LA MOZIONE PRESENTATA DA ANTONIO FOTI, FABRIZIO SPINELLI E CARMEN MANNA, CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA.
È stata presentata dai consiglieri Antonio Foti (primo firmatario), Fabrizio Spinelli e Carmen Manna, una mozione indirizzata al sindaco e all’assessore ai beni culturali con la quale si sollecitano interventi di recupero del Palazzo dei Governatori. L’edificio (sottoposto al vincolo della Soprintendenza ai BB.CC. di Messina nel 1993) risulta di proprietà dell’I.P.A.B. Regina Margherita, ma era stato concesso in comodato d’uso gratuito al comune nel 2005, con l’obiettivo di recuperare la struttura e renderla nuovamente fruibile alla cittadinanza. Al momento, il palazzo riversa in una situazione di abbandono, nonostante nel 2012 siano stati realizzati a cura dell’IPAB degli interventi di messa in sicurezza di una parte del soffitto (la parte restante rischia, oggi, di crollare). Nella mozione, in particolare, si chiede all’Amministrazione di impegnarsi nella ricerca di fondi nazionali, europei o privati (project financing) per il restauro dell’immobile di grande pregio storico e, contestualmente, l’apertura di un tavolo tecnico con l’IPAB, la Soprintendenza e l’assessorato regionale ai BB.CC. per riuscire ad inserire il Palazzo dei Governatori all’interno di un circuito di valorizzazione storico – culturale e turistico che ripercorra le vie del Borgo, da Villa Vaccarino al Castello, passando per l’Antiquarium archeologico, il mosaico ellenistico e il villaggio preistorico.
NOTA DELLA REDAZIONE: SI ACCETTANO COMMENTI CHE ABBIANO UN SENSO LOGICO!
Ma tra le tante figure operanti in comune, uno certificato e con capacità in grado di essere sempre sul pezzo del reperimento di fondi bandi europei e simili non lo hanno trovato? oppure cercato mai?
Sarebbe interessante avere un ufficio o un addetto specifico per questa mansione. Dal momento che siamo in Europa e che per questo “beneficio” paghiamo fiori di quattrini, perché non dedicare fisicamente del personale che possa agevolarci nel reperimento di fondi? Ogni anno siam costretti a leggere di fondi tornati indietro o dedicati a progetti risibili e pietosi, mentre il recupero artistico e storico avrebbero un senso. Credo che sia una opzione interessante e soprattutto intelligente. Ma che sia qualificato, non vorrei diventasse l’ennesima cambiale politica da piazzare