, nella schiavitù, nel servilismo. Per poterlo sfruttare meglio, impedendogli di alzare la testa!
Sappiamo bene che noi, piccolo giornale di una piccola città, stiamo lanciando una proposta che ai più potrebbe sembrare esagerata se non addirittura insensata. Ma se riuscissimo a coinvolgere chi potrebbe pensarla come noi, chi spera nel riscatto del Sud, per dimostrare che la nostra terra non è, come si vuole far credere, patria della mafia, della camorra, della ‘ndrangheta; che la voglia di rinascita è sempre viva; che possiamo mostrare al mondo, da qui a sette anni, la nostra capacità di ospitare un evento di immenso spessore, come i Giochi Olimpici, allora sarebbe una vittoria per l’Italia intera, orgogliosa di poter contare sulla gente del Sud per ridare fiducia al Paese. Perchè state pur certi che la decisione della Raggi è stata commentata dal mondo intero, e non è stata una vittoria per l’Italia.
Solo chi ha il coraggio di guardare il futuro consapevole dei rischi che dovranno essere affrontati può assumersi responsabilità a tutti i livelli. Senza voltarsi dall’altra parte se ci sono decisioni che devono essere prese nell’interesse supremo dell’intera nazione. O senza pensare di essere il giudice unico, e che ogni sua decisione deve intendersi come inappellabile!
La scelta di Napoli non deve accentuare il solco fra il Nord e il Sud. Semmai deve servire ad unire il Paese, cosa che non è stata fatta dall’Unità in poi. Sarebbe, ripetiamo, la vittoria della gente del Sud, che regala questo successo all’Italia. E noi sappiamo benissimo che tutto il mondo, nei secoli, si è riempito di gente del SUD che ha mostrato il suo ingegno, la sua laboriosità, la sua intelligenza. I discendenti di quel popolo che nei secoli ha scelto altre mete, partendo dall’Italia, oggi si sentiranno orgogliosi di sapere che Napoli si potrebbe candidare a ospitare un’Olimpiade. E per loro, lontani dall’Italia da generazioni, sarebbe motivo di esultanza, meglio di uno scudetto vinto nel calcio!
Quanto mi dispiace essere dall’altra parte del fiume, riguardo a questa proposta. Siamo con le pezze al culo, sotto tutti i punti di vista; chi non vuol vedere questo problema, parte con il piede sbagliato. Ritengo che bisognerebbe fare una analisi attenta alle situazioni specifiche. Le olimpiadi, e non sono io a dirlo, son solo un pozzo senza fondo, nel quale precipitano soldi e fondi pubblici in favore di cementificazioni selvagge. Che ci sia la camorra, la mafia o la ‘ndrangheta, mi interessa veramente poco. Ci sono esempi freschi di società pubbliche (leggasi di Calabria Verde, società pubblica calabrese che si doveva occupare del dissesto idrogeologico della Calabria e si è letteralmente mangiata 80 milioni di euro, per stipendi e lavori fuori dal contesto per i quali erano stati erogati), che fanno benissimo i loro interessi e che non sempre necessitano di essere affiliati o meno a cosche per fottersi soldi non loro. Quello che poi mi dà un fastidio esagerato è questa spinta territoriale che anziché agevolare approcci nazionali, tende ad esasperare divisioni regionalistiche. Il regno delle due Sicilie è morto e sepolto, i Savoia hanno bellamente fregato i soldi di un regno fiorente e da allora, milioni di siciliani calabresi e campani hanno sofferto per colpe non loro, miseria e frustrazioni. Ma, e qui ci vuole un forte coraggio ed una vera autocritica, niente o poco è stato fatto perché questo non accadesse. Ci lamentiamo quotidianamente dei comportamenti incivili dei nostri compaesani per come trattano la città ed il territorio…..e la colpa di chi è? dei Savoia? Quello che succede in città, è la percentuale dei comportamenti che si tengono quotidianamente in tutta l’isola e nel meridione. Smettiamola di piangerci addosso e cerchiamo di avere un orgoglio reale e costruttivo. Quello che ha detto la Raggi ieri è sacrosanto, solo che non amiamo pensare alle cose vicine ed immediate, ma ci piace sognare dietro a ragionamenti che sono sogni al 99% e realtà con le briciole. I grandi eventi, le grandi opere……Se non riusciamo a riasfaltare una strada che dopo tre giorni la rompono per fare delle tubature; se non riusciamo a fare la raccolta differenziata perché siamo pigri e non ci piace tenerci la spazzatura in casa….non ci piacciono tante cose, ma di sognare, fesserie, quello sì. Napoli l’avete visitata ultimamente? Un incubo, meravigliosa, ma da far paura. Traffico mortale, sporca in moltissimi punti, in altri mi è stato vivamente consigliato di non andarci, e potrei citare molte altre pecche che, spesso, pensavo fossero luoghi comuni ma che, purtroppo ho scoperto essere vere. Io penso sempre che un amministratore debba essere pratico ed attento, oltre che capace; e direi che la scelta di rinunciare alle Olimpiadi da parte del sindaco di Roma, sia stata una prova di onesta amministrazione. I poteri forti spingeranno al massimo contro (lo si vede dai vari telegiornali e programmi vari), perché a loro dello sport non fotte nulla. A loro interessa poterci impegnare con mutui e cambiali per i prossimi decenni. Loro intascano e noi paghiamo, per una vita, la nostra e quella dei nostri figli. Non voler avere una visione critica del tutto, mi spiace, ma mi sa di superficialità. Avete visto gli impianti invernali di Torino 2006? Avete visto quelli dei mondiali di calcio del ’90? Fa piacere discutere da visioni diverse, ma che siano almeno corroborate da discorsi reali. Considero una battuta esagerata il discorso del ponteggio e della ‘ndrangheta (anche se scavando qualcosa sicuramente di vero si trova), ma per un giornale di denuncia come questo, certe affermazioni suonano, stonate e fuori “statuto”. Saluti
L’esternazione di Paolo, che ritengo sia un ospite fisso del giornale, al quale dà mordente e lustro con interventi intelligenti e pertinenti, merita una replica. Forse Paolo, che non ho il piacere di conoscere, non tiene in conto la messe di medaglie che l’Italia vincerà! Perchè è notorio che ormai interessa solo la somma delle tre medaglie pregiate e niente altro! Se poi vogliamo tenere in conto anche quelle che giungeranno dalle Parolimpiadi, non dovrebbe dimenticare che potrebbero benissimo partecipare, nelle varie discipline, atleti in carrozzella, o non vedenti e altri, mai prima d’ora schierati in competizioni di un certo livello, ma supercampioni nel fottere le pensioni. Basta solo iscriverli esibendo le relative certificazioni che ne attestano l’invalidità! Importante non farli esultare troppo se vincono una gara: non si potrà tirare in ballo sempre il solito San Gennaro, se si alzano dalla carrozzella e continuano a correre con il tricolore sulle spalle! Mi sorge un dubbio: il tricolore o la maglietta di Maradona con il numero 10?
Direi che la risposta leggera ed ironica sia la giusta chiosa all’argomento. Ringrazio il lettore per i complimenti che contraccambio.