ECCO L’ARTICOLO, SCRITTO DA RAMONA MONDI’ E PUBBLICATO SUL NUMERO DI GENNAIO 2010, COSI’ COME VI AVEVANO PROMESSO.
TERMINAL, CON NOVE ANNI DI ANTICIPO RISPETTO ALLE TV DI STATO, AVEVA AFFRONTATO L’ARGOMENTO.
IN QUESTI NOVE ANNI, SE LA CLASSE POLITICA AVESSE TENUTO IN CONSIDERAZIONE LE SEGNALAZIONI, QUANTE VITE UMANE AVREBBE POTUTO SALVARE?
IL QUARTIERE DELLE SIGNORE CON LA PARRUCCA.
Basta elettrodotti e industrie in mezzo alle abitazioni.
di Ramona MONDI’
Disgusto, ripugnanza e ribrezzo si percepiscono nel cosiddetto “Quartiere delle signore della parrucca”, vale a dire le donne che stanno curando i loro tumori con la chemioterapia.
Il vero nome del quartiere è ‘rione passo vela’, nonché Pace del Mela inferiore, zona ricoperta da cavi dell’alta tensione di Terna, ente che tutti chiamano «l’Enel». La ribellione nasce dalla presenza di un elettrodotto da 380 kV che si erge per 60 metri. Nessun problema, o quasi, se non fosse che tale struttura, altamente dannosa per la salute, passi sulle abitazioni!
Pietro Petrella, assessore all’Ambiente della provincia di Messina, fa l’indifferente dinnanzi alle accuse, anche se sa benissimo di quale portata siano i danni che gli abitanti, intrappolati in una ragnatela elettromagnetica, subiscono: «Non so, non credo che i fili passino sopra le case. E comunque ci sono i controlli degli enti preposti». Falso! Niente di più Falso!
Noi, abitanti di “Passo Vela”, non abbiamo mai, e dico mai, visto prendere dei provvedimenti per l’eliminazione o lo spostamento di questo elettrodotto, che per legge deve trovarsi a debita distanza dalle abitazioni; solo qualche volta sono stati fatti dei sopralluoghi, ma con nessun esito concreto.
Ci prendono in giro??? Siamo cittadini con un cervello, non siamo stupidi!
Sono anni che aspettiamo, e rimandano, rimandano e rimandano… Intanto qui la gente si ammala e nel peggiore dei casi muore!
L’associazione Tat (Associazione Tutela e Ambiente) raccoglie le proteste degli abitanti e censisce i malati: «Finora – afferma Guido Cavallaro, responsabile della Tat di Pace del Mela – abbiamo contato 15 casi di tumore negli ultimi 5 anni su circa 300 abitanti del quartiere».
Nonostante ciò, secondo TERNA l’elettrodotto è stato realizzato nel 1989 ed è stato autorizzato dal ministero dei Lavori Pubblici, quindi rispetterebbe a pieno la legge. Inoltre sostengono che il cavo del conduttore dista 50 metri dalle case e il traliccio è situato a 200 metri dalle abitazioni. L’unico intervento che si è reso necessario – dicono da Terna – è stato nel novembre del 2007 per attutire il forte rumore, dopo la richiesta di un isolato cittadino; la sostituzione degli isolatori ha messo tutto a posto secondo loro. «Ma quannu mai», dice il signor Federico: «Non si rinesci a vidiru mancu a televisioni. C’è frusciu», e non è il solo a sostenerlo!!!
Le rassicurazioni di Terna non ci bastano! Siamo convinti che per danaro si stia mettendo a rischio la salute di un quarto dei cittadini del paese!
Che vergogna!
Oggi, al di là delle testimonianze, il comune si chiede se sia solo questa la causa di così tante morti; in realtà, il paese sorge nella ‘sciagurata’ Valle del Mela, che un tempo profumava di fiori d’arancio, di gelsomino e ginestre che garantivano una cospicua produzione di miele di alta qualità. I numerosi alveari spontanei oggi sono scomparsi a causa del danno chimico nell’aria. Infatti, dicono gli abitanti «ora c’è puzza e malattie».
Pace del Mela, con le aree circostanti, per un totale di 56.000 abitanti, deve subire l’inquinamento di una miriade di industrie create in mezzo alle abitazioni senza controlli e quindi con molta facilità.
Ogni giorno, ma soprattutto ogni notte veniamo invasi dai fumi della raffineria petrolchimica di Milazzo; veniamo colpiti passivamente dalla centrale di cogenerazione della raffineria, dalla centrale elettrica alimentata ad olio combustibile a San Filippo del Mela, dall’Esi di Giammoro che si occupa di trattamento e recupero di batterie fuori uso e rottami di piombo, e dalle numerose aziende della zona industriale; e come se non bastasse, c’è in atto un altro progetto, la costruzione di una centrale di pompaggio di metano della Snam a Monforte San Giorgio.
Risultato? Il numero dei morti a causa di tumore, secondo la Tat, sul totale dei decessi, a Pace del Mela raggiunge la sbalorditiva cifra dell’80%. Secondo le ultime statistiche, in tutta la valle del Mela, l’inquinamento atmosferico fa due morti al giorno. Numeri da brividi.
Secondo L’Inail e per l’Associazione Internazionale Ricerca Cancro, le industrie della zona produrrebbero più di 150 inquinanti: 14 sicuramente cancerogeni, 44 probabilmente cancerogeni e 32 possibili cancerogeni.
Dinnanzi a tali cifre, come si può restare in silenzio e subire passivamente???
Il paese si sta spopolando pian piano, e non vogliamo che continui cosi. Ci ribelliamo a questo schifo, non vogliamo continuare a morire a causa di strutture altamente inquinanti che PER LEGGE andrebbero costruite lontano dai centri abitati!
Oggi diciamo BASTA!
Se e vero che quella valle profumava di gelsomini ed altre meraviglie, perche’ nel corso degli anni in tanti, forse anche abusivamente, hanno costruito le loro case sotto gli elettrodotti, pretendendone successivamente lo spostamento? Ci si chiede come mai tutti predicano sulla salubrità dell’ambiente e nessuno spegne la luce e torna alle candele, oppure passa dalle tanto vituperate automobili ,al beneamato carretto trainato da un ecologico scecco?Perchè tante aziende agricole dicono di subire un insostenibile inquinamento, salvo poi a propinare i loro prodotti a carissimo prezzo, spacciandoli per biologici 100% ? Non sarà che c’è un po’ di ipocrisia?