E basta con queste polemiche! Per la prima volta nella storia, nella storia avete capito bene, la nazionale femminile di pallavolo conquista l’oro giocando una partita che definire emozionante è dir poco, e cosa si fa in Italia? La vittoria di queste ragazze diventa un pretesto per far polemica.
In questi giorni ne ho lette e sentite di tutti i colori!
C’è chi dice che si parla solo di Paola Egonu e chi dice che non se ne parla abbastanza, chi ha tirato in ballo Ekaterina Antropova, messa in ombra dalla stampa perché russa figlia di russi, e chi ha fatto il nome di Myriam Sylla, la «vera » anima della squadra.
E allora mi domando: ma questi che sanno solo criticare, hanno visto la partita? Se vi andate a rivedere la partita, vi accorgerete che la forza della squadra non è stata la Egonu o Myriam Sylla, e no, non è stato neanche Julio Velasco che pure ha creato una squadra umile, unita e per questo fortissima. La forza della squadra sta nel «noi».
Per questo hanno vinto, perché tra queste ragazze si è creata un’alchimia pazzesca e hanno giocato in perfetta sincronia, perché in una società che sa dire soltanto io, io, io, hanno saputo dire noi.
Nel «noi» non c’è né un primo né un secondo né un terzo né un ultimo; non c’è un più e un meno importante, non c’è la lotta per essere primi, né la competizione per essere a tutti i costi il migliore.
Nel «noi» non puoi farcela se lasci indietro qualcuno. Tutti contano. E questo non è un esempio solo di sport ma di vita.
Uno smacco a tutti quelli che pensano che «ma c’è o ci fa, è impossibile che non ci sia rimasta male», a tutti quelli che pensano che bisogna essere i primi sempre, ad ogni costo. E quindi voglio dire grazie a queste atlete meravigliose. Grazie per averci fatto emozionare, ma soprattutto grazie per averci mostrato che essere noi alla fine è l’unica cosa che conta, è ciò che fa la differenza.
Guendalina Middei
Commenti